"Cari figli! Anche oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e la preghiera perché satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione. Io vi invito figlioli alla santità e a vivere nella grazia. Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali anelate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Commento al messaggio del 25 ottobre di Padre Livio di Radio Maria
Il messaggio si apre con La Madonna che ci chiede aiuto. Quando la Madonna invita a pregare per le Sue intenzioni, intende dire due cose. Prima di tutto, che conosce già i nostri bisogni. La Madonna ha detto infatti non solo ai singoli, ma anche ai gruppi di preghiera: “voi pregate per le mie intenzioni, poi ai bisogni particolari di ognuno di voi provvedo io”. Quindi pregando per le Sue intenzioni, per i Suoi piani la Madonna si sente quasi obbligata, non soltanto dall’amore, ma dalla riconoscenza a venire incontro ai nostri personali bisogni.
Credo che dobbiamo tenere vivi i messaggi; in particolare durante il mese in cui ci vengono dati, preghiamo per le Sue intenzioni.
In genere la Madonna fa questo invito a pregare per le Sue intenzioni in momenti particolari, perché Lei vede ciò che noi non vediamo, sia per quanto riguarda la situazione del mondo, sia per quanto riguarda la situazione della Chiesa.
Poi la Madonna guarda alla festa dei Santi che celebriamo il 1° Novembre. La Madonna è sempre attenta agli eventi della Chiesa e ai tempi liturgici.
La Madonna ci esorta a fare un cammino di santità, da quando, a partire dal 1986, ha iniziato a richiamarci in un modo sistematico ed esplicito.
Un cammino di Santità a cui tutti i cristiani devono tendere, perché la santità è il fine della vita, come dice San Paolo: “essere Santi e immacolati davanti al Padre e in Gesù Cristo nell’amore”. Questo è il fine della vita!
La Madonna mette a fuoco il cammino verso la santità, che è la vita di grazia, cioè vivere in grazia di Dio e dice: ”Io vi invito, figlioli, alla santità e a vivere nella grazia”, la santità è un lungo cammino, non facciamoci illusione di diventar santi dall’oggi al domani. Ci sono delle tappe nel cammino di santità.
La prima tappa è la conversione. La tappa della conversione fa sì che noi passiamo dalla vita di peccato alla vita di grazia, la vita di grazia senza commettere peccati mortali. Quindi arrivare ad una stabilità nella vita di grazia. Nel caso la si perda, la si può riottenere attraverso il Sacramento della Confessione.
Poi c’è la seconda parte del cammino di santità che è la purificazione. Si tratta non soltanto di non commettere i peccati, ma di bruciare i desideri del male, le radici del peccato, i desideri della carne che sono in noi, come dice San Paolo, in modo tale che la fame di Dio, il desiderio di Dio, abbia la prevalenza sui desideri della carne.
La purificazione prepara alla terza tappa quella dell’intima unione con Gesù a cui la Madonna fa cenno nel messaggio, quando dice: “Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali anelate”.
Quindi la tappa conclusiva del cammino di santità è questa intima unione con Gesù che ci ricolma della Sua pace e del Suo amore, questa intima unione che Gesù ha prefigurato nella bellissima parabola della vite e dei tralci “rimanete in me ed io in voi” , la reciproca dimora di Cristo in noi e di noi in Cristo.
Però nel nostro cammino verso la santità, noi proseguiamo fra le tentazioni della carne, del mondo e del demonio. C’è in noi una tendenza, una resistenza a Dio, c’è il veleno di satana che abbiamo ereditato dal peccato originale. Il Battesimo ci ha tolto il peccato, ma non la spinta al male, cioè la concupiscenza, che non è peccato, però spinge al peccato.
Cioè noi nasciamo con questa resistenza che non ci viene tolta dal Battesimo, ma noi, con l’aiuto della Grazia, nel cammino della vita, possiamo contrastarla attraverso il combattimento spirituale.
Oltre a questa spinta al male che è dentro di noi, c’è anche una seduzione esterna che è quella del mondo, della fiera delle vanità. Il mondo con le sue false luci, le sue false gioie con i suoi spettacoli di male, con le sue sirene, con i suoi labirinti, con le sue trappole è certamente un’altra possibilità di male.
Ebbene la Madonna punta sempre il dito su satana. È satana che sfrutta, che soffia sul fuoco delle nostre passioni e si avvicina guardando alla nostra fame, alle nostre fami, ai nostri vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia. Identifica i punti dove noi siamo più deboli e lì ci assale soprattutto con le seduzioni; satana è astuto, ci presenta le false luci, le false gioie e quindi ci dà per cosi dire, il caffè con dentro l’arsenico, per cui noi crediamo che sia una cosa buona, poi dopo averlo bevuto moriamo:”satana vi distrugge con quello che vi offre”, ha detto la Regina della Pace.
La sua astuzia è straordinaria, satana è di un’astuzia tale che è riuscito a ingannare i progenitori che erano in stato di Grazia e che neanche avevano la concupiscenza. Eva, guardando quello che satana le offriva, lo vedeva buono, attraente. Cos’era? Una mela? Era un frutto molto più sofisticato, era l’essere Dio! I progenitori avevano tutto, l’unica cosa che potevano desiderare era essere come Dio, e satana ha confezionato questa pietanza con la quale li ha distrutti.
La Madonna mette in guardia, dice: “satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione”, alla perdizione eterna, all’inferno, alla rovina! Li attira come fa il pescatore che lancia l’esca e il pesce abbocca, o come fa il cacciatore con le trappole, che attirano la preda e poi scattano. Menzognero e padre della menzogna, omicida fin dal principio, lo definisce Gesù Cristo.
Come resistere e vincere satana, cari amici? Con la preghiera e il digiuno! Perché? Perché con la preghiera hai la luce con la quale scopri satana, scopri il suo inganno, scopri le tentazioni, scopri che quello che ti dà è veleno. Ecco perché serve la preghiera, perché la preghiera ci dà la luce del discernimento. Quando la tentazione è scoperta, è in gran parte vinta.
Allora perché la preghiera e il digiuno? Perché con la preghiera tu scopri il demonio. Perché il digiuno? Perché col digiuno ti abitui a dire: rinuncio!
Cioè satana ti offre e tu dici ”no grazie, ho già mangiato! Ho già mangiato quello che mi ha data Dio, non c’è bisogno di mangiare quello che mi dà il mondo” .
La preghiera ti fa capire che la pietanza è avvelenata, il digiuno ti dà la forza per rifiutarla e così noi riusciamo a conservare intatta la veste candida della santità che ci è stata data dal Battesimo, poi riconquistata con la Confessione e dobbiamo con questa veste candida celebrare la festa di Tutti i Santi. Per cui se non siamo in grazia di Dio, accostiamoci al Sacramento della Confessione.
Vorrei anche esortare i miei confratelli sacerdoti a fare proposte di penitenza e preparazione alla Confessione specialmente per i giovani, in modo tale che la festa di tutti i Santi sia veramente una festa celebrata nella gioia ed è anche la vera risposta alle feste pagane dei morti, di halloween, delle streghe, dei demoni.
La vera risposta è quella di celebrare la festa di Tutti i Santi rivestiti dello splendore della Grazia. Che la Madonna ci conceda, ci faccia questa grande grazia di poter celebrare la festa di tutti i Santi, vestiti della Sua Santità, bellezza e grazia!
Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it “
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