"Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria Vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio Sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo".
Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica."
Subito dopo queste parole del Santo Padre, proclamando il Dogma dell'Assunzione, un raggio di sole inondò la Basilica di San Pietro, a Roma.
Pio XII - Dogma della Assunzione
Constitutio 'Munificentissimus Deus' , 1° di novembre del 1950, festa di Ognissanti
Secondo tale costituzione il dogma dell’Assunzione non è stato inventato dal Papa ma trova il suo fondamento nella tradizione patristica che a sua volta ha interpretato la Sacra Scrittura.
I due testi biblici che implicitamente contengono il dogma dell’Assunzione sono:
1) "Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccierà la testa e tu le insidierai il calcagno" Gn 3,15. La donna del Protovangelo in senso pieno è Maria e la sua piena vittoria sul peccato e sulla morte si realizza con l’Immacolata Concezione e con la sua Assunzione corporea;
2) "Piena di grazie" Lc 1,28 perché in lei Dio ha disposto grazie in sovrabbondanza, per tale motivo i Padri e la Chiesa hanno concepito i dogmi dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione.
Dunque, se la donna delle origini, Eva, ascoltò il serpente con tutte le conseguenze negative che se ne sono avute, la nuova Eva, Maria, con Cristo suo Figlio partecipò intimamente alla sua opera redentrice nella lotta e nella vittoria contro il demonio, il peccato e la morte. Perciò, come la resurrezione fu l’epilogo della salvezza operata da Cristo, così, si ritenne opportuno che la partecipazione di Maria a questa lotta fosse coronata dalla glorificazione del suo corpo verginale.
La definizione del dogma da parte del Papa non fu comunque un atto improvviso o arbitrario, piuttosto si può considerare come quella tappa finale di un lungo periodo di studi e di una fede già professata dal popolo di Dio. Alcuni Santi tra il IV e il V secolo affermarono che Maria dopo la morte non subì corruzione e che la sua anima, subito dopo la morte, si riunì nuovamente al suo corpo.
Nel VI secolo in oriente cominciò a diffondersi la celebrazione liturgica del Transito o Dormizione di Maria, che venne fissata con decreto particolare dall’imperatore Maurizio al 15 agosto. A Roma, già nel VII sec. si celebrava la festa della dormizione della Vergine, associata ad altre feste. Ciò pose il problema della risurrezione immediata del corpo di Maria, provocando una scissione tra gli assertori e coloro che la negavano. Ancora oggi in ambito teologico si discute circa la resurrezione immediata o meno dei corpi.
La festa di oggi in ogni caso vuole essere un grande ringraziamento a Dio poiché la grandezza di Maria è un onore per tutti quanti. La sua Assunzione nella gloria del cielo è speranza e garanzia del nostro glorioso destino. Maria da parte sua, in quanto Arca dell’Alleanza, poiché stella del mattino ci ricorda che Dio ha fatto grandi cose per lei e per tutti quanti noi: ci ha innalzati alla dignità di suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza e ci ha destinati alla felicità eterna.
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