Un fatto, incontestabile e meraviglioso, testimoniato da migliaia di persone, tutte in grado di confermarlo ancora oggi, fu l'apparizione della Vergine Santissima, il 19 settembre del 1946. Questa Madre amorosa apparve a due fanciulli, sotto le sembianze di una bella Signora (...) Ella apparve su una montagna delle Alpi (...) per il bene della Francia (...) e del mondo intero.
Il suo proposito era quello di avvertire il mondo che il suo Figlio Divino era molto triste con gli uomini, soprattutto a causa di tre peccati: la bestemmia, la profanazione della domenica e delle feste, e la trasgressione delle leggi che reggono l'astinenza.
Fattori straordinari confermano questa apparizione; fatti raccolti in molti documenti pubblici o attestati forniti da persone la cui sincerità e credibilità fanno escludere qualsiasi possibilità di dubbio. Questi fatti sono preziosi per consolidare la fede ai fedeli legati a Dio, fermi nella loro religione, e servono, inoltre, per ribattere gli argomenti di coloro che, forse per ignoranza, vogliono porre un limite al potere e alla misericordia di Dio, affermando che non è più il tempo dei miracoli.
San Giovanni Bosco (1815-1888)
Apparizione della Beata Vergine sulla monte di La Salette, Torino, 1875
Le apparizioni di Maria a La Salette
Il 19 settembre 1846, Melanie e Maximin stanno sorvegliando le loro greggi quando, improvvisamente :
"Ho visto una luce molto bella, più brillante del sole ed ho potuto mormorare, appena, queste parole: Maximin, hai visto lá, in basso? Oh, mio Dio! Allo stesso tempo ho lasciato cadere il bastone che avevo in mano (...) Ho fissato più fortemente quella luce che rimaneva immobile, e come se si fosse aperta, percepì un'altra luce, ancora più brillanmte e che si muoveva, e, in questa luce una dama bellissima seduta sul nostro Paradiso, con la etsta tra lemani."
La Signora invita i due ragazzi ad avvicinarsi senza timore, si alza, e trasmette loro questo emssaggio :
Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo continuamente per voi; voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi. Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e non me lo volete concedere. E' questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio! Coloro che guidano i carri non sanno imprecare senza usare il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio. Se il raccolto si guasta, la colpa è vostra. Ve l'ho mostrato l'anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ve ne saranno più ».
A questo punto la bella Signora passa a parlare dal francese al dialetto locale, il patois. Dopo aver ripetuto il passaggio precedente, continuò:
« Voi non capite, figli miei? Ve lo dirò diversamente. Se avete del grano, non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli insetti e quello che verrà cadrà in polvere, quando lo batterete. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci si guasteranno e l'uva marcirà ».
A questo punto, la donna affida un segreto a Maximin e poi a Mélanie; quindi prosegue: « Se si convertono, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Fate la vostra preghiera, figli miei? ». « Non molto, Signora », rispondono entrambi. « Ah, figli miei, bisogna proprio farla, sera e mattino! Quando non potete far meglio, dite almeno un Pater e un 'Ave Maria; quando potete fare meglio, ditene di più. A messa, d'estate, vanno solo alcune donne anziane; gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che fare, vanno a messa solo per burlarsi della religione. In Quaresima, vanno alla macelleria come i cani. Avete mai visto del grano guasto, figli miei? ». « No, Signora », rispondono. Allora la donna si rivolge a Maximin: «Ma tu, figlio mio, lo devi aver visto una volta con tuo padre, verso la terra di Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il suo grano guasto. Vi andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, le stropicciaste e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a mezz 'ora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti: "Prendi, figlio mio, mangia ancora del pane quest'anno, perché non so chi ne mangerà l'anno prossimo, se il grano continua in questo modo"».
Oh, sì, Signora, ora ricordo: prima non me lo ricordavo! », risponde Maximin. La donna riprende a dire in francese: «Ebbene, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo». Poi inizia a muoversi, attraversa il ruscello Sézia e, senza voltarsi, ripete: « Andiamo, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo ».La « bella Signora » risale il sentiero sinuoso che porta al Collet e si eleva da terra; i pastorelli la raggiungono e si accorgono che guarda prima il cielo e poi la terra. A quel punto, la donna inizia a fondersi nella luce, e quest'ultima, a sua volta, scompare.
« Noi la seguivamo perché ci attraeva con il suo splendore ed anche per la sua grande bontà. I suoi piedi sfioravano l'erba senza piegarla. Mi guardava con grande bontà, aggiunse. Avrei voluto lanciarmi tra le sue braccia. A partire da quel giorno, la fontana secca non ha più cessato di far sgorgare l'acqua, mostrandosi miracolosa. »
La Santissima Vergine, continuò Melanie, piangeva per tutto il tempo mentre parlava. Le sue lacrime scorrevano, una ad una, lentamente, sino alle ginocchia. Poi, come scintille di luce, sparivano (...) Io voleva consolarla affinché smettesse di piangere, ma mi sembrava che avesse la necessità di mostrare le sue lacrime para esprimere meglio il suo amore, che gli esseri umani avevano scordato. Sentivo la voglia di gettarmi tra le sue braccia e dirLe: 'Mia buona Madre, non piangere! Desidero amarLa per conto di tutti gli uomini sulla terra!"
"Era tutta bella e fatta d'Amore. Sembrava che la parola amore uscisse dalle sue labbra purissime. Il suo sguardo era dolce, penetrante. Le vesti, di un azzurro argentato, non avevano nulla di materiale, essendo fatte di una luce incostante e scintillante. La corona di rose che le cingeva la fronte era tanto luminosa che era impossibile immaginare. Come raggi dorati, le rose sembravano riunite formando un grazioso diadema, più splendente del sole. Usava un grembiule giallo... Che dico, giallo? Per niente! Era più splendente di un mucchio di soli riuniti. Non si trattava di un tessuto terreno, ma di un composto di gloria... di una meravigliosa bellezza."
"La Vergine portava al collo due collane, una grande ed una minore. Quest'ultima aveva una croce scintillante. Il crocefisso, dal colore della carne naturale, brillava con grande splendore. Cristo aveva la testa bassa, il corpo prostrato - lo trattenevano solo i chiodi -come se stesse per cadere. Però, a volte, sembrava vivo, con il capo sollevato, gli occhi aperti, come se volesse parlare, dire agli uomini, che era venuto al mondo per noi, per attrarci, per chiamarci a Sé, con il Suo Amore infinito. Oh! Che pena essere così povera nelle mie espressioni per rivelare che cosa è l'Amore del nostro Salvatore per noi!"
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