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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 28 febbraio 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 25 febbraio 2019



Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, la vita ai tempi di Gesù, come ai nostri tempi, era ricca di eventi. I Suoi contemporanei sono esposti a difficoltà che non possono risolvere.
La malattia che alcuni chiamano epilessia e altri possessione colpiva diverse persone di quell’epoca.
Quel padre disperato che chiede aiuto a Colui che può tutto non è solo: è circondato dalla folla che ha abbandonato la quotidianità per cercare Colui che è potente e che è vicino a tutti. Lo cercano perchè hanno percorso invano altre vie e non solo non hanno avuto effetti, ma sono peggiorati.
Gesù trova queste persone affaticate , oppresse e disperate. Come aveva già detto erano “come pecore senza pastore”.
Queste persone piccole cercavano Gesù. Se le loro vite erano oppresse da difficoltà i loro cuori erano liberi dall’orgoglio e dalla superbia. Sono coscienti di aver bisogno di Gesù. Hanno bisogno dell’aiuto divino, perchè sono rimasti delusi da quello umano.
Davanti a loro si trova un Maestro straordinario. In Lui hanno fiducia, anche se molte cose per loro non erano chiare. Essi sono convinti che è rimasto solamente Lui che possa aiutarli e liberarli dalle tribolazioni e dalle malattie indicando la via nuova da percorrere.
Prima dell’arrivo di Gesù i Suoi discepoli non erano riusciti a guarire il bambino che aveva attacchi epilettici che secondo il popolo erano segni di una possessione diabolica.
Gesù era deluso dalla folla e dai discepoli a causa della loro mancanza di fede nell’onnipotenza di Dio. La loro incredulità e i loro dubbi sono la conseguenza di una preghiera insufficiente.
Il papà del bambino dice: “Se Tu puoi abbi pietà di noi”. Gesù risponde: “Tutto è possibile per chi crede”.
Il padre aggiunge: “Credo. Aiuta la mia incredulità”. Gesù compie un miracolo.
La fede nell’onnipotenza di Dio può ottenere qualsiasi cosa, anche se si trattasse del più grande dei miracoli.
In questo brano i discepoli cominciano ad approfondire la conoscenza del Maestro.
Di fronte a quella generazione incredula Gesù sottolinea l’onnipotenza di Dio che si può conquistare soltanto con la fede e la preghiera.
In questo esorcismo, che i teologi paragonano al Battesimo, Gesù guarisce il bambino facendolo passare dall’agonia della morte per tornare alla vita quotidiana.
In questa descrizione di Marco alcuni teologi riconoscono la liturgia neocatecumenale: il bambino era portato dai discepoli di Gesù che non potevano allontanare il male e cacciare lo spirito immondo che lo tormentava. Quando hanno sentito di Gesù il padre e il figlio sono andati da Lui per la purificazione e guarigione. La guarigione e il ritorno alla vita normale avvengono con Gesù. Egli raccomanda di pregare ardentemente. Questa è la condizione necessaria per una vita normale.
La forza di Gesù che trasforma agisce nella Chiesa attraverso i Sacramenti. La Sua opera continua, perchè solo Lui è il vero Messia e il vero Salvatore.
Fratelli e sorelle, i Suoi contemporanei Lo cercavano in Galilea e Giudea e Lo hanno trovato, perchè era vicino e avevano bisogno di Lui. La loro ricerca e la loro debole fede hanno portato frutto. Al bambino posseduto è stata donata una vita nuova e il ritorno nella comunità umana. Tutto questo è successo grazie al vero Amore che Gesù ha verso l’umanità, in modo particolare verso i poveri, gli abbandonati, i soli, i tristi.
Questo nostro tempo è ricco anche di posseduti e di persone con malattie strane. Non riusciamo a trovare delle diagnosi nonostante gli esperti.
Facciamo viaggi, andiamo dai medici, dai maghi, ci si imbatte in forze negative pericolose… Tutto questo per cercare una soluzione ai nostri mali, ma ciò spesso ci porta a problemi ancora più gravi.
Nella Chiesa ci sono i cosiddetti “carismatici” che spesso raccolgono le folle e non i fedeli. Spesso dicono di aver liberato o guarito le persone. Questa generazione ha bisogno di tanti miracoli e tanti divertimenti per poter credere.
La nostra vita cristiana non consiste in qualche giorno di ritiro per poi tornare sulla via sbagliata, ma deve essere un cammino da effettuare ogni giorno, ogni ora.
La vicinanza di Dio e la purezza dell’anima sono ciò che il cristiano necessita come il corpo necessita del cibo.
Gesù non potrebbe dire anche oggi come ai Suoi contemporanei “o generazione incredula; fino a quando dovrò sopportarvi”?
La risposta che ha dato al padre del bambino Gesù la potrebbe dare anche oggi: “Tutto è possibile per chi crede”. Come quel padre stanco ha detto “credo, aiuta la mia incredulità”, anche la Chiesa di oggi dovrebbe implorare: “Aiuta la nostra incredulità affinchè si trasformi in fede forte”.
Quando vediamo un incontro spirituale pensiamo che sia una cosa seria. Sì, lo è, ma bisogna tornare a Gesù. Quando gli apostoli hanno chiesto “perchè non siamo riusciti a cacciare il demonio?” Gesù ha risposto: “Questo tipo di demoni non si può cacciare in nessun modo se non con la preghiera e il digiuno”. Una risposta tanto semplice che spiega tanto.
Questo insegnamento di Gesù non è forse ripetuto tante volte qui a Medjugorje? Quanto ci crediamo? Quanto teniamo ai messaggi della Madonna?
Con quel poco di fede che c’è nell’uomo e con il digiuno si potrebbero vincere malattie, delusioni, problemi, difficoltà. I Sacramenti, i segni visibili della Sua Presenza, potrebbero diventare la sorgente viva della Sua grazia con la quale tutti sarebbero salvati. Ma questa generazione fa fatica ad inginocchiarsi e credere e dire: “Aiuta la mia incredulità”.
Attaccarci a Gesù Eucaristico non ci preserverebbe forse da tanti inganni e dalle false felicità? Giungeremmo alla pace nel cuore, alla sintonia nella nostra famiglia e nella comunità.
Fratelli e sorelle, davanti a noi ci sono tante esigenze del nostro tempo. Tanti si sono chiusi e si sono allontanati dagli altri. Tante cose devono essere liberate dentro di noi e attorno a noi. L’uomo desidera essere libero.
Molti oggi sono posseduti e cercano la vita nuova. Tanti sono oppressi e inquieti a causa dell’opera del demonio nel nostro tempo che desidera uccidere il bene nel cuore umano.
Perciò preghiamo Dio, attraverso l’intercessione della Beata Vergine Maria, di liberarci da ogni tentazione, prova e spirito impuro del nostro tempo.
Cerchiamo di vincere il male in noi e attorno a noi accettando l’insegnamento di Gesù nel Vangelo: “Questa specie di demoni non si può scacciare in nessun modo se non con la preghiera ed il digiuno”.
Amen.

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