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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 29 giugno 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 24 giugno 2016

Dal Vangelo secondo Luca
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Parola del Signore

 

Carissimi fratelli e sorelle, cari pellegrini, cari parrocchiani, siamo venuti qui a Medjugorje dalla Regina della Pace. Nelle nostre borse, nei nostri zaini, nelle nostre macchine, con i nostri figli, mariti, mogli, fidanzati, fidanzate, amici abbiamo portato le nostre vite. Nel profondo del nostro cuore portiamo i nostri desideri, preghiere e voti. Siamo venuti a pregare qui il Signore, perchè faccia qualcosa per intercessione della Regina della Pace, di san Giovanni e di san Giacomo, protettore di questa parrocchia.
Ricorriamo all’intercessione della Beata Vergine Maria, la creatura più grande e più bella di Dio. Ricorriamo all’intercessione di Giovanni Battista, il più grande nato da donna. Siamo venuti pieni di fede alla Madonna per questo anniversario delle Sue apparizioni.
Preghiamo la Regina della Pace perchè dia la pace al mondo intero e a tutti coloro che la cercano. La preghiamo per la pace nelle nostre famiglie e nei nostri cuori.
Che bel nome “Regina della Pace” e come è necessario al nostro mondo di oggi. Siamo venuti anche a ringraziare per le innumerevoli grazie che Dio ci ha dato qui attraverso la Madonna. Ma siamo anche venuti a pregare, affinchè Lei sia la nostra consolazione, il nostro rifugio, perchè ci guidi a Gesù, perchè ci consoli, ammonisca, benedica e ci doni la forza per la vita.
Oggi è la festa di san Giovanni il Battista e la vigiglia dell’anniversario delle apparizioni della Madonna. Giovanni e la Madonna sono strettamente legati. Li collega Gesù.
Giovanni e la Madonna sono cugini. Sia Giovanni che la Madonna sono concepiti miracolosamente da genitori anziani.
La nascita di Giovanni è stata annunciata dall’angelo e anche Maria ha incontrato l’angelo. Giovanni e Maria si sono incontrati mentre sua madre lo portava nel grembo. Maria incinta ha visitato Elisabetta, così si è presa cura di Giovanni e di sua madre.
Maria ha generato Gesù e Giovanni ha fatto da predecessore. Giovanni e Maria hanno due ruoli straordinari nel piano di salvezza di Dio.
Anche qui a Medjugorje, fratelli e sorelle, sono molto vicini a noi.
Ecco perchè è fortemente simbolico il fatto che la festa di Giovanni il Battista è la vigilia delle apparizioni della Madonna.
Giovanni è il precursore degli eventi grandi. San Giovanni è eremita e penitente e questo luogo è luogo di pellegrinaggio. I pellegrinaggi sono sempre collegati con la penitenza, con la conversione e il cambiamento di vita. Appena ti incammini verso la meta succede in un certo modo il cambiamento. Perciò camminare a Medjugorje porta in sè già un seme di cambiamento. Salire sul Krizevac e sulla collina delle apparizioni diventano il nostro deserto nel quale incontrare noi stessi e Dio.
San Giovanni il Battista è grande, ma non è un personaggio semplice e neppure il suo compito lo è. Gesù non ha detto a caso che lui è il più grande tra i nati di donna. Giovanni è il precursore, ma non soltanto in modo simbolico, bensì realmente. Gesù guarda cosa fa Giovanni. Giovanni battezza e invita alla conversione. Gesù sarà battezzato e inviterà alla conversione. Giovanni raccoglie la gente semplice e si oppone al sistema politico. Così avviene anche nella vita di Gesù.
Giovanni viene dal deserto e Gesù si ritira nel deserto. Giovanni ha i discepoli e Gesù anche.
Giovanni è stato ucciso per la sua parola. Gli hanno tagliato la testa per farlo tacere. Anche Gesù è stato ucciso per questo motivo.
Gesù guarda Giovanni e la sua vita e in lui vede la propria vita e la propria morte. Guardando Giovanni Gli risulta più chiaro come stanno le cose nel mondo. Guardando Giovanni diventa coscente di cosa gli spetta.
Giovanni è la voce che grida nel deserto di raddrizzare le vie al Signore. Ecco perchè è il più grande tra i nati di donna. Perchè ha preparato la via al Signore e ha mostrato l’Agnello di Dio.
Carissimi fratelli e sorelle, oggi davanti a noi abbiamo il modello: san Giovanni Battista. Coraggioso, veritiero, deciso. Uomo di spirito forte e modello per tutti gli uomini.
L’uomo riconosce l’opera di Dio nella vita di Giovanni.
Uomini, mariti guardiamo san Giovanni. Rafforziamo il nostro spirito. Siamo veritieri e di carattere forte. Non abbiamo paura e non fuggiamo.
L’uomo di oggi è diventato tenero. Cerca consolazioni e piaceri nella pigrizia. Gli piace perdere tempo. Gli piaciono le incertezze del gioco d’azzardo e l’alcol che gli da il sentimento falso della libertà. Preferisce evitare gli impegni, lavorarepoco e parlare tanto.
Gli uomini di oggi è come se avessero perso qualcosa di riferimento.
Giovanni sia il modello per noi sia per la fede che per il coraggio. Il padre dovrebbe trasmettere il carattere maschile al proprio figlio. Soltanto un carattere maschile forte ha permesso a Giovanni di fare ciò che ha fatto.
Anche le donne hanno un modello. La Madonna è il modello per loro. La Beata Vergine Maria è Madre, Sposa, piena di Amore e cura, paziente, devota, saggia, protettrice ed educatrice. Maria è coraggiosa e piena di fede. Si appoggia sempre in tutto al Signore.
E’ un bellissimo esempio per le ragazze e per le mogli, per tutte le donne.
Siamo venuti qui, fratelli e sorelle, a pregare il Signore, perchè cambi qualcosa nella nostra vita. Perchè ci sia più pace, perchè tutto sia più santo, più umano, più cristiano. Perchè possiamo vivere più rilassati.
Ti preghiamo Signore: fai questi cambiamenti santi nella nostra vita. Tu lo farai sicuramente, ma quando noi saremo coraggiosi per pregare di liberarci, tranquillizzarci, di guarirci. Cerchiamo anche noi di essere pronti a fare un passo verso il Signore. Cerchiamo anche noi di essere pronti a rispondere alla chiamata di Giovanni Battista che dice: “Convertitevi !”
Siamo anche noi pronti a rispondere come Maria “Sia fatto di me secondo la Tua Parola, fiat”?
Fratelli e sorelle, qui accadrà il cambiamento santo nella nostra vita. Qui avverrà la conversione. Quando saremo coraggiosi e permetteremo al Signore di compiere ciò che Lui desidera.
C’è una cosa straordinaria nella vita spirituale e nella vita delle persone in genere. Il cambiamento avviene dopo l’accettazione. Quando accetti la tua croce. Essa ha il suo senso. Diventa sopportabile. Diventa sorgente di benedizione.
Così anche Maria ha accettato la Parola di Dio. Lei non è cambiata. Lei è stata sempre Immacolata. Lei è dall’inizio piena di grazia. Ma dopo la Sua accettazione è avvenuto un cambiamento per noi, per il mondo intero, per tutti gli uomini. Dio tramite Lei è entrato in questo mondo.
Ciascuno di noi porta e vive la propria vita piena di croci, incertezze, problemi, delusioni. Ciascuno di noi radunati qui dovrebbe dire: “Sia fatto di me secondo la Tua Parola. Non mi arrabbio. Accetto la mia vita nella sua totalità. Accetto e non mi oppongo. Non do colpa agli altri per la mia disgrazia”.
L’accettazione precede il cambiamento. Dopo l’accettazione avverrà il cambiamento in meglio.
C’è qualcosa di buono e di santo nel dire “Sì”. Tutta la creazione dice a Dio “sì”, dal momento dell’origine in poi. Soltanto gli esseri ragionevoli si oppongono e Lo rinnegano.
Accetta e i tuoi occhi si apriranno. Ti illuminerà la luce della Verità. Non cercare il motivo della tua infelicità negli altri, ma guarda il tuo cuore.
C’è un bell’esempio che voglio condividere con voi tratto dal famosissimo film “Il signore degli anelli”. Un gruppo di persone è venuto nella bella terra di Rivendel. Il capo di quella terra ha espresso il suo benvenuto al gruppo. Il responsabile del gruppo ha dubitato e ha detto che tutto sarebbe potuto essere un inganno e che quella gente sarebbe potuta anche essere cattiva. A quel punto l’anziano buono con i capelli color argento ha risposto: “Qui a Rivendel c’è tanta cattiveria quanta ne porti in te”.
Fratelli e sorelle, anche noi qui a Medjugorje possiamo vedere più chiaramente la nostra vita. Qui non diamo la colpa agli altri per la nostra disgrazia. Non guardiamo i difetti degli altri, ma i nostri e cerchiamo di correggerli con l’aiuto di Dio.
Qui non ci interessa la cattiveria degli altri, ma la nostra e preghiamo il Signore di poter avere la saggezza di poter crescere nell’amore, senza dare la colpa a nessuno.
In tutto ciò che fai non dare la colpa agli altri.
Domandati sempre: “E io? Chi sono io?” E Dio ti darà la pace.
La parrocchia di Medjugorje è il luogo dove Dio ha deciso di mandare Sua Madre. Non sappiamo perchè proprio qui.
Medjugorje è stata affidata alla provincia francescana di Erzegovina consacrata alla Madonna Assunta. Non sappiamo perchè proprio a questa provincia francescana. Medjugorje è affidata al popolo croato: un popolo cristiano, cattolico, antico, sempre collegato con il papa già da quando è venuto sulle sponde dell’Adriatico 14 secoli fa. Non sappiamo neanche perchè i croati.
Medjugorje in un certo modo è nel cuore dell’Europa. Europa che ha dimenticato le sue radici cristiane.
Quindi possiamo soltanto supporre i motivi perchè è stato scelto questo luogo.
Questa parrocchia ha accettato subito con tutto il cuore la venuta della Beata Vergine Maria. Essa è coraggiosa e si sente prescelta ed in un certo modo lo è. Ma è compito della parrocchia e dei parrocchiani tornare sempre alle fonti, ai primi giorni, all’entusiasmo iniziale, alla prima fedeltà e al primo amore. Anche noi frati dobbiamo tornare sempre alle origini dell’ordine francescano, a san Francesco. Sempre dobbiamo guardare al nostro sentiero e vedere dove siamo in rapporto a san Francesco e raddrizzarci e orientarci rispetto a lui.
Carissimi parrocchiani di Medjugorje, carissimi fratelli e sorelle, non permettiamo che nulla ci impedisca di percorrere questa via.
Come ho già detto questa parrocchia è stata affidata alla provincia francescana di Erzegovina. I frati francescani sono coloro che con i veggenti, con i parrocchiani e con tutti coloro che subito hanno cominciato a venire, hanno osservato questo fenomeno, dono del cielo. E’ stato un fulmine a ciel sereno e hanno cercato di rispondere nella maniera giusta.
I frati, assieme ai veggenti e alle altre persone, hanno dovuto affrontare una nuova realtà. Bisognava rispondere nel modo giusto nella preghiera, nell’organizzazione, nelle infrastrutture, nelle costruzioni, nell’accoglienza dei pellegrini.
Tutto questo è avvenuto sotto i comunisti che erano contro la fede. Erano contro Dio e contro tutto ciò che era croato.
In tutto questo per i sacerdoti la cosa più importante era assicurare la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia, la preghiera del Rosario, l’accoglienza dei pellegrini e la santa Confessione. Per ogni sacerdote e per il parroco era importantissimo permettere ai pellegrini che venivano a Medjugorje di confessarsi. Questo è uno dei compiti più importanti. Ci siamo impegnati perchè nessuno possa dire che è venuto a Medjugorje e non ha potuto confessarsi. Questa era, è e sarà la priorità.
Questo sarà sempre importante per noi, perchè proprio qui a Medjugorje il Sacramento della Confessione ha brillato in un modo nuovo. Abbiamo scoperto i valori antichi della Confessione. Abbiamo scoperto quella perla nascosta e persa. Abbiamo scoperto nuovamente che nel rito semplice della Confessione, nell’incontro personale del fedele col sacerdote avviene una cosa grande, avviene un grande cambiamento: avviene la riconciliazione con Dio, con la Chiesa, con il prossimo e con noi stessi.
Perciò, carissimi fratelli e sorelle, carissimi pellegrini, carissimi parrocchiani, ringraziamo il Signore per questi 35 anni di Misericordia. La Misericordia divina è sempre presente. Fin dall’inizio.
Dio ha avuto pietà di noi in modo particolare in Gesù Cristo che ha mandato in questo mondo.
Ma Dio ha sempre scelto i luoghi particolari. Da sempre in certi luoghi il cielo era aperto.
Sopratutto nell’anno della Misericordia preghiamo il Signore perchè abbia pietà di noi e di questo mondo. Abbia pietà dei peccatori che sono i più bisognosi della Sua Misericordia. Abbia pietà per coloro che cercano e per coloro che non conoscono nulla.
La Misericordia divina è sempre presente, ma ci sono momenti, giorni, anni in cui ne parliamo di più, perchè sentiamo che è tanto necessaria.
Qui a Medjugorje anche la Misericordia divina si sente in un modo più intenso.
O cara Madonna, clemente, dolce, pia, Madre di Misericordia, Regina della Pace, siamo venuti da Te, perchè ci hai sempre esaudito, perchè ci hai sempre aiutato, perchè in Te abbiamo sempre trovato la pace, la consolazione, il sollievo. Ma siamo venuti anche da Te, perchè per mezzo del Tuo Figlio, troviamo la conversione e la strada della nostra vita. Siamo venuti a ringraziarTi e a benedire il Signore. Siamo venuti a dire: “Sia fatto di me secondo la Tua Parola”.
Tu ci inviti alla pace. Tante volte parli della pace nel mondo e nei cuori degli uomini e parli dell’inquietudine che allontana l’uomo da Dio.
Quando la Madonna dice “pace” cerca la pace e seguila. E’ la stessa che Gesù ha detto ai Suoi discepoli: “Pace a voi. Non sia turbato il vostro cuore. Vi lascio la pace. Vi do la Mia pace. Non siate preoccupati. Non si turbi il vostro cuore”.
Quando la Madonna dice “pace” è la stessa pace che riceviamo nel Sacramento della Riconciliazione. Quando la Madonna dice “pace” è ciò che sperimentiamo qui a Medjugorje nell’Adorazione Eucaristica, nella preghiera del Rosario, sulla collina delle apparizioni e sul Krizevac.
Ci sono tante persone e tante famiglie che qui hanno trovato la pace.
Quando la Madonna dice “pace” parla di ciò che sperimentiamo tutti qui a Medjugorje.
Quando la Madonna dice “pace” parla di quella pace che da questo luogo si diffonde nel mondo intero.
Fratelli e sorelle, il Signore ci benedica tutti per intercessione di san Giovanni Battista e della Beata Vergine Maria, Regina della Pace.
Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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