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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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domenica 5 giugno 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 1 giugno 2016

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e lo interrogavano dicendo:«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.C'erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe"? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Parola del Signore.

Fratelli e sorelle,
per capire il Vangelo che abbiamo appena letto dobbiamo avere davanti agli occhi la situazione retrostante all'evento narrato. Esso avviene a Gerusalemme durante gli ultimi giorni della vita di Gesù.Ci sono i sadducei, un partito conservatore appoggiato dai sacerdoti ebrei. Il loro nome proviene da Sadok, sommo sacerdoti al tempo del re Salomone. I sadducei erano nemici dei farisei,cioè i teologi tradizionali, che si basavano sulla tradizione e sull’Antico testamento. Il loro modo di vedere la vita dopo la morte è basato sulle pagine dell’Antico Testamento nelle quali non c’era la sicurezza della fede nella resurrezione. Essi non credono nella resurrezione, anzi la deridono.Per i sadducei l’unica possibile eternità è nella discendenza. Gesù distrugge questo cerchio magico, allarga la visuale e annuncia che nella natura umana non c’l'eternità biologica, ma l’eternità divina.I sadducei inventano un caso teologico: quello di sette fratelli e una donna. Probabilmente ciò non è avvenuto, ma loro hanno inventato questa situazione per prendere Gesù intrappola.Dietro a tutto ciò c’è l’invidia che loro avevano. Noi sappiamo che Gesù è conosciuto a Gerusalemme, viene seguito da tanta gente, tutti Lo ascoltano,tutti seguono la Sua Parola. Questo sicuramente provoca l'invidia dei sadducei.Già per il fatto che Gesù è conosciuto ed amato i sadducei vengono messi in disparte. La gente non li segue e non li applaude, perché il loro modo di vedere la vita eterna eterna è una copia di questa vita terrena.Essi presentano un esempio abbastanza strano: sette fratelli che,secondo un’antica legge, erano costretti a sposare la stessa donna. La legge del Levitico dice che se muore un fratello e lascia la moglie senza figli il fratello deve prendere la donna per moglie e dare una discendenza al fratello defunto.I sette fratelli dell’esempio sono morti tutti senza lasciare discendenza. Alla resurrezione quella donna di chi sarà la moglie?Gesù ha risposto in un modo breve, ma chiaro. Egli distrugge la trappola dei sadducei e và al centro della questione,facendo vedere la superficialità della loro religiosità e del modo di vedere la vita dopo la morte.Il destino dei giusti dopo la morte è l’unione con Dio. Gesù annuncia ciò e lo fa scoprire. La nostra ultima realtà è l’eternità. Essa non è solo una copia della vita attuale, ma è una sorprendente entrata nell’eternità divina.L’occhio non ha visto, l’orecchio non ha sentito e il cuore non ha desiderato ciò che Dio ha preparato per coloro che Lo amano.Dio è la Vita e colui che crede vive in Lui e con Lui in una perfetta sincronia.Questa è la beatitudine eterna e non è solo il proseguimento delle gioie terrene.L’altra vita è veramente una vita diversa. Così ci insegna Gesù. Si tratta di una vita di un’altra qualità. E’ l’adempimento di tutte le attese e di tutti i desideri umani; si tratta di ciò che l’uomo qui sulla terra non potrà mai vivere.Sulla terra nessun uomo, anche se avesse tutti i mezzi e i soldi possibili, non potrà mai avere una vita realizzata in pienezza.Coloro che sono stati degni dell’altra vita e della resurrezione dei morti non si sposano, dice Gesù. Non potranno nemmeno morire, perchè essi sono come angeli.Dio ha messo nel nostro cuore questo desiderio di eternità,della vita vera e solo Lui può adempirlo.Gesù vuole dirci che già qui sulla terra noi possiamo essere un legame tra noi e Dio nell’amore. Se questo legame è forte non si può interrompere o spezzare.Nemmeno dopo la morte. Dopo la morte avviene una perfezione:l’unione di vita e di grazia della vita terrena entra nella vita eterna. Si tratta di una vita di un’altra dimensione, perchè le nostre misure terrene passano.Anche noi dobbiamo nascere ad una vita nuova. Nasciamo oggigiorno quando ci decidiamo per il bene, per ciò che è divino ed eterno.Come un bambino deve uscire dal grembo di sua madre per venire sulla terra così l’uomo deve uscire dal grembo di questa terra per nascere ad un nuovo cielo e ad una nuova terra.Tutto ciò è nuovo e Dio vuole darlo a noi.La vita viene trasformata Tutto ciò che sulla terra abbiamo fatto di buono, puro e giusto non viene cancellato. Verrà cancellato tutto ciò che era peccato. Tutto ciò che era ferito verrà guarito.In cielo scomparirà ogni sofferenza, ogni ferita, dolore che magari il marito e la moglie si sono fatti a vicenda. In Dio si capirà tutto. Si perdonerà tutto.In cielo non ci saranno più rivalità, invidia e gelosia.In un suo romanzo Dostojeski scrive una cosa che potrebbe essere il commento del Vangelo di oggi: “La mia immortalità è inevitabile, perchè Dio non fa ingiustizia.Cercherà il fervore dell’amore che Lui ha acceso nel mio cuore. Io ho cominciato ad amarLo e gioisco per il Suo Amore che Lui ha messo in me come una scintilla divina. Come è possibile che Dio spenga la gioia in me e mi riporti nel nulla?Se Dio esiste anche io sono immortale, perchè Lui è Dio dei viventi, Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe. Attraverso di loro ha reso pubblico il Suo Nome e non li può cancellare.Così Dio quando ci ha creati ci ha tessuti nell’amoree predestinati prima della creazione del mondo. Non possiamo tornare nel nulla se Lui è Dio dei viventi”.Accresca in noi la fede per poterci decidere per ciò che è divino, eterno e giusto.Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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