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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 26 aprile 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 24 aprile 2016

Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle,
possiamo dire che Gesù proclama un nuovo Comandamento determinante e solenne: "Vi do un nuovo Comandamento: amatevi gli uni gli altri".Questo testo così breve è particolare per un altro motivo: Gesù non si è rivolto alle persone ordinando, ma invitando con mitezza, convincendo e ispirando. In realtà questo Comandamento non è solamente una cosa nuova, ma è una cosa importante per noi seguaci di Gesù. Dov'è la novità se anche nell'Antico Testamento è stato indicato il Comandamento dell'Amore e se lo hanno anche tutte le altre religioni?Gesù non ha portato qualcosa di assolutamente nuovo, ma ha dato nuovo spirito ad un Comandamento dell'Antico Testamento, come ha fatto anche con gli altri. La particolarità sta nell'aggiunta breve, ma importante: "Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi".

Dobbiamo sempre partire dall'Amore di Gesù verso di noi per capire la novità e l'importanza di questo Comandamento. Questo è l'unico criterio, l'unica misura del nostro comportamento.Non abbiamo ancora detto in cosa consiste la somiglianza del nostro amore verso gli uomini con quello di Gesù verso di noi. Anche prima di Gesù c'erano esempi di amore eroico: l'amore dei genitori verso i figli, di un coniuge verso l'altro, di amici. Ma ogni amore umano era condizionato dall'appartenenza, era quasi un debito verso la persona amata. Ma era anche ricompensato.Nell'esempio di Gesù abbiamo qualcosa di completamente diverso, perchè Lui ama senza differenza, senza chiedere, senza vedere chi è degno del Suo Amore. Anzi, Gesù ha espresso il Suo Amore in modo particolare verso quegli uomini che secondo il parere umano, non meritavano amore: verso i peccatori, quelli che gli altri disprezzavano, evitavano e condannavano. Proprio a questi dedica la Sua vicinanza al punto che viene definito "amico dei pubblicani e dei peccatori". Mentre il Suo Amore è senza limiti e non esclude nessuno, il nostro amore è spesso egoistico e selettivo.

Una donna ha chiesto ad un teologo molto noto: "Signor professore, posso essere sicura che una volta defunta incontrerò tutti i miei cari defunti?" "Sicuramente, gentile signora, ma incontrerà anche tanti altri". Questa era la risposta che la signora devota doveva intendere come un insegnamento perchè pensava solo ai suoi cari, coloro che lei aveva amato. Invece, dove sono gli altri? Questo teologo voleva far ricordare come Gesù non ha escluso nessuno dal Suo Amore. Così anche il Suo Comandamento d'Amore non lo dobbiamo limitare solo ai nostri cari, ma siamo chiamati ad amare tutti.Se abbiamo davanti agli occhi il Comandamento che Gesù ha pronunciato al congedo dai Suoi apostoli, poco prima di andare verso la morte che era l'apice del Suo Amore verso gli uomini, sarà facile capire che qui si tratta del cuore del Cristianesimo. Anche se Gesù in quel momento sapeva che uno di essi lo stava tradendo e che tutti gli altri lo avrebbero abbandonato Lui non esclude nessuno dal Suo Amore e và alla morte per tutti. Anzi, pregherà anche per tutti coloro che hanno avuto odio verso di Lui, quando Lo hanno condannato alla morte di croce: "Padre, perdonali. Non sanno quello che fanno".

Fratelli e sorelle, qualche volta delusi, diciamo che una persona ha fatto vedere il suo vero volto, cioè che in una situazione lei ha fatto vedere come in realtà è. Ciò significa che fino ad allora quella persona fingeva di essere buona, mentre in realtà non lo è. Adesso si è fatta scoprire.Secondo questa Parola di Gesù il vero volto di un cristiano deve essere l'amore verso tutti, proprio secondo il Suo esempio. In questo sta il cuore della fede cristiana. Un cristiano può sapere più o meno della storia della Chiesa o più o meno della teologia, ma questo non influisce davanti agli Occhi di Gesù. L'unica misura della grandezza della sua fede è la grandezza dell'amore che lui è disposto a riversare sugli altri. Questo lo possono fare tutti: giovani, anziani, analfabeti, colti. Per fare questo non si chiede grande conoscenza, ma grande cuore.Gesù vuole che questo sia l'unico vero segno dei Suoi discepoli nel rapporto verso gli altri. Perciò Egli dice: "Per questo tutti sapranno che siete Miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri".L'Amore è e rimane il segno della Chiesa di Cristo in tutti i tempi e in tutte le circostanze della vita. Anche quando la situazione è difficile.La promessa sono i nuovi cieli e la nuova terra di cui parla lo scrittore del libro dell'Apocalisse. Questo nuovo cielo e questa nuova terra non sono un'utopia, o una promessa di un futuro lontano, ma una realtà attuale se l'uomo accetta il Comandamento di Gesù e su esso regola la sua vita.Tutti gli uomini hanno sempre sognato un mondo nuovo, un futuro migliore, ma lo hanno trovato solo coloro che hanno cercato di amare tutti nello Spirito di Cristo.Ci sono diverse ideologie che volevano cambiare il mondo con rivoluzioni, con armi, e hanno lasciato profondi segni di disgrazia.Nella dottrina di Gesù è rivoluzionario il fatto che il Suo Regno è presente adesso e ogni volta che nella persona dell'altro faccio il mio prossimo Così realizzo in pieno la mia vita.Questo viene confermato anche da persone che non hanno vissuto per Gesù, ma al momento della morte hanno confessato che la vita che hanno vissuto non li ha portati alla felicità.

Uno degli uomini più ricchi, Steve Jobbs, lui che ha fondato la Apple, poco prima della morte ha lasciato uno scritto che dice: "Ho raggiunto l'apice nella carriera professionale. Secondo gli altri la mia vita è un esempio di successo, invece oltre al lavoro io avevo poca gioia nella vita. In questo momento che sono in ospedale capisco che tutte le ricchezze che ho cercato con tanto orgoglio non hanno valore davanti alla morte imminente. Chi cerca solo la ricchezza diventa come me. Dio ci ha dato la possibilità di sentire l'amore e non le illusioni della ricchezza".Una confessione sincera di un uomo che tanti pensano che abbia avuto successo nella vita, invece lui dice di non aver avuto nulla, di aver avuto un fallimento.Gesù, col Suo insegnamento, ha fatto vedere un'unica strada giusta, insegnando che nel prossimo non dobbiamo vedere un nemico da sconfiggere o un concorrente da ingannare per arricchirci alle sue spalle, ma dobbiamo vedere il fratello da conquistare con amore.Con la Sua venuta, con il Suo servizio il mondo per la prima volta si è confrontato con un modo di vivere che non guarda se stesso, non guarda il proprio successo, ma guarda il prossimo, sopratutto colui che ha bisogno di attenzione e di amore. Questo è ciò che i cristiani devono fare oggi più di qualsiasi altra cosa. Questo è il modo per trovare il senso della vita.
Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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