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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 23 giugno 2015

Omelia del 15 giugno 2015 a Medjugorje


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai Suoi discepoli: “Avete inteso che vi fu detto ‘occhio per occhio e dente per dente’, ma Io vi dico di non opporvi al malvagio. Anzi: se uno ti da uno schiaffo sulla guancia destra tu porgigli anche l’altra. E a chi vuole portarti in tribunale per toglierti la tunica tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio tu con lui fanne due. Da a chi ti chiede e a chi desidera da te un prestito non voltargli le spalle”.
Parola del Signore
Sia lodato Gesù Cristo.


Gesù disse ai Suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto ‘occhio per occhio e dente per dente’”. E’ un insegnamento che Gesù faceva certamente a quelli che conoscevano la legge. Ma non è quella che ci fa uomini e donne di carità. Ma è lo spirito che ha portato Gesù, lo spirito delle beatitudini.
Beati coloro che saranno perseguitati e quindi coloro che, a causa della Verità che è il Vangelo stesso, devono subire dei trattamenti da parte di coloro che non vogliono accogliere la Verità. La Verità tutta coincide con l’Amore di Dio che è misericordioso. E’ un Amore che conquista l’uomo. Dentro all’uomo c’è questo movimento di una giustizia che sembra fare sempre capolinea. Difficilmente l’uomo riesce a vivere coltivando quell’amore che Paolo comprende. Allora Gesù dice: “Se uno ti da uno schiaffo su una guancia porgigli anche l’altra”. Questa è un’ottica che se non diventiamo intimi a Gesù non troviamo in noi. Così come non troviamo in noi la capacità di perdonare sempre e prontamente. E in effetti noi molte volte veniamo a confessare proprio questo peccato, che è un peccato contro il comandamento dell’amore. Il comandamento dell’amore infatti ci dice che la carità non tiene conto del male ricevuto.
Dobbiamo vivere il comandamento dell’amore in pienezza e siamo venuti qui a Medjugorje per deciderci per la santità. Santità, carità e amore sono sinonimi. In effetti il santo è colui che si è uniformato a Colui che è Amore, a Dio. Colui che è Amore. ha detto queste cose: “Se uno ti da uno schiaffo sulla guancia destra tu porgigli anche l’altra e che vuole uniformarci totalmente a Se stesso.
“Se uno ti costringe ad accompagnarlo per un miglio tu fanne con lui due”. Dobbiamo entrare in questa logica di quest’Amore che ha parlato nella persona di Gesù Cristo.
Veniamo qui appunto perchè abbiamo capito che qui c’è una presenza speciale. Quella di Colei che conosce perfettamente il Figlio che è Amore.
Ce lo dice anche l’apostolo Giovanni: Dio è Amore. E’ stato specificato cosa bisogna fare perchè l’amore sia Amore: l’Amore o la carità è magnanima. Così traduce oggi la Bibbia. Cioè è generosa. Non ha paura di spendersi. E’ sempre disponibile. Ci fa uomini e donne Mani tese di Dio. Renditi sempre disponibile.
La carità è anche paziente. Ogni volta che noi ci accorgiamo di non essere stati pazienti abbiamo mancato di carità. Abbiamo bisogno di chiedere perdono a Dio e di chiederGli la grazia di essere come Lui è con noi. Dio è stato veramente paziente.
Guardate… Sono 34 anni che a Medjugorje appare la Madonna - questo noi crediamo - e ci dice tante cose. Sono sempre le stesse, perchè vede che abbiamo bisogno di conversione. Non ha detto: “Vi ho già detto tutto quello che dovevo dirvi, ve lo ha già detto Gesù nel vangelo, ve lo ha già detto la Chiesa nel Catechismo… Basta!” no. Ci da sempre una nuova opportunità. Perchè Dio è misericordioso e paziente, ma chiede anche a noi di essere altrettanto. E in effetti quando diciamo il Padre Nostro, cioè ci rivolgiamo a Dio con la preghiera che Gesù ci ha insegnato, diciamo: “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Cioè diciamo: perdona noi nella misura in cui noi lo facciamo con il nostro prossimo. Ci conformiamo a Te che sei l’Amore. Se non lo facciamo non veniamo neanche noi perdonati.
Eppure Lui ci da sempre una chance in più. Perchè anche se siamo duri di cuore queste chance sono occasioni perchè lo Spirito Santo faccia breccia nel cuore e ci renda simili al Signore.
Ecco qui viene ad insegnarci come conformarci a Lui, a Gesù Cristo. Dobbiamo lasciarci plasmare dallo Spirito Santo. Spirito Santo che scaturisce dalla Parola di Dio quando la ascoltiamo. Quindi dobbiamo leggerla ogni giorno. Se vai a Messa tutti i giorni hai questa abbondanza di grazia che ci viene dall’ascolto e dall’imitazione della Parola di Dio. Questa Parola ci fa vedere come siamo. Ci aiuta a fare una radiografia, un esame di coscienza. E’ bene che lo facciamo ogni giorno, anche più volte al giorno. Non solo ci possiamo umiliare davanti a Dio e chiederGli perdono per quello che potevamo fare e non abbiamo fatto, per quello che abbiamo fatto male o che non dovevamo fare, ma anche possiamo inginocchiarci davanti ai ministri di Dio che Gesù stesso ha istituiti, perchè con l’accusa del peccato e il pentimento riceviamo l’assoluzione e quindi la certezza del perdono di Dio. E quindi anche la sensazione viva, percepibile della pace.
Veniamo qui per lasciarci plasmare dallo Spirito Santo che ha bisogno di muoversi come acqua viva. Come l’acqua dentro ad una bottiglia: se la fate girare quest’acqua non ha ostacoli. Come possiamo diventare anche noi questo vaso dentro il quale l’acqua viva dello Spirito può muoversi? Abbiamo bisogno anche di digiunare. Abbiamo bisogno di purificare l’anima. Abbiamo bisogno di dire col corpo: “Mi metto in tensione, in attesa dell’incontro con Dio che posso fare qui, cioè fare esperienza di Paradiso, per poi vivere la gioia eterna quando, lasciando lavorare ogni giorno lo Spirito Santo dentro di noi Lui ci santificherà, un giorno contemplerò il Suo Volto per sempre. Questa è la nostra vita.
Venire in pellegrinaggio vuol dire prendersi tempo per noi, amarsi. E come facciamo ad amarci? Nella Sacra Scrittura c’è scritto: “Venite. Io vi insegnerò ad amare. Venite a Me”. Venire in pellegrinaggio vuol dire lasciarci amare da Dio: lasciare spazio dentro di noi perchè il Suo Spirito possa agire e trasformarci. Non ci sarà più difficile perdonare sempre, subito e di cuore.
Quando veniamo in pellegrinaggio lasciamo tutte le preoccupazioni. Succede come per noi sacerdoti che una volta all’anno facciamo il ritiro spirituale. Anche il fedele dovrebbe curare la sua vita spirituale e durante l’anno darsi un tempo di ritiro che potrebbe essere un buon pellegrinaggio fatto bene. Non è una gita. E’ un’occasione grande per dare a Dio l’opportunità di amarci. Perchè Dio lo vuole fare continuamente, ma siamo noi che in tanti modi Gli opponiamo resistenza.
Abbiamo deciso di lasciare cose importanti a casa. I nostri familiari si devono organizzare con un pò di difficoltà senza di noi… Abbiamo deciso di lasciare queste situazioni che ci possono anche preoccupare per venire ad attingere Amore da Dio. Poi, quando tornerò a casa, potrò dare questo Amore agli altri.
Amiamoci e lasciamoci amare da Dio in questo giorno. Saliamo i monti lasciando che Dio parli al nostro cuore, lasciando che il nostro cuore aperto chieda a Dio tutte le cose di cui ha bisogno. ChiediamoGli cose grandi, per esempio la capacità di saper amare il prossimo generosamente. Chiediamogli la capacità di sapere perdonarci là dove non siamo ancora riusciti a farlo e di poter perdonare l’altro. Chiediamogli la capacità di non stancarci a cercarLo nella preghiera.
Chiediamogli di convertire il nostro cuore a Lui per poter scoprire la gioia di poterci riscoprire rinnovati da Dio.
Maria ci insegna tutto questo, solo che dobbiamo dirLe: “Mamma, io non tornerò a casa come prima”.
Devo imparare a mettermi alla presenza di Dio, a chiedere la Sua benedizione. Iniziamo già con questo dialogo al mattino, la Pasqua del giorno. Quando apro gli occhi su questa terra Lo ringrazio e vivo tutta la giornata con Lui. Così la sera saremo pronti a cantare con tutta la Chiesa il Magnificat per tutto quello che Lui ha operato nella giornata.
Lasciamoci prendere da Lei in questo giorno. Ascoltiamo la Sua voce interna. Portiamoci a casa il messaggio che Lei ci donerà.
Siano lodati Gesù e Maria.

 

Fonte: IdM (Andrea Bianco)

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