Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Commento al messaggio del 25 novembre di Padre Livio di Radio Maria
Affinchè tutti possano leggere i Messaggi della Madonna a Medjugorje.
Carissimi, ecco ciò che Ivan ha comunicato circa l’apparizione da lui avuta stasera, venerdì 17 maggio 2019, alla Croce blu alle ore 22:00. ...
In conformità ai decreti di Urbano VIII e alle direttive del Concilio Vaticano II, l’autore non intende in alcun modo prevenire il giudizio sull’autenticità soprannaturale dei fatti e dei messaggi di cui si fa cenno. Tale giudizio compete alla Chiesa, a cui l’autore si sottomette pienamente. Le parole « apparizioni, miracoli, messaggi » e simili, hanno qui semplice valore di testimonianza humana.
Cari figli di Medjugorje, lode a Gesù e Maria!
1-Il 2 novembre 2010, Mirjana ha ricevuto la sua apparizione mensile alla Croce Blu, circondata da una bella folla nonostante il brutto tempo. Dopo l’apparizione ci ha trasmesso il seguente messaggio:
"Cari figli, con perseveranza e amore materni vi porto la luce della vita, affinché distrugga in voi la tenebra della morte. Non rifiutatemi, figli miei. Fermatevi e guardate in voi stessi e vedete quanto siete peccatori. Riconoscete i vostri peccati e pregate per il perdono. Figli miei, non volete accettare di essere deboli e piccoli, ma potete anche essere forti e grandi compiendo la volontà di Dio. Datemi i vostri cuori purificati, perché possa illuminarli con la luce della vita, mio Figlio. Vi ringrazio".
2- Una necessità vitale: essere in stato di grazia.
Questo messaggio del 2 dovrebbe essere letto e riletto almeno 10 volte! La Gospa soffre, previene, ripete, vede che le sue parole scivolano via, allora ripete ancora, vede tutto il male che le tenebre del peccato ci fanno, ritorna a noi come una Madre senza stancarsi, ci benedice, e spera… Il richiamo di Maria oggi è VITALE! Molti ci chiedono: "Cosa pensate dell’avvenire? Cosa ci accadrà?" La risposta è chiara: ci accadrà quello che noi faremo accadere! Le violenze in Francia sono un piccolo assaggio di quello che succederà più tardi, o forse peggio? No! Non vogliamo questo! Vogliamo la vita, la vera pace! La vera pace arriverà, ma dopo quali prove? Sta a noi abbreviare il tempo della prova! E’ vero che "il tempo nuovo" di cui ci parla la Madonna arriverà. Si sta avvicinando, ma prima che arrivi, la durata della prova dipende da noi. Prima di tutto dobbiamo abbandonare il peccato ed assicurarci di essere in "stato di grazia". Non legarsi volontariamente ad una situazione che offende Dio. Per questo, prendere i 10 Comandamenti (Deut 5) e verificare di mettere bene in pratica ciascuno dei punti che Dio ci ha dato come indicazioni per avere la vita e non la morte dell’anima. Poi confessare sinceramente i propri peccati ad un sacerdote. Decidersi di mettere Dio al primo posto, perché solo Gesù è la nostra armatura contro il nemico. Proprio ieri un pellegrino mi diceva: "Lo so, io vivo nel peccato, ma Dio è buono, mi perdonerà!" (Viveva con una donna che non era sua moglie). Temo di averlo scosso, dicendogli che la misericordia di Dio è infinita, sempre offerta, ma presuppone che ci si penta del proprio peccato e ci si rinunci. Gesù ha perdonato alla donna adultera, ma ha aggiunto: "Va, e non peccare più!" Non rifiutiamo più la Madre di Dio, al contrario, accogliamola con gratitudine! Oggi più che mai, ci "porta la luce della vita per distruggere le tenebre della morte in noi".
3 – Due santi, due esempi, due amici!
- Padre Slavko .. già dieci anni!
Il 24 novembre 2000, verso le ore 15.00, Padre Slavko Barbaric ritornava alla casa del Padre, in cima al Krizevac dove aveva terminato di animare la via Crucis. Quest’anno, la parrocchia di Medjugorje e tutti i suoi amici celebreranno il decimo anniversario della sua "nascita al cielo", secondo l’espressione della Vergine. Infatti, dal 25 novembre 2000, Lei dichiarava nel suo messaggio: "Gioite con me, perché il vostro fratello Slavko è nato al cielo e intercede per voi!" Sono numerose le testimonianze di benedizioni ricevute attraverso la sua intercessione! La sua tomba continuamente visitata e coperta di fiori, fa parte dei luoghi dove i pellegrini non mancano di andare. Nell’occasione di questo anniversario, preghiamolo (magari con una novena), facciamolo lavorare per la conversione, la guarigione e per il cammino di santità di ciascuno di noi! E’ un lavoratore indefesso e non ha smesso di lavorare! Grazie, caro Slavko, per tutte le immense grazie che ci hai già ottenuto! Proteggi la parrocchia, benedici i tuoi fratelli francescani, intercedi per noi, peccatori; aiuta tutti noi a comprendere i messaggi della Gospa ed a viverli. Che ci siano molti santi a Medjugorje! E per favore, abbraccia la Regina della Pace per noi!
- Il Padre Tardif sugli altari ?
Il Padre Emiliano Tardif, nativo del Quebec e morto nel giugno 1999, aveva il dono di richiamare migliaia di persone, credenti e non credenti! Faceva del bene a tutti, annunciava ininterrottamente Gesù nell’Eucarestia, e compiva segni e miracoli, come Gesù ha detto che avrebbero compiuto "quelli che avrebbero creduto" (Marco 16,17). Padre Tardif è venuto per la prima volta a Medjugorje nel 1983. In quella occasione ha avuto la grazia di venire imprigionato a Citluk per 24 ore dalle autorità comuniste per aver proclamato Gesù. Senza cibo né acqua, e soprattutto senza sapere quando ne sarebbe uscito. Il suo peccato? Aveva pregato a lungo per i malati dopo la Messa della sera, erano avvenute delle guarigioni, ed in tre giorni il numero dei fedeli era talmente aumentato che la Milizia ebbe paura. Il Cardinal Nicolas Lopez Rodriguez, di Santo Domingo, ha annunciato di aver ricevuto dalla Congregazione per la Causa dei Santi, a Roma, l’autorizzazione di aprire l’inchiesta a livello diocesano in vista della causa di beatificazione del Servo di Dio, Emiliano Tardif. Ogni testimonianza circa il Padre Tardif sarà benvenuta !
4 – Un porta fortuna?
Dall’inizio delle apparizioni, la Vergine ha insistito con i veggenti, perché tutti portino addosso degli oggetti benedetti, medaglie, piccole croci ecc. La Madonna ha anche chiesto che mettiamo sui muri dei crocifissi, delle immagini sacre benedette da un sacerdote, in particolare le immagini del Sacro Cuore di Gesù e del Suo Cuore Immacolato, o altri oggetti di pietà. Questi oggetti ricordano a coloro che li tengono in casa o addosso, la presenza di Dio; questi oggetti disturbano gli spiriti cattivi che vengono disarmati dalla benedizione di Dio. Da quel momento ci attaccano meno e si evitano quindi vari problemi, incidenti o conflitti, malattie o depressioni, insonnie, pulsioni suicide ecc. (Ovviamente tutte queste cose non hanno sempre origine dal maligno). I croati hanno la tradizione di far benedire le case e le proprietà ogni anno da un sacerdote. Quando la Francia era cristiana, aveva anch’essa questa tradizione. I sacerdoti erano allora più numerosi, perché le famiglie erano fiere di contare fra i loro figli un sacerdote e domandavano questa grazia a Dio. Ma il nemico, il nostro avversario, scimmiotta molto sottilmente e subdolamente quello che fa Dio e la Sua Chiesa. E’ molto importante di segnalare queste realtà, perché siamo spesso allertati da persona vittime da questi "lupi travestiti da agnelli". Senza voler entrare in dettagli privati, vorrei semplicemente mettervi in guardia: Non prendetevi dei rischi inutili! Fuggite come la peste i "porta fortuna"! Oggigiorno si moltiplicano le offerte che promettono felicità o salute, ma che non introducono altro che il veleno del nemico. Questi oggetti sono spesso maledetti durante i culti segreti a satana, e destinati a nuocere coloro che li portano. Troppi cristiani portano al collo i segni dello Zodiaco, o dei piccoli serpenti, oppure cose ricevute da persone che si definiscono "abitate". Maria Santissima ha detto: "Cari figli, satana vuole ingannarvi in mille maniere" Abbiamo tutto da guadagnare a portare addosso solo oggetti benedetti. E’ sufficiente per questo presentare l’oggetto religioso ad un sacerdote dopo la Messa, e domandargli di benedirlo. Lasciamoci proteggere dalla benedizione di un sacerdote! E’ anche bene ricevere con fervore la benedizione finale della Messa, impartita dal celebrante. La Gospa ci ha detto spesso: "Cari figli, quando un prete vi benedice, è mio Figlio Gesù che vi benedice". Di questo siamo sicuri, di tutto il resto no!
5 – L’avvento si avvicina, che gioia!
E’ il magnifico tempo liturgico durante il quale possiamo immergerci nell’innocenza del piccolo Dio Bambino che si sta formando nel purissimo seno di Maria. L’innocenza di Gesù è come una piscina dove ci si immerge con delizia, dove il male viene dissipato e dalla quale si esce trasformati. Non dimentichiamo la chiave che ci ha donato la Gospa all’inizio di questo millennio per avere la pace e la prosperità: "Cari figli, con il vostro sì alla pace e con la vostra decisione per Dio, si apre per voi una nuova possibilità per la pace. E’ solamente così, cari figli, che il tempo di questo secolo sarà per voi un tempo di pace e di prosperità. Per questo, mettete il neonato Gesù al primo posto nella vostra vita, Egli vi condurrà sul cammino della salvezza" (25.12.99) Cara Gospa, Ti invitiamo più che mai nei nostri cuori inquieti e feriti! Vieni a deporvi il balsamo del tuo amore materno! Con te celebreremo di vita!
Suor Emmanuel +
Fonte: "Enfants de Medjugorje" <www.enfantsdemedjugorje.com>
All’inizio di Novembre è stata a Medjugorje la famosa attrice e convertita italiana Claudia Koll.
Ha parlato in modo aperto della sua vita e della sua conversione per Radio “Mir” Medjugorje. E’ stato come ascoltare la storia non scritta di Maria Maddalena ai nostri giorni. Ha raccontato le difficoltà della sua crescita senza la madre – che è morta mentre lei nasceva. La vita con la nonna, la scuola, le crisi di identità e poi il perdersi nel mondo dei film.
Dopo alcune scene non discrete in alcuni film, Claudia nell’anno giubilare 2000 attraversa la Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma e da quel momento sente che l’opera che aveva compiuto fino a quel momento veniva distrutta. Poi, lei dice: “Un giorno si è verificata una situazione drammatica che richiedeva una soluzione, ma io non ero in grado di trovarla. Ricordo che ero disperata, non sapevo cosa fare. Camminavo su e giù per la stanza. Ad un certo punto mi sono rivolta a Dio. Ho cominciato a pregare il Padre nostro stringendo in mano la croce che un amico mi aveva regalato alcuni giorni prima. Quando tutto il mio essere era rivolto a Dio ero stretta alla croce, ho sentito una liberazione. Mi sono sentita immersa in una pace profonda. E mi sono riposata in quella pace. Non sentivo più né preoccupazione, né paura, c’era solo silenzio, era un silenzio profondo che prima non conoscevo. Quel silenzio mi parlava di Dio. Non ho visto il Signore, ma ho sentito la sua presenza. Gli ho chiesto: “Perché hai fatto questo, perché mi hai consolato, io non lo merito?!”. Allora ho detto: “Tu sei mio Padre, io ti ho pregato col Padre Nostro e ho detto: desidero conoscerti”. E questa è stata la mia preghiera! Il Signore non ha eliminato la mia sofferenza, ma ha camminato con me e mi ha aiutato a risolverla pian piano. Soprattutto devo dire che quella sofferenza è stata per me la via per giungere a Dio e pian piano ho sentito il bisogno di tornare in Chiesa, di dimorare nella Chiesa, perché lì ho riconosciuto il silenzio e la pace di Dio e cosi, piano piano, ho cominciato ad andare alla Santa Messa. Il Signore cominciò a guarirmi attraverso i Sacramenti”. Questa guarigione è continuata, secondo quanto lei testimonia, tuttavia durante essa si sono verificati inciampi e cadute, ma anche momenti in cui si è di nuovo rialzata. Ha capito di dover seguire Gesù su due nuove gambe: una è la verità e l’altra l’amore. Ha rifiutato tutti i ruoli che nei film non corrispondono allo spirito del Vangelo. Ha raccontato un dettaglio interessante di quel periodo: “Un giorno stavo firmando un contratto che mi offriva molti soldi. Il ruolo non era negativo, ma non era un film che dovevo accettare perché avrei dovuto incontrarmi nuovamente con persone che avevo promesso al Signore di non incontrare mai più. Appena firmai quel contratto, sentii che avevo sbagliato. Ma, a causa della mia debolezza, non sono riuscita a dire di no. Quando ho ricevuto i primi soldi per quel film, ho cominciato a distribuirli ai poveri in Chiesa. Sentivo che quei soldi non mi appartenevano, che erano soldi di un tradimento!”.
E’ seguito il suo lavoro per le missioni, il viaggio in Etiopia dove ha incontrato una grande miseria, la fame, bambini piccoli che quasi morivano di fame. Testimonia: “Mi ricordo di un ragazzino che aveva gli occhi chiusi non perché fosse malato, ma perché non aveva acqua. I suoi occhi erano sporchi. Aveva un occhio infiammato a causa della sporcizia e gli occhi gli si erano chiusi. Gli ho pulito gli occhi con un fazzolettino umido. E mentre io gli aprivo gli occhi, il Signore li ha aperti a me. Vivevo nel lusso, avevo tappeti di grande valore, un servizio d’argento per mangiare, ma tutto questo non ha salvato la mia vita. Ed ho cominciato a vedere tutto con altri occhi ed ho compreso che dovevo dare una parte della mia ricchezza a qualcuno che non ha niente”.
Al ritorno, si è recata nel Santuario della Divina Misericordia e lì ha scoperto il messaggio della Divina Misericordia: “Ho capito che il Signore mi diceva: `Claudia, se sei caduta è stato perché contavi troppo su te stessa, credi in Me!`. Per me `Gesù confido in Te!` significa questo. Comprendere che percorrerò il cammino di conversione con Gesù e che dovevo credere al Signore. Penso che è la fede vera, la fede di Abramo che sperava contro ogni speranza” – dice Claudia.
Claudia ha parlato anche della sua relazione e devozione verso la Beata Vergine Maria: “La Madonna è sempre stata presente nella mia vita, dal momento della mia nascita. Quando avevo otto o dieci anni, non mi ricordo bene, ho visto un film sulla Madonna di Fatima. Allora ho detto: La Madonna non è una statua, è una donna. E mi colpiva molto il fatto che la Madonna avesse dato un compito così importante ai veggenti. Attraverso quel film ho sentito che la Madonna mi parlava della bellezza, della pace, della serenità. Quando sono tornata a casa dopo aver visto quel film, ho fatto una preghiera – allora ero una ragazzina -, ho detto in quella preghiera: `Desidero vivere con te e venire da te, portami con te, come hai fatto con Giacinta`. Quindi ho chiesto di morire. Il Signore non ha ascoltato quella preghiera, ma penso che oggi mi chiami a testimoniare per Lui e tutta l’esperienza che ho vissuto mi ha aiutato a comprendere la grandezza della Divina Misericordia”. Claudia ha ricordato come tutto il cammino della sua conversione sia stato anche vicino alla Madonna. Sperimenta in modo particolarmente forte Medjugorje e le apparizioni della Madonna ai veggenti. Testimonia che in quei momenti sente una forte presenza della Madonna. Descrivendo una esperienza del genere ha detto: “Quello è un momento in cui tutto si interrompe. Vedevo che pioveva, ma non sentivo la pioggia sull’ombrello. E penso che è davvero una bella esperienza accogliere la Madonna col cuore. Non mi è assolutamente passato per la testa di cercare segni, di guardare il cielo. Penso che quello sia un incontro che avviene nell’interiorità. Nel momento dell’apparizione non mi interessa troppo guardare la veggente, ma pregare davvero”. Claudia ha sottolineato particolarmente l’amore che sente ora attraverso la Madonna. L’amore in un modo nuovo. Il cammino verso una tale conoscenza ha avuto molte tappe, eccone una: “Quando è iniziato il mio cammino di conversione, le prime persone che Dio ha messo sulla mia strada sono state i malati di AIDS. E proprio attraverso un giovane che era malato di AIDS, attraverso la sua sofferenza, ho riconosciuto Cristo. Ho cominciato a riflettere su Gesù che nel Getsemani aveva sudato sangue ed aveva paura della morte. Quel giovane era a letto e stava molto male, ma non poteva parlare perché la malattia aveva colpito il centro della parola. Ma aveva degli occhi che mi parlavano delle sue paure. E quando l’ho preso per mano ho sentito nel cuore un grande amore. Un amore che non avevo mai sentito, un amore forte e tenero. E quell’amore mi ha convertito. Quando guardo al mio passato, adesso rifletto su quante volte Gesù sarà entrato in posti del genere, ma i miei occhi erano ciechi e non potevo riconoscerlo. Ho conosciuto questo solo quando è iniziato il mio cammino di conversione. In coloro che soffrono è presente Cristo”.
Claudia Koll oggi guida un’associazione che si chiama “Opera del Padre” ed è dedicata all’opera missionaria in Africa. Là sta anche costruendo una casa di accoglienza per persone che non si possono muovere da sole che si chiama “Piccola Lourdes”. Nel mondo dell’arte, è direttrice di un’Accademia fondata sui principi contenuti nella Lettera agli Artisti scritta da Giovanni Paolo II. Attraverso questa Accademia desidera aiutare i giovani ad entrare nel mondo dello spettacolo in un modo sano. Ed è interessante che in quell’Accademia si ascolta regolarmente la musica di Medjugorje.
Cari amici un messaggio densissimo e ricchissimo di temi e comunque centrato, come vedete, su una realtà molto semplice cioè sulla nostra condizione esistenziale di male, di peccato, di fragilità e di debolezza. Questa è la situazione in cui l’uomo si trova sulla terra, questa situazione di tenebra e di morte, la tenebra è soprattutto la tenebra del male, la tenebra che ci impedisce di vedere il cielo, di avere una visione soprannaturale della vita, una tenebra che ci impedisce di vedere anche il peccato che è in noi, quindi siamo in una situazione di tenebra e di morte, perché il peccato è morte, la conseguenza del peccato è la morte.
Questa è la condizione esistenziale di perdizione nella quale gli uomini si trovano.
La Madonna è inviata da Dio per portarci la luce della vita che è Gesù Cristo, per portarci quella luce che ci aiuti a capire che siamo fragili, che siamo deboli, che siamo peccatori, a prendere coscienza della nostra situazione esistenziale e quindi riconoscerci come peccatori, ad avere l’umiltà di farlo, e in questa umiltà accettare di essere deboli e piccoli.
Noi allora accettiamo anche la Grazia, la luce che ci illumina, la grazia che ci purifica, la grazia che è vita soprannaturale, che illumina le menti, che purifica i cuori, che ci ridà la speranza, la divina figliolanza, diritto alla vita eterna.
La Madonna dice: Vi supplico, datemi i vostri cuori.
Ecco qua il quadro, la nostra situazione esistenziale di male e di peccato, di tenebra e di morte, il pericolo di indurirci in questa situazione e di rifiutare l’aiuto di Dio, per cui la Madonna dice: “Non rifiutatemi, figli miei ”. Ci supplica perché accettando appunto Lei, noi possiamo veramente purificarci, rinnovarci, rafforzarci, rimetterci in cammino, comprendere qual è la volontà di Dio e realizzarla; in questo modo diventare grandi e forti, perché la vera grandezza e la vera forza è quella che ci dà la Grazia dello Spirito Santo.
Questo è il quadro generale del messaggio, cari amici, messaggio di conversione.
La Madonna ci supplica perché non rifiutiamo questo aiuto che Dio ci sta dando, sembra quasi che abbiamo fatto alleanza col male, col maligno, sembra quasi che disprezziamo l’aiuto che Dio ci offre, per questo la Madonna ci dice: “Cari figli,con perseveranza e con amore materni vi porto la luce della vita”, con perseveranza, per 30 anni, spinta dall’amore materno, senza mai stancarsi.
Una volta la Madonna ha detto “non sono stanca”, senza mai stancarsi la Madonna porta la luce della vita che è suo Figlio a noi che siamo nelle tenebre della morte, perché le distrugga, quindi, bellissima questa espressione: “Cari figli, con perseveranza e amore materni vi porto la luce della vita”; espressione evangelica che Gesù ha attribuito a se stesso: “Io sono la luce della vita”, la Madonna ci porta questa luce della vita che è Cristo, ci ha donato Cristo e ce lo dona continuamente, perché dissolva in noi la tenebra della morte. La tenebra della morte è, cari amici, la ragione umana offuscata, è la coscienza soffocata, è il male che ha preso possesso di noi, è la schiavitù del demonio, questa è la tenebra della morte, l’impero delle tenebre.
La Madonna dice che viene con perseveranza, senza stancarsi, spinta dall’amore e ci dice: “Non rifiutatemi”, “non rifiutatemi, figli miei”, lo dice ai tanti non credenti che rifiutano questa immensa grazia che Dio ci ha fatto di avere qui la Messaggera del perdono e della pace, Colei che ci porta suo Figlio e dalla quale, a parte una piccola minoranza che ha accolto la sua chiamata, ci siamo, come dire, infischiati. Lei usa una parola molto forte: “rifiutati”, cioè abbiamo detto - un no sul muso -, come quando uno non ama più e dice un no sul muso all’altro. È il rifiuto che fa sanguinare il Cuore di Gesù e sanguinare il Cuore di Maria.
La Madonna ci dice - fermatevi, fermatevi perché siete sulla via della perdizione -, lo dice Lei stessa, in precedenti messaggi: “siete sulla via della perdizione”. Il bello è che qualcuno dice che io, quando parlo dei 10 segreti e dove va il mondo, faccio paura, certo la Madonna usa parole più semplici però la sostanza è questa.
“Fermatevi”, perché? Perché andate verso la morte. A chi tu dici di fermarsi? Uno passa in macchina e dici fermati, fermati, perché?
“Fermatevi e guardate in voi stessi”, senza però autogiustificarsi, senza però fare il discorso del fariseo – Signore io non sono come tutti gli altri che sono adulteri, sono ladri, ecc. -, “guardate voi stessi”, la Madonna lo dice a tutti, compresi noi preti, tutti, non è escluso nessuno.
“Fermatevi e guardate in voi stessi quanto siete peccatori”, cari amici, per vedere quanto siamo peccatori occorre un atto di umiltà, perché la presunzione acceca, come dice Santa Caterina da Siena - la presunzione è una nuvola che offusca l’occhio dell’anima -.
“Non rifiutatemi, figli miei. Fermatevi e guardate in voi stessi quanto siete peccatori”, è qui il nucleo del messaggio, “riconoscete i vostri peccati e pregate per il perdono”.
E poi la Madonna ci dice, attenzione, non induritevi nel giustificare voi stessi, nell’assolvere voi stessi, riconoscete di essere peccatori, piegate la testa, mettevi in ginocchio, “Figli miei, non volete accettare di essere deboli e piccoli”, non volete accettare l’aiuto del Cielo, volete fare da soli, salvarvi da soli, “ma potete anche essere forti e grandi compiendo la volontà di Dio”, la Madonna ci dice che se vogliamo diventare grandi, se vogliamo realizzare noi stessi dobbiamofare la volontà di Dio, perché Dio ha un grande progetto su ognuno di noi e chi fa la volontà di Dio è proprio l’umile che viene esaltato.
E infine l’ultimo imperativo, perché è pieno di imperativi questo messaggio: non rifiutatemi - fermatevi – guardate – riconoscete - e poi dice: “datemi i vostri cuori purificati”, purificati dal pentimento, “perché possa illuminarli con la luce della vita, mio Figlio” .
Cari amici è un messaggio che andrebbe meditato parola per parola, prendete una frase ogni giorno, meditatelo ogni giorno questo messaggio grandissimo, stupendo.
Io mi chiedo, cari amici, chi può scrivere messaggi di questo genere, non tanto per la bellezza, ma per la profondità spirituale. Si vede che la Madonna parla da Madonna, e poi dicono che la Madonna si ripete, magari, cari amici, magari si ripetesse sempre in questo modo, un messaggio del genere vale più di 100.000 prediche. Nella sua capacità di lettura della nostra situazione esistenziale, la Madonna legge la nostra situazione di peccato e di morte e noi siamo lì che non vogliamo mollare, non vogliamo aprirci a Dio, non vogliamo che il medico entri nel nostro cuore.
Raccogliamo uno di questi imperativi della Madonna – non rifiutatemi – fermatevi – guardate in voi stessi – riconoscete i vostri peccati – pregate per il perdono – datemi i vostri cuori – basterebbe che uno solo di questi imperativi della Madonna venisse fatto proprio, perché la nostra vita venga cambiata.
“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “