"Cari figli, anche oggi vi invito perché anche voi siate come le stelle che con il loro splendore danno la luce e la bellezza agli altri affinché gioiscano. Figlioli, siate anche voi splendore, bellezza, gioia e pace e soprattutto preghiera per tutti coloro che sono lontani dal mio amore e dall’amore di mio Figlio Gesù. Figlioli, testimoniate la vostra fede e preghiera nella gioia, nella gioia della fede che è nei vostri cuori e pregate per la pace che è dono prezioso di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 settembre 2014
Un messaggio molto semplice che non ha bisogno di molte spiegazioni. Però, se noi analizziamo le parole che si trovano in questo messaggio, vediamo che la parola gioia oggi viene citata ben quattro volte, il che vuol dire dunque che il leitmotiv di questo messaggio è la gioia.
Poi subito dopo un'altra parola è presente due volte e comunque anch'essa fa parte del motivo dominante del messaggio, la fede.
Allora la Madonna ci invita a testimoniare la fede con la gioia.
Il messaggio è un messaggio che in qualche modo si pone nella prospettiva del mese di ottobre, che è un mese missionario e quindi questa missione ci coinvolge tutti, riguarda tutti e consiste nel testimoniare la propria fede a quelli che sono lontani, ha detto la Madonna: “dal mio amore e dall'amore di mio Figlio Gesù”.
Molte volte queste persone sono proprio in casa nostra, sono proprio i vicini di casa, sono i nostri parenti, sono le persone che frequentiamo, è il mondo nel quale viviamo, dove molti sono lontani dall'amore della Madonna, dall'amore di Gesù! A queste persone la Madonna ci dice di testimoniare la fede.
Ma questa testimonianza della fede, dice la Madonna, va fatta con la gioia. Con la gioia, perché solo così gli altri aprono il cuore, accolgono la fede e gioiscono anche loro.
Però la Madonna intende e vuole mettere bene in chiaro che noi siamo in grado di testimoniare la gioia e la fede, se noi stessi prima di tutto viviamo la fede nella gioia.
D'altra parte, se non si vive la fede nella gioia, la nostra fede è superficiale; cioè la nostra fede è rimasta nella mente, non è entrata nel cuore, la nostra fede non ha posto radici nella nostra vita.
Perché la fede dà gioia? Dà gioia, perché scaturisce dall'incontro con Dio, dall'incontro con Gesù.
L'incontro con Gesù è una fonte enorme di gioia, perché si incontra Colui che è l'amore, Colui che è il perdono, Colui che è l'amico fidato.
Quindi, cari amici, innanzitutto dobbiamo cercare di vivere la nostra fede nella gioia.
Come si fa a vivere la nostra fede nella gioia? La Madonna ci dice: “con la preghiera”, con la preghiera vera, con la preghiera del cuore, con la preghiera nella quale noi incontriamo Dio.
La preghiera è l’incontro con Dio, la preghiera è l’esperienza di Dio, la preghiera vissuta è adesione dell'anima a Dio, è l'incontro col Signore; la preghiera rinnovata durante la giornata riempie il cuore di gioia e di pace.
Questo tutti noi lo sperimentiamo, quando preghiamo, magari siamo inquieti, siamo scontenti e abbiamo qualcosa da farci perdonare.
Ci mettiamo davanti a Gesù, gli diciamo le nostre cose, chiediamo perdono delle nostre mancanze, ci lasciamo accarezzare dalla Sua luce, dal Suo amore, dal Suo perdono, lasciamo che ci stringa al Suo Cuore. Allora, quando c'è questa esperienza, che poi è il cuore della vita cristiana, nel nostro cuore entra la pace e la gioia e noi questa pace e questa gioia dell'incontro con Gesù, la dobbiamo testimoniare agli altri perché anche loro gioiscano.
Quindi, come vedete, come ci ha insegnato Benedetto XVI, citato anche più volte da Papa Francesco: “la fede si diffonde per irradiazione”. Infatti la Madonna ci invita ad essere “come le stelle”.
Anche questa è un'immagine biblica che dice:” coloro che insegnano a molti la giustizia”, cioè la volontà di Dio, la retta via, “brilleranno come stelle nel cielo”. Così noi che testimoniamo la fede nella gioia siamo come stelle che brillano nel cielo, effondono il loro splendore, la loro luce, la loro bellezza e non hanno bisogno di pronunciare tante parole.
Le stelle brillano, quindi anche noi dobbiamo brillare con la luce che esce dal nostro cuore e che illumina i nostri occhi, che si esprime nel nostro sguardo, nel nostro sorriso, nelle nostre parole di pace, di perdono, nelle mani tese, nella bontà, nella comprensione, tutto questo, cari amici è essere delle stelle, delle stelle che emanano la fede per irradiazione.
Ecco perché Papa Francesco ha detto: “attenzione, la fede non è proselitismo, cioè non è lavaggio del cervello che si fa agli altri”, ma è irradiazione. La Madonna sposa assolutamente questa posizione, a tutti noi dice: “siate credenti gioiosi e la vostra luce, la vostra bellezza, la vostra pace, la vostra gioia si infondono negli altri”.
Questo è il modo di compiere la missione che è alla portata di tutti ed è anche il modo più efficace.
Poi la Madonna ci ha ricordato che “la pace è dono prezioso di Dio”.
Dobbiamo capire che la pace viene data a noi da Dio e noi dobbiamo pregare per questo “dono prezioso che satana ci vuole rubare”, come ha detto la Madonna nel messaggio del mese scorso.
La veggente Marjia, commentando il messaggio, ha detto delle cose bellissime; fra l'altro ha detto che proprio il mese di ottobre è il mese del Santo Rosario e che si preghi il Rosario nelle famiglie, perché le famiglie vivano nella pace e nella gioia.
La preghiera nella famiglia è fonte di pace e di gioia ed è anche il nostro contributo al sinodo di Vescovi: la famiglia che prega insieme il Santo Rosario per le famiglie.
Questo è un atteggiamento veramente costruttivo e rappresenta quindi anche il nostro contributo al rinnovamento della famiglia che è l'obiettivo del Sinodo dei Vescovi.
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