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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 6 marzo 2013

Commento di Padre Livio al messaggio del 25 febbraio 2013

"Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Il peccato vi attira verso le cose terrene, ma io sono venuta per guidarvi verso la santità e verso le cose di Dio, ma voi lottate e sprecate le vostre energie nella lotta tra il bene e il male che sono dentro di voi. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate affinché la preghiera diventi gioia per voi e la vostra vita diventerà un semplice cammino verso Dio.  Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Commento al messaggio del 25 febbraio di Padre Livio di Radio Maria

Come vedete, la Madonna non ha distolto lo sguardo da ciò che le sta più a cuore e cioè che questa Quaresima è un tempo di preghiera e di conversione.

Vuole che noi, in questa Quaresima, insieme a Gesù rimaniamo nella preghiera, nella lotta contro il male, quel male che per Gesù era fuori di Lui, il maligno, satana e che cercava appunto di attirarlo a sé con la seduzione, con le proposte che sappiamo nelle tentazioni, ma Gesù, il Figlio di Dio, ha detto appunto “vattene satana” e ha messo fine a qualsiasi possibilità del maligno di poter fare breccia.

Però con noi il maligno fa breccia, perché ci sono le radici del male, ci sono le conseguenze del peccato originale, quella che la Chiesa chiama concupiscenza, cioè quella tendenza che non è peccato, ma è una tendenza al peccato che si esprime nei vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia, che sono in noi e che sono le radici del male e che vanno sradicate.

Per sradicarle è necessaria una lotta di cui parla la Madonna. Questa lotta fra il bene e il male che è dentro di noi rischia, cari amici, di protrarsi per tutta la vita in termini di una sconfitta dietro l'altra e quindi di una nostra permanenza nel pantano del male. Perché? Perché non abbiamo la forza di dire tagliamo!” Tagliamo le radici del male; diciamo il nostro “rinuncio” fino in fondo a ciò che satana ci offre e col quale ci vuole distruggere.

Quindi questa espressione che sembra sibillina, in realtà descrive quello che è descritto ampiamente nel capitolo 7° e nel capitolo 8° di San Paolo nella lettera ai Romani. Cioè uno rischia di passare tutta la sua vita considerando da una parte il bene che vuole, dall'altra facendo il male che non vuole, perché non ha il coraggio della decisione.

San Paolo ci dice che il coraggio della decisione si può avere se nella preghiera chiediamo la grazia e con l'aiuto della grazia dire un no radicale al maligno e quindi fare quello che la Madonna ci ha detto tante volte: ”decidetevi per Dio, decidetevi per la santità, decidetevi per la conversione”. Se non c'è questa decisione, tutta la nostra vita rischia di essere impantanata nella lotta contro le nostre passioni che non vogliamo sradicare.

Allora sia ben chiaro che la lotta continua fino al termine della nostra vita, ma se camminiamo sulla via della santità, sia pure con fatica, avendo ormai deciso per il bene, avendo impostato la nostra vita come cammino verso la santità, avendo ormai deciso di seguire Cristo e la Sua croce e di portare quella che ci dona, allora quando c'è questa decisione, la preghiera diventa gioia.

Il cammino di santità, per quanto aspro, “diventerà un semplice cammino verso Dio. “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Quindi, come vedete, il cuore del messaggio della Madonna è proprio questo, uscire dalla mediocrità, uscire dalla tiepidezza o se vogliamo mettere fine alla complicità che abbiamo con le nostre passioni, alla complicità che abbiamo col peccato, uscire dalla stagnazione della vita spirituale, uscire dal pantano.

Questa è la sollecitazione, l'invito, se vogliamo, l'ammonimento che ci fa la Madonna, diversamente se restiamo lì nel pantano, per cui non siamo capaci ad imprimere attraverso una scelta decisa, una precisa direzione alla nostra vita, esauriamo la nostra vita nelle continue cadute una dopo l'altra, poi ci confessiamo, poi ricadiamo, poi ci riconfessiamo, poi ricadiamo e segniamo il passo.

Ecco questo è ciò che la Madonna ci dice.

Questo messaggio è rivolto non a chi è prigioniero del male, nel senso che è ormai indurito nel male, ma a quelli che sono in una situazione grigia.

In una situazione dove non dicono né sì sì, né no no, ma dicono “so”, la situazione tipica della tiepidezza, la situazione di chi un po' è mondo, un po' acqua santa.

Da lì ovviamente la Madonna ci dice di uscir fuori, perché se non ne usciamo segniamo il passo, non andiamo avanti, non cresciamo nel cammino di santità dove Lei ci vuole guidare, come quando appunto diciamo che “sì un po' preghiamo, un po' crediamo in Dio”, però non è Dio al primo posto, non è il Suo amore al primo posto, non è il servizio a Dio al primo posto, non è la lotta per essere più santi al primo posto.

La Madonna ci dice di uscir fuori da questa mediocrità spirituale, che ci fa sprecare le energie e che ci tiene fermi nel cammino spirituale, come se satana appunto ci tenesse al guinzaglio e non ci lasciasse andare avanti.

Allora uno dice: “va be’, ma dove prendo la forza?”. Il problema è questo; molte volte la nostra volontà è talmente debole che non riusciamo a decidere, eppure finché non decidi non sei contento.

Santa Caterina da Siena diceva “se non decidi di rompere la spina, non ti godi la rosa”, e così anche noi finché non decidiamo di dire no al peccato, in parole povere, finché non decidiamo la conversione, la confessione, il no al peccato, finché non decidiamo questo, la spina ci punge. Dobbiamo spezzare la spina, cioè dire no al peccato, rinuncio al peccato, questa è la cosa da fare, allora c'è la rosa.

Come dice la Madonna, c'è la gioia della preghiera, la preghiera diventa gioia e il cammino di santità diventa più semplice, più spedito, diventa perfino leggero, pur portando la croce diventa veloce, gioioso.

Allora torniamo alla domanda, come riuscire a decidere?

La decisione si prende nella preghiera.

Bisogna considerare quanto il male ci fa male, bisogna considerare che Dio è il vero bene, che Lui è il vero amore e bisogna decidersi per Lui, per il vero bene, per l’amore, per la verità, per la bellezza, per la nostra gioia, per la grandezza della nostra vita e far maturare con la buona volontà, con la grazia questa decisione finché non diventi un colpo di mannaia a quella corda che ci tiene legati al maligno.

Decido, rinuncio a satana! Rinuncio, rinuncio, rinuncio!

Arrivare a dirlo col cuore. Questo la Madonna vuole in questa Quaresima per noi, questa è la cosa più importante per noi. Questa è la nostra vittoria, questa è la nostra resurrezione, questa è la nostra gioia, questa è la nostra conquista, questa è la nostra liberazione.

Coraggio, cari amici, perché la grazia di Dio ci sorregge in tutto questo.

Questo messaggio sembrava sibillino, ma in realtà tocca il cuore della vita, del combattimento spirituale.

 

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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