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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 1 novembre 2011

Commento al messaggio del 25 ottobre di Padre Livio di Radio Maria

"Cari figli, vi guardo e nei vostri cuori non vedo la gioia. Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto perché Lui vi guidi e  vi abbracci con il suo amore e con la sua tenerezza. Vi amo e  prego incessantemente per la vostra conversione davanti al mio figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

 

Commento al messaggio del 25 ottobre di Padre Livio di Radio Maria

Questo messaggio della Regina della Pace mostra la grande delicatezza con cui la Madonna si rivolge a noi sempre con parole che non feriscono, con parole che manifestano il Suo amore materno, la Sua sollecitudine di madre. Lei è una madre che vede i suoi bambini che hanno qualche malattia, qualche ferita, li guarda con immenso amore e vuole curarli.

Però non c’è dubbio che la Madonna con questo messaggio ci dice anche quello che, con parole più esplicite, ci ha detto nei mesi scorsi: “Io vi guardo e vedo che venite qui con tanto entusiasmo, dite il Rosario, pregate, ma i vostri cuori sono impuri, perciò andate a confessarvi, convertitevi, iniziate una vita nuova”. La Madonna vuole che noi viviamo in Grazia di Dio, perché se non siamo in Grazia di Dio, Gesù non è vivo nel nostro cuore e se dovessimo morire non possiamo andare in Paradiso, anzi, andiamo all’inferno come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, basta un peccato mortale di cui non ci si pente per andare all’inferno.

La Madonna però questa volta lo dice in un modo diverso, ma mette ugualmente il dito nella piaga, cioè invita a uscire fuori dal pantano del male, dalla tenebra della menzogna, dalla tenebra della morte, dalla palude maleodorante del peccato, lo fa con parole delicatissime e dice: “Vi guardo”. La Madonna ci guarda uno per uno, non è che ci guarda come noi guardiamo una folla: vediamo tante facce, ma in realtà non vediamo nessuno, la Madonna ci guarda, ci vede uno per uno.

Diceva una volta il veggente Jakov: “Quando la Madonna mi guarda ho l’impressione che mi veda fino alla falange del dito mignolo”, ci guarda e ci vede nel profondo del cuore, ci guarda negli occhi uno per uno evede che nei nostri occhi non c’è la gioia.

Nei nostri occhi non c’è la gioia, perché nel cuore non c’è Gesù vivo, perché, se nel nostro cuore ci fosse il Risorto vivo che irradia la Sua luce, che ci dà la Sua pace, che ci dà il Suo incoraggiamento, che sana le nostre ferite, che ci dà la grazia della fortezza, della sapienza, della fede, insomma se nei nostri occhi ci fosse Gesù vivo e noi fossimo in comunione con Gesù vivo, mediante prima di tutto la grazia santificante - perché solamente quando siamo rivestiti della grazia santificante e ci siamo pentiti dei peccati mortali e li abbiamo confessati, solo allora siamo in Grazia di Dio - solo allora Gesù risorto è presente nel nostro cuore e i nostri occhi riflettono la gioia di questa Presenza anche se abbiamo dei dolori, delle sofferenze.

Un conto è avere delle preoccupazioni, dei dolori, delle sofferenze quando siamo in Grazia di Dio, quando siamo in comunione con Gesù, allora soffriamo con Gesù che ci rafforza, ci sostiene, ci consola, e un conto è invece quando Gesù non è nel nostro cuore, e allora non c’è soltanto la sofferenza per le croci della vita, ma c’è una sofferenza ben più grande.

Cito una frase di Leon Bloy, un grande scrittore francese convertito al Cristianesimo, che forse è il più bel commento che si possa fare ai messaggi della Regina della Pace: “Non c'è che una sola tristezza, quella di non essere santi”, quella di non essere in comunione con Gesù, quella di non essere in comunione con Dio.

La Madonna non vede in noi la gioia, perché in noi c’è la presenza del male, la presenza del peccato, la presenza della tiepidezza, la presenza dell’incredulità, non splende il sole di Cristo risorto dentro di noi, non risplende la Sua presenza. Allora la Madonna non vede questa gioia, questa luce perché in noi non c’è Cristo risorto e ci dice: “Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto, perché Lui vi guidi e vi abbracci con il Suo amore e con la Sua tenerezza. Vi amo e prego incessantemente per la vostra conversione davanti a mio Figlio Gesù”.

Vedendo che noi siamo nella tristezza del male, la Madonna bussa incessantemente alla porta di Cristo, perché ci dia la grazia della conversione in modo tale che noi possiamo aprire la porta del cuore al Signore, pentirci e confessare i nostri peccati, impegnarci per una vita nuova. In questo modo noi sentiamo la presenza di Cristo che ci abbraccia con il Suo amore e con la Sua tenerezza.

Qui la Madonna, pur mettendo il dito sulla piaga della nostra vita nella tristezza del  peccato, è proprio una mamma che guarda la sofferenza dei figli e perciò abbonda di espressioni consolatorie, dice: “desidero darvi la gioia del Risorto, perché Lui vi guidi e vi abbracci con il Suo amore e la Sua tenerezza”.

È la prima volta che la Madonna usa la parola tenerezza per quanto riguarda l’abbraccio di Gesù Cristo, anzi mi sembra che sia la prima volta che la Madonna usi la parola abbraccio di Cristo, quell’abbraccio che dobbiamo vivere in questa vita perché nel momento della chiamata possiamo vivere l’abbraccio a faccia a faccia, ma già ora, la Madonna vuole che noi, attraverso la conversione possiamo essere abbracciati da Cristo risorto. Lui abbraccia noi con il Suo amore e con la Sua tenerezza. Qui c’è un riferimento alla parabola del Figliol Prodigo, il Padre quando lo vede, abbraccia il figlio con il Suo amore e con la Sua tenerezza.

La Madonna prega perché noi apriamo il cuore alla conversione, perché così Cristo ci possa abbracciare con il Suo amore e con la Sua tenerezza.

La Madonna, come vedete, gioca sempre il Suo ruolo con perfezione, Lei è la Madre che vede le nostre ferite, che ci porta dal medico delle nostre anime che è Cristo, ma anche il fine, l’amore, la pienezza, la fonte della Grazia, del perdono dei peccati e della vita eterna e Lei dice: “Vi amo”.

La Madonna vuole in questo messaggio mostrare quanto grande sia il Suo amore e quello di Cristo per le pecorelle smarrite e vuole salvarle. Non facciamo le capre che puntano i piedi e non vogliono spostarsi, seguiamo il Buon Pastore nel pentimento dei peccati, nella conversione. “Vi amo e prego incessantemente per la vostra conversione davanti a Mio figlio Gesù”, Lei davanti a Suo Figlio prega incessantemente perché ci ama, perché siamo Suoi figli, prega per la nostra conversione. “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Siamo nella settimana dei Santi e dei Morti. È anche la settimana della confessione, nessuno che è nel peccato mortale stia lontano dal confessionale, avviciniamoci tutti al confessionale con il pentimento dei peccati e poi così potremo ottenere, nel giorno dei morti, l’indulgenza plenaria per i nostri cari.

Questo meraviglioso messaggio è traboccante di amore della Regina della Pace, ma anche esigente nel chiederci una vera conversione, cioè uscire dalla situazione di peccato, tagliare i legami del peccato mortale.

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it

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