"Cari figli, con materno amore desidero aiutarvi affinché la vostra vita di preghiera e di penitenza sia un vero tentativo di avvicinamento a mio Figlio e alla sua luce divina, affinché sappiate distaccarvi dal peccato. Ogni preghiera, ogni Messa ed ogni digiuno sono un tentativo di avvicinamento a mio Figlio, un rimando alla sua gloria e un rifugio dal peccato. Sono la via ad una nuova unione tra il Padre buono ed i suoi figli. Perciò, cari figli miei, con cuore aperto e pieno d’amore invocate il nome del Padre Celeste, affinché vi illumini con lo Spirito Santo. Per mezzo dello Spirito Santo, diventerete una sorgente dell’amore di Dio: a quella sorgente berranno tutti coloro che non conoscono mio Figlio, tutti gli assetati dell’amore e della pace di mio Figlio. Vi ringrazio! Pregate per i vostri pastori. Io prego per loro e desidero che sentano sempre la benedizione delle mie mani materne ed il sostegno del mio Cuore materno”.
Commento di Padre Livio al messaggio del 2 aprile 2014
Il messaggio della Regina della Pace è molto chiaro ed è improntato al modo in cui dobbiamo vivere la Quaresima.
La Madonna riecheggia l’ammonimento dei Profeti quando dicevano che non bastano i sacrifici, non bastano i digiuni, non bastano le pratiche esteriori della carità, ma bisogna lacerare il cuore, bisogna spezzare il cuore indurito, bisogna rinunciare al male e al peccato, bisogna esercitare la carità verso chi ha bisogno.
La Madonna ci dice: attenzione che l’itinerario quaresimale si fa dentro il cuore, non si fa fuori dal cuore, cioè c’è il pericolo, dice la Madonna, che noi moltiplichiamo le pratiche esteriori di preghiera e di penitenza, però non facciamo un cammino interiore, non ci distacchiamo dal peccato, non ci avviciniamo a suo Figlio.
La Madonna più concretamente dice che le preghiere che facciamo, le Messe a cui partecipiamo, i digiuni che pratichiamo, magari anche duri a pane e acqua dal mattino alla sera, rischiano di essere una pratica esteriore, illusoria, se il cuore non si apre, se non c’è un “avvicinamento a Gesù”, se non c’è un rimando alla Sua gloria”.
Attenzione a forme di “coltivazione di noi stessi”, di “atletismo spirituale”, forme di “autosalvezza”, diciamo: ho digiunato, ho fatto qua, ho fatto là, sono andato a Messa tutti i giorni, ho detto cinque Rosari.. tutte pratiche che se hanno cambiato il cuore, sono ottime, ma se non hanno cambiato il cuore, sono inutili, anzi, possono essere anche dannose nel senso che uno si illude di essere un buon cristiano, perché ha fatto questo, ha fatto quello. La Madonna dice di stare attenti a non fare come gli scribi e i farisei ipocriti che osservavano tutte le pratiche, erano inappuntabili, erano perfetti, ma i cuori erano duri.
È bello questo “rimando alla sua gloria”, perché ci sono forme di autogratificazione: ho fatto questo, ho fatto quello, sono un bravo cristiano, chi è come me? Mentre il vero cammino interiore rimanda alla gloria di Dio, il vero cammino interiore rimanda alla rinuncia al peccato e ad un difendersi dal peccato.
In poche parole la Madonna dice: “tutto ciò che fate in Quaresima, cioè, pregare, digiunare, andare a Messa, fare rinunce, tutto questo deve cambiare la vostra vita interiore, deve portarvi alla rinuncia al peccato, deve portarvi ad aprire il cuore a Dio, deve portarvi ad amare mio Figlio, deve portarvi all’umiltà, per cui operate soltanto per la sua gloria, deve portarvi, proprio perché il cuore sia aperto alla grazia, a elevare una barriera, una fortezza contro il peccato”.
Questa è la prima parte del messaggio in cui la Madonna riecheggia l’invito dei Profeti a non limitarsi alla pratiche esteriori, ma a lacerare il cuore, ad aprire il cuore a Dio.
Poi incomincia la seconda parte del messaggio e la Madonna dice: “sono la via ad una nuova unione tra il Padre buono e i suoi figli”, cioè “Io sono qui, cari figli, perché vi voglio portare ad un unione intima con il Padre buono, non sono qui a dire fate questo, fate quello, ma perché voi, attraverso la pratica della preghiera, della Messa, del digiuno, del Rosario, della Confessione, voi diventiate dei figli buoni, dei figli obbedienti, dei figli fedeli, dei figli pieni di amore verso il Padre Celeste, io sono qui a portarvi, attraverso Gesù, a diventare figli del Padre”.
Qui c’è un passaggio molto importante, tutti noi ci chiediamo: cosa vuole la Madonna? A Messa vado tutti i giorni o quasi tutti i giorni in Quaresima, faccio digiuno mercoledì e venerdì a pane e acqua, insomma, mi dò da fare, partecipo qua, partecipo là, ecc… insomma cosa vuole?
La Madonna vuole che tutto questo ci serva per rinunciare al peccato, rinunciare al male, rinunciare all’egoismo, rinunciare a Satana, aprire il cuore a Dio, aprire il cuore al Suo amore in modo tale che l’amore di Dio ci cambi, che l’amore di Dio diventi in me una sorgente zampillante della vita eterna, in modo tale che in me ci sia la gioia, ci sia la pace, il mio cuore sia pulito, il mio cuore sia aperto, sia buono, questo vuole la Madonna.
E come fare? Uno non può dire: cambio il cuore! Non è con le nostre forze che riusciamo a cambiare. Perciò la Madonna ci dice: per evitare che tutto rimanga all’esterno, voi dal di dentro fate salire al Padre Celeste l’invocazione affinché il Padre Celeste, attraverso il Cuore di Gesù, vi dia lo Spirito Santo, che vi illumini con la Sua luce, che lo Spirito Santo vi aiuti ad aprire il cuore a Dio, che lo Spirito Santo apra in voi “una sorgente dell’amore di Dio” come acqua zampillante per la vita eterna.
Pregate per questo. Pregate perché Dio vi cambi il cuore, pregate perché lo Spirito Santo vi tocchi e faccia scoccare la scintilla che accende la fiamma dell’amore, dell’entusiasmo, del fervore, della gioia, pregate per questo. Se la grazia di Dio non ci tocca il cuore non riusciamo da soli a cambiare, poi noi cooperiamo con la nostra buona volontà.
Così dice la Madonna, pregate lo Spirito Santo, perché tutte le vostre pratiche quaresimali, preghiere, Messe, digiuni, diventino un evento interiore che vi cambia il cuore e si apra in voi una sorgente dell’amore di Dio.
La gente non si converte, perché vede che vai a Messa tutti i giorni, perché vede che tu digiuni a pane e acqua, che tu preghi, che fai qua, che fai là. La gente si converte, perché vede in te la bontà, vede in te una sorgente di acqua zampillante, allora “a quella sorgente berranno tutti quelli che non conoscono mio Figlio, tutti gli assetati dell’amore e della pace di mio Figlio”.
La gente si avvicina a te perché in te c’è la sorgente dell’amore di Dio che zampilla. Allora tutti quelli che inconsciamente, ma comunque fortemente nel loro cuore sentono la sete dell’amore di Dio, della Divina Presenza, della Divina bontà, vedendoLa che zampilla nel tuo cuore, allora si avvicinano e bevono a questa sorgente e “si avvicinano a mio Figlio tutti gli assetati dell’amore e della pace di mio Figlio”. “Vi ringrazio”.
C’è un invito a interiorizzare il cammino di conversione che passa attraverso le pratiche esterne, ma deve incidere sul cambiamento interno.
La Madonna ci invita a supplicare il Padre perché attraverso il Cuore di Gesù ci doni lo Spirito Santo che apra una sorgente zampillante per la vita eterna. D’altra parte, se non c’è questa sorgente dentro di noi, siamo sepolcri imbiancati, se in noi c’è il peccato, ci sono le cattiverie, la superbia, l’invidia, l’avarizia, la cupidigia, la rabbia, la vendetta, se ci sono tutte queste cose nel cuore, noi recitiamo e le pratiche esterne sono maschere che coprono fino ad un certo punto.
Poi la Madonna si rivolge a noi dicendo che prega per i pastori e ci dice di pregare con Lei per i pastori, la Madonna non vuole sostituirsi ai pastori, i pastori hanno il compito di Cristo di pascolare la Chiesa, però la Madonna è Madre della Chiesa, ha un compito materno e ci invita a pregare e Lei prega perché i pastori della Chiesa sentano sempre la benedizione della Sue mani, sentano il Suo amore materno e sentano, nei momenti di difficoltà, il sostegno del Suo cuore materno.
Ci invita a pregare per loro perché sentano la presenza di Maria nella loro vita, la sentano, la vivano, la cerchino, la Sua benedizione, il Suo sostegno materno. Preghiamo per questo.
Quaresima interiore: nella profondità del cuore la sorgente della felicità.
“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “
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