La Madonna ieri sera, 28 dicembre 2012, in un messaggio a Medjgorje ha invitato tutti a mettere Gesù al primo posto:
«Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla gioia, vi invito di nuovo alla gioia. Nello stesso tempo, vi invito alla responsabilità. Cari figli, accogliete responsabilmente i miei messaggi e vivete i miei messaggi, perché, vivendo i miei messaggi, desidero condurvi a mio Figlio. In tutti questi anni in cui sono insieme a voi, il mio dito è rivolto verso mio Figlio, verso Gesù, perché desidero condurvi tutti a Lui. Perciò, anche nei prossimi giorni, la vostra domanda sia -io vi pongo questa domanda-: “Che cosa posso fare perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?”. Che questa domanda vi guidi. Dite a voi stessi: “Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?”. Pregate, cari figli! Io pregherò per tutti voi, affinché la vostra risposta nei vostri cuori sia: “Sì, desidero essere più vicino a Gesù!”. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata e avete detto sì».
Sono diversi i punti che suscitano davvero una profonda riflessione e vi invito a fermarvi un po’ a guardarvi dentro per capire cosa bisogna eliminare. Questa frase della Madonna è molto importante, è l’incrocio per seguire Lei oppure ingannarsi, pur frequentando spesso Medjugorje:
“Accogliete responsabilmente i miei messaggi e vivete i miei messaggi”.
Questo ci indica che non basta andare a Medjugorje, è indispensabile meditare i messaggi della Vergine e viverli, quantomeno bisogna sforzarsi ogni giorno di fare qualcosa in più rispetto al giorno prima. Molti vanno a Medjugorje ma non migliorano mai nella vita spirituale. Non si deve andare a Medjugorje come in una gita mondana, per vedere da turisti dove appare la Madonna senza impegnarsi nel proposito di cambiare vita.
Non serve a nulla andare a Medjugorje come turisti, rimane solo il piacere emotivo della gita e poi svanisce. Chi vive i messaggi invece si santifica.
La Madonna dice che non solamente occorre accogliere i suoi messaggi, ma bisogna farlo responsabilmente, con una partecipazione personale forte e convinta. E poi porsi le domande che ha indicato per fare una verifica possibilmente giornaliera, paragonabile all’esame di coscienza. Se non si rientra in sé non si incontrerà mai la propria spiritualità e la persona si considererà sempre perfetta. Poniamoci queste domande e chiediamo sempre a Gesù di aiutarci a metterle in pratica:
“Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?”.
Fonte: MEDITAZIONI DI PADRE GIULIO MARIA SCOZZARO SUL VANGELO DEL GIORNO (anno 2012)
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