"Cari figli! Sono qui in mezzo a voi. Guardo nei vostri cuori feriti e inquieti. Vi siete persi, figli miei. Le vostre ferite del peccato diventano sempre più grandi e sempre di più vi allontanano dall’autentica verità. Cercate la speranza e la consolazione nei posti sbagliati, invece io vi offro la sincera devozione che si nutre di amore, di sacrificio e di verità. Io vi do mio Figlio."
Il commento al messaggio di Padre Livio di Radio Maria
La Madonna non ci ha ringraziati alla fine di questo messaggio e si è accomiatata con il volto molto triste. Rileggendo il messaggio rimaniamo tutti male ma evidentemente l’atteggiamento giusto è quello di fare un esame di coscienza per vedere qual è la nostra situazione spirituale davanti a Dio, se possiamo dire di aver accolto l’invito della Regina della Pace nel messaggio della Quaresima, dato il 25 febbraio dove la Madonna ci invita alla preghiera, alla rinuncia, alla penitenza.
Ci ha fatto un invito concreto, ha detto: "andate a confessare i vostri peccati". Se abbiamo iniziato la Quaresima con passo giusto e con propositi concreti per aprirci a Dio e per rinnovarci spiritualmente, possiamo anche stare tranquilli e accogliere l’esortazione di perseverare nei propositi che abbiamo fatto. Se invece, e dobbiamo essere sinceri con noi stessi, siamo nel male, nel peccato, nella tiepidezza, nell’indifferenza, nelle reti delle false luci e delle false gioie del mondo e se cerchiamo la speranza e le ragioni della vita, le ragioni del vivere, del credere e cerchiamo la felicità nei posti sbagliati, nei posti del peccato, del mondo, del male, è chiaro che dobbiamo davvero sentirci interpellati da questo messaggio.
Dobbiamo asciugare le lacrime che sgorgano dagli occhi della Madre con dei propositi concreti. La Madonna non ci lascia mai senza speranza. In fondo in questo messaggio ci chiede ancora la conversione. Certo, colpisce molto la frase chiave di questo messaggio: "vi siete persi, figli miei". Dunque questa espressione, "vi siete persi, figli miei", non fa che riprendere con parole diverse quello che la Madonna aveva detto nel messaggio del 25 Gennaio alla veggente Marjia, cioè che siamo sulle strada sbagliata. Quando sbagliamo strada diciamo: "mi sono perso!". Siamo sulla strada sbagliata, perciò ci siamo persi. Qual è la strada sbagliata?
Due sono le vie che abbiamo davanti a noi, la via della salvezza, la via della conversione, la via della santità, la via che porta all’Eternità, quella via che è Cristo stesso: "Io sono la Via". Allora, mentre noi camminiamo su questa Via, noi non ci perdiamo, ma troviamo noi stessi, troviamo il senso della vita e andiamo verso la meta.
Se invece abbandoniamo questa strada, che è la strada della verità, della luce, della vita, della pace, della gioia, del bene e seguiamo la via del male, la via dell’errore, la via delle false felicità, delle false gioie, la via delle passioni, la via del peccato, la via del maligno, la via che porta alla perdizione, la via della rovina, ci perdiamo, roviniamo noi stessi. Questo vale per i singoli ma vale anche per l’umanità.
Questo è il grande pericolo che l’umanità corre in questo momento percorrendo la via del male, la via dell’ateismo, la via della superbia, la via dell’orgoglio, la via dell’uomo che sceglie se stesso come Dio, la via dell’autosalvezza, la via di chi vuol prendere il posto di Dio e decide solo lui ciò che è bene e ciò che è male. Prendendo questa via l’umanità ha preso la via della rovina che porta alla perdizione, che porta all’autodistruzione, una via che non ha futuro.
Quindi, cari amici, a livello personale è necessaria una revisione di vita, una decisione: "decidetevi per la conversione" aveva detto la Madonna una volta, ma anche, c’è una riflessione da fare verso l’umanità che sempre più si allontana da Dio e crea i presupposti per la sua rovina, per la sua rovina nel tempo e nell’eternità.
"Sono qui in mezzo a voi", la Madonna ci ricorda ancora una volta che è qui in mezzo a noi. Quanti non l’hanno accolta e quanti l’hanno accolta e poi abbandonata? "Guardo nei vostri cuori feriti e inquieti", dove la parola inquieti è un eufemismo, in realtà significa senza pace, sono cuori senza pace i cuori feriti dal peccato. La Madonna vede i cuori di tutti, vede ogni cuore, vede là dove noi non vediamo, ci conosce più di quanto noi ci conosciamo: "guardo nei vostri cuori feriti e inquieti" e la sentenza è: "vi siete persi, figli miei", cioè avete preso la via della perdizione, "vi siete persi", avete preso la via della rovina, siete sotto l’impulso del maligno.
"Le vostre ferite del peccato diventano sempre più grandi", questa è un’osservazione tremenda cioè, quando Satana riesce a indurci nel male, a farci entrare nella tentazione, a farci peccare, è chiaro che è solo un primo passo, vuole far si che diventiamo, attraverso la ripetizione dei peccati, attraverso le ricadute sempre più gravi in modo tale che le ferite ci portino alla morte, alla morte spirituale. La Madonna vede che le nostre ferite diventano sempre più grandi, fino al momento in cui ci portano alla morte spirituale, al soffocamento della coscienza, a uno stato d’impenitenza: "e sempre di più vi allontanano dalla vera verità".
È interessante in questo messaggio la parola "verità" che viene ripetuta due volte; è la risposta della Madonna al menzognero cioè è la menzogna che regna come se fosse la verità e noi ci allontaniamo dalla vera verità, cioè dalla vera concezione della vita che è quella che è un cammino nel tempo all’eternità e siamo imbevuti da una visione materialistica della vita che finisce con la morte, per cui si dissolve tutto, per cui - la vita è tutta qua, godiamocela, feriamo, decidiamo noi ciò che è bene, ciò che è male, infischiamocene di Dio, tanto Dio non c’è, tanto Dio qua… tanto Dio là … ecc. ecc., noi comandiamo qui! - Questa è la menzogna satanica, è quella concezione della vita che si riassume in questo slogan: "senza Dio si vive meglio". Siamo irretiti anche noi da questa visione della vita per cui cerchiamo la speranza e la consolazione nei luoghi e nei posti sbagliati cioè nel mondo della fiera delle vanità, dove gli uomini si accaniscono gli uni contro gli altri per guadagnare di più, per avere più potere, più denaro, per rosicchiare di più, per godere di più ecc.
"Invece io vi offro la sincera devozione" la vera devozione, la vera pietà, la retta concezione della vita "che si nutre di amore, di sacrificio e di verità" il contrario dell’amore è l’egoismo, il contrario del sacrificio è il godimento, il contrario della verità è l’opinione, la falsità.
"Io vi do mio Figlio" Lui è certamente Colui che dice "chi vuol venire dietro Me, prenda la sua croce, rinneghi se stesso e mi segua".
La via che offre la Madonna è la via di sacrificio, di dedizione, di amore, è la via della verità è la via che porta alla vera felicità. Siamo di fronte a due vie; la Madonna ci dice che abbiamo preso la via della rovina, ci siamo persi su questa via, cerchiamo consolazione e speranza, felicità nei posti sbagliati. Ci dice di allontanarci, ci dice che il frutto di questa scelta sono le ferite del peccato che diventano sempre più grandi e che "sempre di più vi allontanano dalla vera verità". Questa è la diagnosi; evidentemente la medicina è "io vi offro la sincera devozione che si nutre di amore di sacrificio e di verità. Io vi do mio Figlio".
Allora carissimi, io direi, non perdiamo tempo perché non ne siamo padroni. Facciamo già in questa settimana quello che la Madonna aveva detto nel messaggio del 25 febbraio: "andate a confessare i vostri peccati".
Vogliamo consolare la Madonna, prendiamo la decisione adesso. Se non siamo nella grazia di Dio, se siamo nella tiepidezza, se siamo nel peccato, se siamo nel male, mettiamoci in ginocchio davanti alla croce, confessiamo a Gesù i nostri peccati, affidiamoci alla Sua Divina Misericordia, decidiamoci per la conversione, decidiamoci per la vita nuova, andiamo a confessarci, facciamolo senza aspettare Pasqua. "Non perdete tempo, figli, perché non ne siete padroni", ha detto la Madonna nel messaggio del 2 febbraio, e dopo aver fatto questo, cari amici, saremo certi di aver dato un motivo di consolazione e di sorriso alla nostra cara Madre.
Padre Livio
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