"Cari figli, anche oggi vi invito in questo tempo di grazia a pregare affinché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore. Lui che è la sola pace, doni attraverso di voi la pace al mondo intero. Per questo, figlioli, pregate senza sosta per questo mondo turbolento senza speranza, affinché diventiate testimoni della pace per tutti. Sia la speranza a scorrere nei vostri cuori come un fiume di grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Commento di Padre Danko
Il tempo in cui ci troviamo è il tempo della grazia perché la Madonna ci è vicina in modo particolare da più di 27 anni. In tutto questo tempo Lei ci educa alla sua scuola di amore. L’Avvento si chiama anche tempo di grazia perché l’amore di Dio è operante in modo speciale: fortifica la nostra fede e risveglia la volontà per la santità. La Madonna nell’ultimo messaggio ci ha richiamato alla preghiera, come fa molto spesso, perché sa che noi non preghiamo. Tutti noi facciamo un grande errore e questo è che tutti pensiamo che preghiamo tanto e che siamo buoni. Dal momento in cui capiamo che non è così, comincerà la nostra conversione. Giovanni Damasceno dice: “Pregare significa levare il cuore al Signore”. Ciò significa godere della presenza di Dio, della sua vicinanza, del suo amore e della sua pace.
Negli ultimi tempi nel mondo c’è grande inquietudine e particolarmente si sente la crisi finanziaria che ha abbracciato tutti i Paesi. L’uomo odierno è inquieto, è sempre di fretta, non può aggiungere niente e questo lo conduce ad essere più inquieto. Cerca la pace nei posti sbagliati. La Madonna ci mostra la via verso la pace: è suo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo. Lui dice nel Vangelo di Giovanni: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (Gv 14,27). Chi ha Dio ha tutto. Quelli che hanno incontrato Dio diventano i portatori e i testimoni della pace di Cristo. La Madonna ci chiama a pregare incessantemente per questo mondo turbolento e senza speranza. Grazie alla speranza possiamo sopportare più facilmente le difficoltà quotidiane. “Questo momento della vita si può vivere più facilmente se abbiamo qualche méta, se possiamo essere sicuri di questa méta e se questa méta è così grande da giustificare la fatica che abbiamo fatto nella strada già percorsa”, leggiamo nell’enciclica di Benedetto XVI° “Spe salvi”.
In questo breve commento ci ricordiamo anche dell’ottavo anniversario della morte di Padre Slavko Barbaric che ha pregato, ha digiunato tanto e ha amato la Madonna con l’amore di un bambino. Lui ha avuto una capacità straordinaria: conosceva diverse lingue, comunicava facilmente con la gente, era semplice, aveva cura della gente bisognosa. Includiamolo stasera nelle nostre preghiere ringraziando il Signore perché abbiamo avuto l’occasione di conoscerlo e imparare da lui.
PREGHIERA E BENEDIZIONE:“A te Maria, fonte della vita si accosta la mia anima assetata. A te tesoro di misericordia ricorre con fiducia la mia miseria. Come sei vicina, anzi intima al Signore: Egli abita in te e tu in Lui. Nella tua luce possiamo contemplare la luce di Gesù, sole di giustizia. Santa Madre di Dio io confido nel tuo tenerissimo e purissimo affetto. Sii per me mediatrice di grazia presso Gesù nostro salvatore. Egli ti ha amata sopra tutte le creature e ti ha rivestito di gloria e di bellezza. Vieni in aiuto a me che sono povero e fammi attingere alla tua anfora traboccante di grazia”. (San Bernardo di Chiaravalle).
Per intercessione della beata Vergine Maria, vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. Pace e bene.
Padre Danko
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