La televisione di Belgrado ha mostrato un filmato, un documentario su Medjugorje. Quando si conosce la situazione dall'inizio, questo fatto sembra ancora più grande che a prima vista. È la prima volta che si parla così: un documentario di quasi un'ora, proprio buono; dopo c'era la discussione. Ma come possono discutere su queste cose sociologi, psicologi e neuropsichiatri che non credono in Dio? Hanno discusso, c'era un rappresentante della Chiesa ortodossa e questo era il più bravo perché dava delle buone spiegazioni su quanto riguarda la fede, la mistica, le visioni, le apparizioni e non risparmiava anche gli altri.
Ha detto ad uno psicologo: « Un daltonico può dare un giudizio sui colori? ». Cioè, in altre parole, uno che non crede come può parlare sulle apparizioni? Deve sempre spiegarle sul livello patologico o psicologico o sociologico e mai sul livello spirituale.
C'era anche un rappresentante della Chiesa cattolica, un membro della Commissione ed io ho detto in una parola: quando doveva parlare non ha parlato e quando ha parlato ha parlato male.
Ma in ogni modo, nell'insieme, è stata una cosa molto positiva. Marija Pavlovic ha parlato così ispirata che io ho detto che se tutti dopo avessero parlato contro le apparizioni, Marija avrebbe stupito tutti, perché era così autentica ed ha detto delle cose proprio buone. Allora si vede che questa non è per noi l'ora del trionfo, è per noi solo un nuovo appello, un nuovo grido da accettare, per credere e vivere i messaggi.
Nell'ultimo messaggio la Madonna domanda che facciamo attenzione al nostro cuore, che dobbiamo pulire ogni angolo del nostro cuore. Ha detto: « Voi avete più tempo adesso che i lavori nelle campagne sono finiti. Voi pulite ogni angolo delle vostre case, ma tralasciate il vostro cuore ».
E ci ha invitati a pulire il nostro cuore.
Qui è molto importante sentire che ogni cosa ha il suo tempo, che siamo invitati a trovare un equilibrio nella nostra giornata l'equilibrio nel nostro tempo, cioè trovare il tempo per la preghiera, per la vita spirituale, come si deve trovare il tempo per il lavoro, per studiare, per riposarsi.
La Madonna ha proposto di pregare: quando si prega bene io credo che in un'ora e mezza si può pregare bene. Se si va anche a Messa qualche volta, forse questo darebbe uri po' di equilibrio alla nostra giornata.
Guardate, anche quando si va a lavorare o a studiare non si esce senza essersi lavato, si prende il tempo anche per lavare il viso, per fare la barba, soprattutto le donne hanno bisogno di più tempo al mattino. E questo è bene, non sarebbe bene uscire in qualche modo: questo è normale.
Ma dobbiamo domandarci quanto tempo prendiamo per la preghiera, alla mattina.
Se diciamo: « Non ho tempo », come mai abbiamo tempo per la colazione, per altre cose, ma per la preghiera no? Usciamo con l'anima che ha fame, l'anima che non ha mangiato la mattina. Come possiamo allora sopportare la giornata? Come possiamo incontrare gli altri? Come possiamo dare la pace? Come possiamo perdonare? Riconciliarci? Un'anima vuota, un cuore vuoto non può perdonare, un'anima vuota è nei conflitti; « se non si mangia il pane si devono mangiare le ossa », si dice da noi.
Così vedete se la Madonna dice: « Tutto ha il suo tempo », si dovrebbe trovare questo tempo alla mattina, per la preghiera, per l'anima.
Anche la sera si dovrebbe trovare il tempo per la preghiera. E la Madonna ha domandato in un messaggio che siamo attivi nella preghiera.
La Madonna dice: « Tutto ha il suo tempo » : questo messaggio è molto importante peri genitori. Voi dovete sapere che tutto ha il suo tempo, ma se voi non lo sapete come possono saperlo i giovani? Come possono saperlo i bambini? Se si comincia subito, se si comincia all'inizio non sarà difficile che anche i giovani, anche i bambini imparino questo tempo.
... Perché la Madonna domanda la preghiera? La preghiera è un mezzo per poter avere la pace, la gioia, per potersi riconciliare. Tutti vogliamo la pace, tutti vogliamo la riconciliazione: essere amati ed amare, ma è un'altra cosa se tutti noi vogliamo i mezzi per ricevere questa grazia.
Io dico un esempio: nella scuola è sicuro che ogni studente vuole alla fine della scuola un buon successo; questo è sicuro, ma non è sicuro che tutti vogliano studiare. Così anche per tutti noi: noi tutti vogliamo la pace, la riconciliazione, l'amore, ma non tutti vogliamo prendere questo mezzo che è la preghiera per riceverla. Due ragazze olandesi mi hanno lasciato una testimonianza: « Noi abbiamo scoperto che la preghiera è la via della pace e della felicità, della gioia. E questo significa molto, perché dopo aver scoperto questo potevamo smettere di fumare hasish, di bere e altre cose ». Questa è la via della pace. Noi non possiamo rinunciare a niente. Sono sicuro che solo quando abbiamo scoperto le cose migliori, quando abbiamo scoperto un valore più grande, possiamo lasciare le altre cose.
Allora se qualcuno di voi dice ancora: « Non posso resistere alle bestemmie », io credo sia perché non ha ancora scoperto la preghiera, la gioia della preghiera. Se qualcuno dice che non può rinunciare all'alcool o alle altre cose che sa che non sono buone, io credo sia solo perché non ha ancora scoperto quello che dicono queste ragazze: la gioia, la felicità nella preghiera.
Voglio ripetere che la Madonna ha detto: « lo sono salvata, ma voglio che anche voi siate salvati » e, senza cominciare con la preghiera, col digiuno, con questa fede, non si può essere salvati in questo mondo.
In un messaggio la Madonna ci invita a consacrarci alla Croce significa essere con la Croce, sentire la Croce, parlare con la Croce, lasciarla parlare. Su che cosa parla la Croce? « Ecco tuo figlio, ecco tua Madre ». La Croce parla sul perdono, sul sacrificio, sull'amore, sulla vita eterna. Se noi, nelle nostre case, continuiamo a bestemmiare, a fare del male davanti alla Croce, se ci comportiamo come egoisti davanti alla Croce, possiamo dire che la Croce non parla più, è muta.
Ma la Croce vuole parlarci, là Madonna vuole che ci parli la Croce. Consacratevi, aprite i vostri cuori e vedrete che cosa vi dirà: forse come a S. Francesco dirà: « Va e rinnova la tua vita, la tua famiglia, il tuo amore, la tua parrocchia, la tua chiesa, la tua comunità ».
Non dite: « Non posso », perché il Signore sa che cosa dice e quando ci invita a qualche cosa ci dà anche le grazie, ci dà anche la forza.
Con le nostre forze non possiamo niente, ma quando ci si apre nella preghiera, nel digiuno, cl sarà data l'esperienza che ha avuto anche S. Paolo quando ha detto: « Io sono un uomo debole, ma proprio nella mia debolezza ho vissuto, ho sperimentato la gloria della Croce, la forza della Grazia ».
(P. Slavko Barbaric - 18 ottobre 1985)
tratto da "pregate con il cuore" meditazioni dal luglio al dicembre 1985
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