"Cari figli, questo tempo sia per voi tempo di preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Qualcuno ha già osservato come questo messaggio sia particolarmente breve. E tuttavia esso rappresenta una raccomandazione particolarmente sentita dalla Gospa ... da sempre! ... e che già aveva richiamato nel precedente messaggio:
Messaggio del 25 giugno 2009
Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinchè ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinchè ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
...raccogliamo pertanto il suo materno invito; non leggiamo solo il messaggio, viviamolo!
Commento di Nuccio Quattrocchi - Eco di Maria
C’è qualcosa che turba in questo messaggio, non per ciò che dice ma per ciò che non dice. Ha quasi il sapore di un addio. Ma attenzione a non cadere nel labirinto delle interpretazioni, spesso fallaci e fuorvianti ed in ogni caso non di nostra competenza. Invece di costruire analisi verbali sulle parole di Maria curiamo piuttosto di lasciare che esse scendano nei nostri cuori per fecondarli e per operarvi ciò che Dio desidera (cfr Is 55, 10-11). Questo, e solo questo, è ciò che ha veramente valore; le disquisizioni, le dispute, ancorché non vuote, quasi mai sono risolutive e molto raramente utili alla costruzione del Regno di Dio. Questo tempo sia per voi tempo di preghiera. Il messaggio di questo mese è tutto qui e la sua brevità colpisce ma proprio perché colpiti non possiamo archiviarlo in fretta né avventurarci in previsioni perché in entrambi i casi rischieremmo di stornare l’attenzione dal suo contenuto intrinseco, privandoci così della grazia di cui è latore. Capaci di connetterci in pochi secondi con la località che sta agli antipodi del mondo non lo siamo altrettanto quando si tratta di “connetterci” con Dio. Eppure Dio non è lontano da noi; e non c’è neanche bisogno di “Internet” per connetterci a Lui; la connessione con Lui non richiede né capacità particolari né mezzi tecnici, né linguaggi scientifici. La connessione con Dio è semplice e immediata; si chiama preghiera! Se entriamo nella preghiera, senza distrazioni, senza disturbi, la connessione è assicurata e veicola la grazia divina. Già nel messaggio del 25 ottobre 1999, breve quasi come quello odierno, Maria ci dice: Non dimenticate: questo è un tempo di grazia: Per questo pregate, pregate, pregate!I due messaggi sono pressoché identici: un richiamo al tempo che viviamo e l’invito a riempire questo tempo con la preghiera. Anzitutto il tempo: questo tempo, il tempo della vita di ciascuno di noi, ma anche il tempo della storia dell’umanità, della nostra epoca, il tempo di grazia della presenza di Maria. Poi la preghiera: la nostra preghiera come canale alla grazia divina, come sintonizzazione al suo Amore, comunione con Lui. La preghiera come modus vivendi, come caratteristica dell’essere dei singoli ed insieme dell’umanità, come membra vive del Vivente, come Chiesa. La preghiera non come una parentesi alle nostre attività o come un momento della nostra giornata, ma come ossigeno per ogni nostra azione. La preghiera sia per voi come l’aria che respirate e non un peso (messaggio del 25 luglio 2007). La preghiera è il respiro della nostra anima. “Attento! Se non preghi ti danni l’anima” mi disse Padre Pio nel settembre del 1965. Il tempo, questo tempo, è in funzione della preghiera; sprecarlo è a nostro rischio personale, sociale, mondiale. Gesù ci insegna: Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli… (Mt 6, 7-13) e ci consegna la più bella preghiera che creatura umana possa elevare a Dio, il Padre nostro. Maria ci ottenga la grazia di vivere questa preghiera come l’aria che respiriamo, di perderci in essa per ritrovarci in Cristo, finalmente un cuor solo ed un’anima sola, non più fratelli separati ma un’unica Chiesa nell’unico Corpo di Cristo Gesù.
Nuccio Quattrocchi
Commento di Padre Livio di Radio Maria
Come sapete i messaggi del 25 del mese sono rivolti alla Parrocchia di Medjugorje e poi a tutti quelli che hanno accolto, risposto alla chiamata della Regina della Pace.
Questo messaggio è molto breve, estremamente efficace e molto chiaro. Come vedete la parola chiave è “tempo”, che viene ripetuta ben due volte. Che cos'è questo tempo? E' il tempo delle vacanze. La Madonna già altre volte aveva parlato di tempo di riposo, di tempo di vacanze, e quindi la Madonna segue anche la nostra vita quotidiana, non solo la vita della Chiesa, ma anche la nostra vita sociale; sa che il mese di Agosto è un mese di vacanza.
Tra l'altro il mese di Agosto è un mese profondamente mariano, anche se noi molte volte non ci facciamo caso, al centro del mese c'è Maria Assunta in Cielo, c'è lo splendore di Maria Santissima Assunta in Cielo. Maria Assunta in Cielo che riflette in sé lo splendore della Resurrezione di Cristo, è per noi tutti la meta a cui dobbiamo tendere, cioè il richiamo che il Cielo è la meta a cui dobbiamo tendere e che il termine della nostra vita non è il sepolcro, non è il corpo che marcisce, ma che l'atto ultimo della nostra vita è la resurrezione dei morti, la vita eterna, mentre l'anima già nel momento della morte va incontro al giudizio di Cristo.
Quindi il mese di Agosto è un mese mariano, un mese che ci richiama al Cielo. L'inizio del mese, il 5 Agosto, è la festa liturgica della dedicazione della prima e più antica Basilica al mondo, la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, la Madonna della Neve. Come sapete proprio su quella collina, nel mese d’Agosto nevicò, e lì la Madonna volle indicare questa stupenda Basilica che poi fu costruita.
A Medjugorje la Madonna ha anche richiamato, proprio il 2 Agosto 1981, apparendo sulla montagna, tutti ad andare in Parrocchia a confessarsi, il 2 Agosto era la festa del perdono di Assisi. Poi il 22 Agosto è la festa della Beata Vergine Maria Regina, che ci richiama la regalità di Maria insieme a Cristo dopo la Sua Assunzione al Cielo, per cui quindi è un mese profondamente Mariano, senza pensare che il 26 Agosto è anche la festa della Madonna di Czestochowa.
Abbiamo fatto poco caso a questa struttura particolare del mese d’Agosto, fra l'altro anche il 29 è la festa della Madonna delle Lacrime di Siracusa e della Madonna della Guardia di Genova. Un mese estremamente costellato di feste Mariane che riguardano tutta la Chiesa oppure che riguardano Santuari locali.
Allora la Madonna vuole che questo tempo di vacanze, sul quale Lei domina Regina, sia un tempo di preghiera, questo è il concetto di fondo che dobbiamo aver ben presente, il tempo di vacanze deve essere un tempo di preghiera.
La riflessione che vorrei fare con voi è molto semplice; se uno dice: “nel mese di Agosto voglio riposarmi”, la Madonna una volta ha risposto a questa obiezione: “ma proprio perché volete riposare dovete pregare”, “ma io sono stanco” e la Madonna disse: “Proprio perché siete stanchi, dovete pregare perché la preghiera sarà per voi riposo e perfino gioia”.
Prendiamo quindi questo invito della Madonna, non come un compito da fare, per cui dici: “Eh, ma almeno il mese di Agosto riposiamo un po’”, la Madonna ti dice che se tu vuoi veramente riposare nel mese di Agosto, e vuoi riprendere il nuovo anno, devi dedicare il mese di Agosto alla preghiera.
Perché la Madonna ci dà questo consiglio? Perché, e questo la psicologia ce lo dice, la vera stanchezza non è la stanchezza del corpo, la vera stanchezza è la stanchezza della mente. E' la mente che è stanca, certamente anche il corpo ha le sue stanchezze, ma le stanchezze del corpo, a meno che non ci sia una malattia, le stanchezze del corpo si risolvono in poco tempo con un po’ di riposo. Con un po’ di riposo il corpo si riprende facilmente. Invece le stanchezze che perdurano e che sono più difficili da superare, sono le stanchezze della mente e quindi sono le angosce, le paure, gli scoraggiamenti del cuore, le angosce subconsce.
Tutta questa stanchezza psicofisica, prima psichica e poi diventa anche fisica, questa stanchezza e perfino le malattie psichiche e fisiche, trovano nella preghiera una grandissima medicina. Infatti una volta la Madonna, sulla montagna, al gruppo di preghiera di Ivan disse: “la preghiera è la medicina che guarisce”.
Certamente la preghiera è la medicina che guarisce la stanchezza della mente, che guarisce le paure del cuore, che guarisce le angosce e le ansietà, che guarisce le nevrosi. Perché la preghiera è questa medicina? É questo riposo? Perché la preghiera ci mette in contatto con la Luce di DIO, nella quale vediamo la nostra vita; è come se uscissimo dalla nebbia e vedessimo la terra al di sopra della nebbia quindi nello splendore del Sole; questa è la preghiera.
La preghiera che ci mette in contatto con la Luce di Dio, con la Parola di Dio, con l'Amore di Dio, con la Misericordia di Dio, spazza via tante angosce, tante paure, tante nevrosi, le spazza via, cari amici, ci rasserena, ci rassicura, ci rende più forti, ci riposa! Ecco dunque la funzione terapeutica straordinaria della preghiera che la Madonna ci raccomanda di fare in questo tempo di vacanza e ci dice: "Cari figli, questo tempo sia per voi tempo di preghiera”.
Se noi riusciamo a dare alla nostra giornata, in questo tempo in cui fa anche caldo, in cui siamo stanchi, in cui corri di qua, corri di là, stancate di qua, stancate di là, poi si è dissipati, poi si è stanchi ancora più di prima, se noi riusciamo invece a creare un ciclo virtuoso con la preghiera del mattino, con la preghiera della sera, con la santa Messa quotidiana, con la lettura di un libro, con l'andare incontro a Dio nella natura, con il recitare con calma il Rosario, magari passeggiando in mezzo alla natura ecc., se riusciamo a far questo, veramente, facciamo una vacanza completa, dove si riposa non solo il corpo ma anche il cuore e la mente, anzi se non si riposa la mente invano si riposerà il corpo.
Se non sveleniamo la mente e il cuore anche il corpo, credetemi, non si riposa.
Concludendo, cari amici, io distinguo sempre la preghiera dalle preghiere. La preghiera nella sua dimensione profonda, è l'uscire dalla catena di ingranaggio quotidiana e l’aprirsi al sole di Dio, entrare in comunione con Dio, aprirsi all'amore di Dio, sentire Dio nel cuore, fare l'esperienza di Dio, fare l'esperienza dell'Eternità, fare l'esperienza di essere amati, perdonati, fare l'esperienza del senso della vita cioè “veniamo da Dio, torniamo a Dio”, collocare la vita come cammino verso l'Eternità. Questa è la preghiera. Poi le varie preghiere che uno sceglie in questo tempo di vacanza: riprendere il Rosario, riprendere la Santa Messa, la lettura della Parola di Dio le preghiere del mattino e della sera.
Queste sono le preghiere che ci aiutano ad entrare in comunione con Dio.
Padre Livio
( Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: http://www.medjugorjeliguria.it/ “)
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