In un libro i messaggi di Medjugorje: la Chiesa apre un'inchiesta sulle apparizioni
Cosa rappresentano oggi i messaggi di Medjugorje? A chi parlano? Cosa comunicano? A distanza di quasi 30 anni dalla prima apparizione della Madonna che ha scelto un luogo sperduto, un'altura brulla e aspra nel cuore dell'Erzegovina, e sei normalissimi ragazzi come suoi privilegiati interlocutori, le parole "dettate" dal cielo non perdono mordente.
E mentre sembra abbiano evidenziato, per milioni di persone di tutto il mondo, una sorta di scia luminosa che calamita curiosità, speranze, devozione e attese, quelle stesse parole della "Regina della pace" continuano a suscitare anche un'incalcolabile mole di pubblicazioni e di siti Internet dove il dibattito fra scettici e sostenitori del fenomeno resta più che mai acceso.
Il libro I messaggi di Medjugorje, ultima novità della Rizzoli, si profila in tal senso sorprendente per l'essenzialità - delineata fin dal titolo - che scorre attraverso i 425 messaggi che, a partire dal 24 giugno 1981 - data della prima apparizione - fino alla fine del 2009, vengono riproposti alla lettera, senza commenti o interpretazioni. Tratto originale, che non interferisce minimamente con la scelta di mettere a fuoco proprio le stesse semplici parole affidate dalla Madonna ai veggenti, è la scansione dei messaggi suddivisi secondo alcune parole chiave: da "a" di amore a "v" di vita eterna, passando per conversione, famiglia, gioia...sacrificio, santità, Satana, ogni richiamo evidenza così un particolare contenuto o un accento che lo collega a vari contesti e aspettative.
«È stata una sorta di sfida coniugare la semplicità disarmante dei messaggi, che anche nel linguaggio sono sempre molto concreti e immediati, a volte ripetitivi, con una prospettiva unificante sotto le varie voci» spiega Vincenzo Sansonetti, giornalista del settimanale Oggi e scrittore, curatore dell'opera. «Volutamente, e credo che rappresenti il primo tentativo di questo genere, abbiamo presentato i messaggi senza entrare nel merito del dibattito sulla credibilità e autenticità delle apparizioni.
L'ottica di queste pagine, del resto propria di un editore laico, non è quella di convincere sulla verità o sulla falsità dei messaggi, ma di presentare il fenomeno prendendo atto di quel che accade, con la consapevolezza che la questione è sottoposta al giudizio della Chiesa».
Una breve nota, già nelle prime pagine del libro, chiarisce in effetti che «In conformità ai decreti di Papa Urbano II e alle direttive del Concilio Vaticano II, il curatore e l'editore non intendono in alcun modo prevenire il giudizio sull'autenticità soprannaturale dei fatti e dei messaggi di cui si parla...». Una precisazione che, se anche sfuggisse, si recupera fissando ogni singolo messaggio, uno per ogni pagina, a volte chiosato solo da una notazione che rende facile la contestualizzazione anche ai meno esperti: protagonista incontrastata è la Madonna che usa i toni di una madre premurosa - come nota nell'introduzione padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria - che si esprime con semplicità per esortare, mettere in guardia da pericoli, confortare i suoi figli.
«La pubblicazione di questo libro è avvenuta in coincidenza con l'insediamento della Commissione d'inchiesta presieduta dal cardinal Ruini, costituita da una ventina di esperti e scienziati chiamati a esprimere un verdetto sulla autenticità delle apparizioni», spiega Sansonetti riferendo della curiosa iniziativa dell'editore che ha fatto spedire a Roma, per i membri della Commissione, le copie de I messaggi di Medjugorje. «Anche la Madonna è un attore in questo processo... quando sarà il momento di darle la parola, basterà aprire il libro».
Fonte: Di Laura d'Incalci – La Provincia, 4 maggio 2010
Cosa rappresentano oggi i messaggi di Medjugorje? A chi parlano? Cosa comunicano? A distanza di quasi 30 anni dalla prima apparizione della Madonna che ha scelto un luogo sperduto, un'altura brulla e aspra nel cuore dell'Erzegovina, e sei normalissimi ragazzi come suoi privilegiati interlocutori, le parole "dettate" dal cielo non perdono mordente.
E mentre sembra abbiano evidenziato, per milioni di persone di tutto il mondo, una sorta di scia luminosa che calamita curiosità, speranze, devozione e attese, quelle stesse parole della "Regina della pace" continuano a suscitare anche un'incalcolabile mole di pubblicazioni e di siti Internet dove il dibattito fra scettici e sostenitori del fenomeno resta più che mai acceso.
Il libro I messaggi di Medjugorje, ultima novità della Rizzoli, si profila in tal senso sorprendente per l'essenzialità - delineata fin dal titolo - che scorre attraverso i 425 messaggi che, a partire dal 24 giugno 1981 - data della prima apparizione - fino alla fine del 2009, vengono riproposti alla lettera, senza commenti o interpretazioni. Tratto originale, che non interferisce minimamente con la scelta di mettere a fuoco proprio le stesse semplici parole affidate dalla Madonna ai veggenti, è la scansione dei messaggi suddivisi secondo alcune parole chiave: da "a" di amore a "v" di vita eterna, passando per conversione, famiglia, gioia...sacrificio, santità, Satana, ogni richiamo evidenza così un particolare contenuto o un accento che lo collega a vari contesti e aspettative.
«È stata una sorta di sfida coniugare la semplicità disarmante dei messaggi, che anche nel linguaggio sono sempre molto concreti e immediati, a volte ripetitivi, con una prospettiva unificante sotto le varie voci» spiega Vincenzo Sansonetti, giornalista del settimanale Oggi e scrittore, curatore dell'opera. «Volutamente, e credo che rappresenti il primo tentativo di questo genere, abbiamo presentato i messaggi senza entrare nel merito del dibattito sulla credibilità e autenticità delle apparizioni.
L'ottica di queste pagine, del resto propria di un editore laico, non è quella di convincere sulla verità o sulla falsità dei messaggi, ma di presentare il fenomeno prendendo atto di quel che accade, con la consapevolezza che la questione è sottoposta al giudizio della Chiesa».
Una breve nota, già nelle prime pagine del libro, chiarisce in effetti che «In conformità ai decreti di Papa Urbano II e alle direttive del Concilio Vaticano II, il curatore e l'editore non intendono in alcun modo prevenire il giudizio sull'autenticità soprannaturale dei fatti e dei messaggi di cui si parla...». Una precisazione che, se anche sfuggisse, si recupera fissando ogni singolo messaggio, uno per ogni pagina, a volte chiosato solo da una notazione che rende facile la contestualizzazione anche ai meno esperti: protagonista incontrastata è la Madonna che usa i toni di una madre premurosa - come nota nell'introduzione padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria - che si esprime con semplicità per esortare, mettere in guardia da pericoli, confortare i suoi figli.
«La pubblicazione di questo libro è avvenuta in coincidenza con l'insediamento della Commissione d'inchiesta presieduta dal cardinal Ruini, costituita da una ventina di esperti e scienziati chiamati a esprimere un verdetto sulla autenticità delle apparizioni», spiega Sansonetti riferendo della curiosa iniziativa dell'editore che ha fatto spedire a Roma, per i membri della Commissione, le copie de I messaggi di Medjugorje. «Anche la Madonna è un attore in questo processo... quando sarà il momento di darle la parola, basterà aprire il libro».
Fonte: Di Laura d'Incalci – La Provincia, 4 maggio 2010
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