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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 17 gennaio 2009

Commento di Suor Emmanuel al messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2009

Un paniere capovolto!

Per dire che una "grande grazia dal Cielo si riversa" su di noi, la Madonna ha usato una parola croata che descrive il semplice gesto che qualunque donna pratica fa quando ritorna dalla spesa: prende il suo paniere delle provviste, lo svuota sulla tavola, poi, prima di riporlo lo capovolge e lo scuote con forza per essere sicura che tutto il contenuto sia uscito.

La parola croata esprime questo gesto di capovolgere e scuotere con forza.

Se leggiamo questo gesto con quello che Dio fa per noi oggi, l’immagine è parlante!
Dio non tiene nulla per sé, ci da tutto fino all’ultima briciola e ci riversa tutto con forza, con passione!
Insomma noi abbiamo tutto!
Tutto ci è offerto perché noi viviamo in pace, così non c’è posto per le frustrazioni e per le lamentele. La frustrazione comincia quando noi non accettiamo i doni e quando ci lasciamo morire di fame vicino alla tavola piena di vivande.

Siamo in un tempo di grazia e Maria ci invita continuamente a "mettere a profitto" questo tempo di grazia !
Se siamo troppo occupati da altri "nutrimenti", che non riempiono il cuore ma al contrario lo distraggono o lo avvelenano, la Gospa ci chiama con forza a cambiare rotta ed a dirigerci verso Colui che solo ha il potere di riempirci e di donarci la vera Vita!
Continueremo a restare frustrati se non diventiamo persone di profonda preghiera.
Per questo dobbiamo ingaggiare una dura battaglia contro noi stessi e contro la società che ci circonda.

Noi pensiamo troppo invece di pregare.

Noi parliamo troppo invece di pregare.

Noi commentiamo troppo gli avvenimenti invece di cambiarli con le nostre preghiere.

Ci lamentiamo troppo invece di abbandonare il problema a Dio con fiducia…

Queste zone di "non preghiera" divengono allora delle porte aperte attraverso le quali satana s’ infiltra più facilmente nell’anima per nuocerle. Per questo lui fa e farà di tutto per impedirci di pregare, anche con le scuse più raffinate come il lavoro o atti di carità.

La preghiera ci unisce a "La Sorgente".

Cerchiamo di non essere scollegati! Cerchiamo di non correre il rischio di sprecare la benedizione!

venerdì 2 gennaio 2009

Messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2009

"Cari figli, mentre la grande grazia celeste si spande su di voi il vostro cuore rimane duro e senza risposta. Figli miei perché non mi date completamente i vostri cuori? Voglio solo mettere in essi la pace e la salvezza: mio Figlio. Con mio Figlio la vostra anima sarà indirizzata verso le mete più nobili e non vi perderete mai. Anche nella tenebra più fitta, troverete la strada. Figli miei, decidetevi per la vita nuova con il nome di mio Figlio sulle labbra. Vi ringrazio."

Durante tutta l'apparizione la Madonna era Triste, ha benedetto tutti i presenti e tuttigli oggetti sacri.


Il commento al messaggio di Padre Livio di Radio Maria

Il messaggio della Madonna, dato alla veggente Mirjana, ci interpella profondamente in quanto dice che il nostro cuore rimane duro e senza risposta. La Madonna in genere, quando parla con Mirjana, lo fa soprattutto pensando ai non credenti, ma questa volta la Madonna non pensa soltanto a loro, cioè a quelli che sono lontani, "nella tenebre e nell'ombra di morte" come dice il Vangelo; ma pensa anche a noi, noi che siamo quelli che hanno risposto alla chiamata e che ci siamo induriti nel cuore e non rispondiamo alla grazia. Infatti anche nel messaggio di Natale dato alla veggente Marija, messaggio rivolto alla parrocchia di Medjugorje e anche alla parrocchia ideale formata da tutti coloro che hanno risposto alla chiamata della Gospa, la Madonna dice: "Correte, lavorate, raccogliete, ma senza benedizione. Voi non pregate". Questa è la diagnosi della Regina della Pace in questo tempo di grazia.

"Mentre la grande grazia celeste si espande su di voi, il vostro cuore rimane duro e senza risposta", tutto questo ci porta evidentemente a puntare il dito su noi stessi, non certo a guardarci in giro, ma a guardare a come abbiamo celebrato questo Natale: abbiamo veramente aperto il cuore, ci siamo pentiti dei nostri peccati, abbiamo aperto il cuore all’Amore, alla Luce, alla Grazia, abbiamo aperto il cuore a Gesù Cristo, l'abbiamo accolto nella culla del nostro cuore, abbiamo affidato a Lui la nostra vita? Questo è dunque l'esame di coscienza che siamo chiamati a fare guardando dentro di noi; abbiamo bisogno di conversione, abbiamo bisogno di cambiare. Dopo così tanto tempo che la Madonna è con noi, quasi ascoltiamo i messaggi per curiosità. Questo indurimento del cuore, questo allontanamento del mondo da Dio, è anche nel messaggio che la Madonna ha dato al veggente Jakov il 25 dicembre, (il veggente Jakov ha l’apparizione una volta l’anno il 25 dicembre) la Madonna dice la stessa cosa, dice che il mondo è senza pace, un mondo che non prega, un mondo che non apre il cuore a Dio, che è indurito nel suo orgoglio, nella sua avidità, questo mondo va verso il tempo delle tenebre, va verso il tempo della grande prova.

C'è una progressione nei messaggi degli ultimi tempi, che dice che siamo entrati in un momento cruciale. Già nel mese di ottobre la Madonna aveva detto che satana vuol prendere il posto di Dio in questo mondo, noi non preghiamo, noi viviamo come se Dio non esistesse, il nostro cuore rimane duro e senza risposta. La grazia che Dio riversa sul mondo, la misericordia che Dio riversa sul mondo, la grande luce che Dio riversa sul mondo anche attraverso la Chiesa, attraverso questo grande Papa che abbiamo e che è fatto oggetto di tanta ostilità, come anche la Regina della Pace è fatta oggetto anch'essa di tanta ostilità, questa sensazione di tenebra globale sta ad indicare che siamo entrati in una fase pericolosa, perché siamo sotto il potere del principe delle tenebre.

La Madonna non ha voluto rovinarci il Natale, ha voluto dirci che "è" Natale; infatti dice: "Figli miei, perché non mi date completamente i vostri cuori?" Cosa vuol dire dare completamente i cuori alla Madonna? Vuol dire aprirsi al suo amore di Madre, accoglierla come Madre, accoglierla come maestra, accoglierla come guida, ascoltare i suoi messaggi, metterli in pratica.

Evidentemente questa parola "completamente" sta ad indicare che noi che abbiamo accolto la chiamata teniamo i piedi in due staffe; con l'occhio con cui ci vediamo poco guardiamo la Madonna, invece con l’occhio con cui ci vediamo bene guardiamo il mondo e seguiamo il mondo. Questa situazione del piede in due staffe, un pò di Dio e un pò del mondo, in realtà vuole indicare una tiepidezza di fondo e cosa dice l'Apocalisse sui tiepidi? Dice che Dio rigetta i tiepidi.

"Figli miei, perché non mi date completamente i vostri cuori?" La Madonna ci chiede di darLe completamente i cuori.

Voi sapete che sono tre i passi che la Madonna ci indica di fare per quanto riguarda il cuore: prima di tutto aprire il cuore accogliendo i suoi messaggi, il suo amore; secondo passo: purificare il cuore dai vizi e dai peccati; terzo passo: donare il cuore, cioè aprirsi all'Amore sopra ogni cosa, cioè Dio al primo posto.

Dovremmo poter dire con Maria, il nostro cuore nel suo Cuore: "Gesù ti amo, ti voglio eternamente bene, voglio bene a Te sopra ogni cosa, ti voglio seguire per sempre, voglio stare con Te per sempre,per tutta l'eternità". Queste parole dovrebbero salire dal profondo del cuore. Gesù amato sopra ogni cosa e la nostra vita totalmente donata a Lui, è questo che la Madonna vuole da noi.

Questi messaggi del periodo di Natale hanno una accentuazione fortemente cristologica, tutti i messaggi della Madonna sono cristologici, ma a Natale la Madonna appare con il Bambino in braccio e quindi i messaggi sono ancora più fortemente cristologici. Infatti dice la Madonna: "Datemi i vostri cuori perché io voglio mettere in essi la pace e la salvezza, cioè mio Figlio". Ancora una volta la Madonna indica qual è la sua missione: quella di portarci a Gesù, quella di donarci Gesù. La Madonna non tiene mai nulla per sé, Lei vuole portarci a Gesù e donarci Gesù.

Lei vuole che Le diamo il cuore non perché lo vuole tenere per sé, ma perché vuole mettere in esso Colui che è la pace, Colui che è la salvezza, cioè suo Figlio.

E poi ci dice cosa possiamo fare con Suo Figlio: le cose più grandi, perché Dio fa grandi cose con noi. Tutti noi se fossimo tutti di Gesù, potremmo cantare il Magnificat come la Madonna: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente". Infatti la Madonna dice che "con mio Figlio", accogliendo Gesù nel cuore, accogliendo le sue parole, donando a Lui la nostra vita, "con mio Figlio la vostra anima sarà indirizzata verso le mete più nobili". Quali sono le mete più nobili? Sono le mete della santità, le mete di essere cooperatori dell’opera della Redenzione, le mete della vita eterna e del Paradiso, l’oceano di Luce delle Santissima Trinità.

"Con mio Figlio", perché Cristo è la via che porta a queste mete più nobili, non solo la via, ma anche la forza, la potenza che ci porta alle mete più nobili, "Con mio Figlio la vostra anima sarà indirizzata verso le mete più nobili". E Dio, con le persone che si affidano a Lui, fa grandi cose, anche con le persone più piccole ed umili, addirittura con le persone più disprezzate e emarginate. Lo vediamo nel piccolo con il villaggio di Medjugorje, sconosciuto al mondo, dove Dio ha avuto una discreta risposta, lo vediamo da questi sei ragazzi che hanno le apparizioni, da loro ha avuto una risposta e certamente anche con le nostre piccole risposte fa cose grandi.

"Non vi perderete mai", chi si affida a Gesù non si perderà mai. Qui la Madonna riecheggia il medesimo messaggio che ha dato a Marja il 25 dicembre quando appunto la Madonna dice: "Abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù affinché Lui vi guidi e vi protegga da ogni male" qui la Madonna dice: "Con mio Figlio la vostra anima sarà indirizzata verso le mete più nobili, non vi perderete mai".

Gesù è la via che porta al Padre.

"Anche nella tenebra più fitta troverete la strada" qui, a mio parere la Madonna vuole dare un’indicazione esistenziale e personale, cioè a tutti coloro che si trovano nelle tenebre più fitte e a cui sembra di essere in situazioni senza via di uscita. Noi, affidandoci a Gesù troveremo la strada per uscire, "Dal profondo a Te grido,o Signore, Signore ascolta la mia voce". Non c'è situazione dalla quale noi gridando a Dio, affidandoci a Dio, affidandoci a Cristo, non veniamo salvati.

"Anche nella tenebra più fitta troverete la strada" questo vale sia a livello individuale che a livello collettivo, cioè l’umanità sta entrando in una tenebra fitta, ma chi si affida a Gesù, in questa tenebra fitta, non finirà nell’abisso, ma troverà la strada che porta alla luce.

Dopo tutte queste espressioni, dopo la prima apertura durissima dice: "Mentre la grande grazia celeste si spande su di Voi il vostro cuore rimane duro e senza risposta" c’è un incoraggiamento: "Perché non mi date completamente i vostri cuori? Voglio mettere in essi la pace e la salvezza: mio Figlio. Con mio Figlio la vostra anima sarà indirizzata verso le mete più nobili, non vi perderete mai" c’è l’esortazione, dopo la denuncia, dopo l ‘ammonimento c‘è l’esortazione.

Infine ci invita alla decisione, perché se manca la decisione restiamo nel limbo delle velleità, sapete che di buone intenzioni è lastricata la strada che porta all’inferno, è come quando uno mette in folle la macchina, dove vuole andare con la macchina in folle? Uno mette la marcia dopo aver deciso, la decisione si prende con la volontà.

Prima la Madonna ci ha ammonito ed esortato, poi ha fatto appello alla volontà dicendo: "Figli miei decidetevi per la vita nuova", la vita nuova è quella che inizia quando lasci il peccato, lasci la tenebra, lasci il mondo e le sue menzogne, le sue seduzioni, e scegli di seguire Cristo. "Decidetevi per la vita nuova con il nome di Gesù sulle labbra" questa è la prima volta che usa questa espressione bellissima, bellissima. Noi cristiani dovremmo avere il nome di Gesù sulle labbra, naturalmente se abbiamo il nome di Gesù sulle labbra l’avremo nel cuore, la nostra vita sarà nuova, se la nostra vita parla di Cristo avremo Gesù sulle labbra e saremo anche credibili.

Questo è un accorato messaggio della Madre, una sintesi in poche righe di tutto il Vangelo.

Dobbiamo meditare questo messaggio che ci ha dato la Madonna attraverso la veggente Mirjana e prendere le decisioni, la Madonna dice che il cuore è duro e senza risposta, ognuno di noi si faccia l’esame di coscienza.

Padre Livio

Fonte: http://www.medjugorjeliguria.it/

venerdì 26 dicembre 2008

Messaggio a Jakov del 25 dicembre 2008

Nell'ultima apparizione quotidiana del 12 Settembre 1998 la Madonna ha detto a Jakov Colo che avrebbe avuto l'apparizione una volta all'anno, il 25 Dicembre, a Natale. Così è avvenuto anche quest'anno. La Madonna e venuta con il Bambino Gesu tra le braccia. L'apparizione è iniziata alle 9 e 48 ed è durata 6 minuti.

La Madonna ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli, oggi vi invito in modo speciale a pregare per la pace. Senza Dio non potete avere la pace ne vivere in pace. Per questo, figlioli, oggi in questo giorno di grazia aprite i vostri cuori al Re della pace affinchè nasca in voi e vi doni la sua pace e voi siate portatori della pace in questo mondo inquieto.Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Messaggio del 25 dicembre 2008

"Cari figli, correte, lavorate, raccogliete ma senza benedizione. Voi non pregate! Oggi vi invito a fermarvi davanti al presepe e a meditare su Gesù che anche oggi vi do, affinché vi benedica e vi aiuti a comprendere che senza di Lui non avete futuro. Perciò, figlioli, abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù affinché Lui vi guidi e vi protegga da ogni male. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."


Commento di Padre Danko
Buon Natale! Che la gioia del piccolo Gesù illumini il vostro cuore! - In questo giorno in cui celebriamo il Natale, la festa della nascita di Gesù, la Madonna ci ha dato un messaggio che è insieme ammonizione e invito. Lei dice: “Cari figli, correte, lavorate, raccogliete, ma senza la benedizione”. Tutte queste parole sono vere e ci toccano di più, perché vengono dalla bocca della Madonna. Possiamo scorgere come ci siamo tutti preoccupati per le cose materiali: lavoriamo tanto, ma non c’è la benedizione. Non c’è perché Dio non è al primo posto. In questi ultimi giorni prima di Natale, si può scorgere come i mercati, i grandi magazzini e i parrucchieri sono più pieni che i confessionali. Dedichiamo tanto tempo all’aspetto esteriore, ma per la purezza interiore dell’anima non lottiamo così tanto.

Se fossimo preoccupati per la nostra salvezza e per la vita spirituale come per le cose esteriori, qui sulla terra sboccerebbe presto il paradiso. La Madonna ci ammonisce che non preghiamo. La maggioranza dei cattolici la mattina, prima di andare a lavorare, fa solo il segno della croce, senza una preghiera profonda. Alla sera, stanchi del lavoro, si addormentano alla seconda Ave Maria e così di giorno in giorno il corpo si stanca e l’anima ancora di più. Poi ci chiediamo: perché non c’è la benedizione? Perché Dio non ci ascolta? Lui ci ascolta, ma noi non ascoltiamo Lui e ogni volta che viene non ci trova. La Madonna ci invita a fermarci davanti al presepe per meditare e riflettere su Gesù, che Lei ci ha portato, perché Gesù ci benedica e ci aiuti a capire che senza di Lui non abbiamo futuro. Il Natale, la nascita di Gesù, è la festa dell’eterno e immenso amore di Dio, il quale è entrato nella nostra storia prendendo l’innocente immagine di Bambino. Per meditare e riflettere sulla nascita di Gesù, dobbiamo tenere in mente che questa non è una bella storia su un piccolo bambino, sui pastori, sugli angeli, sui re Magi, che hanno vissuto nei tempi lontani; questa è la festa che parla sul legame continuo tra Dio e l’uomo. Questo non è l’evento che è successo tanti anni fa, ma è l’evento che dovrebbe succedere ogni giorno in noi. Dio si è incarnato e ogni giorno diventa “Dio con noi”. Lo incontriamo nella santa Messa, nei sacramenti, nella preghiera e nelle opere buone. Gesù vuole nascere incessantemente in noi che siamo i suoi figli e figlie prediletti e anche nella comunità dei suoi fedeli che è la Chiesa. La Madonna ci dà la soluzione per tutte le nostre paure, angosce e inquietudini: è lo stesso suo Figlio Gesù Cristo. Lei dice: “Abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù, affinchè Lui vi guidi e vi protegga da ogni male”. Solo nelle mani di Dio e nel suo cuore avremo la protezione adeguata da ogni specie di male. Siamo testimoni della buona notizia e siamo gioiosi come ci invita l’apostolo Paolo. Non siamo come i cercatori d’oro i quali tutta la loro vita cercano, scavano, trovano l’oro e restano sempre più poveri sebbene lo abbiano tra le mani. Siamo gioiosi e umili testimoni, ricchi dell’umiltà e dell’amore di Dio.

PREGHIERA A GESU’ BAMBINO: Mio Gesù, figlio del Creatore del cielo e della terra, Tu in una gelida grotta hai una mangiatoia come culla, un po’ di paglia come letto e poveri panni per coprirti. Gli angeli ti circondano e ti lodano, ma non sminuiscono la tua povertà. Caro Gesù, redentore nostro, più sei povero e più ti amiamo perché hai abbracciato tanta miseria per meglio attirarci al tuo amore. Se fossi nato in un palazzo, se avessi avuto una culla d’oro, se fossi stato servito dai più grandi principi della terra, ispireresti agli uomini maggior rispetto, ma meno amore; invece questa grotta dove giaci, questi rozzi panni che ti coprono, la paglia su cui riposi, la mangiatoia che ti serve da culla, tutto ciò attira i nostri cuori ad amarti. Ti dirò come San Bernardo: “Più tu diventi povero per me, più sei caro all’anima mia”, poiché, se ti sei ridotto così, lo hai fatto per arricchirci dei tuoi beni, cioè della tua grazia e della tua gloria. O Gesù, la tua povertà ha indotto tanti santi ad abbandonare tutto: ricchezze, onori, corone, per vivere poveri con te povero. O mio Salvatore, stacca anche me dai beni terreni, affinché divenga degno del tuo santo amore e possedere te bene infinito. Ti dirò dunque come sant’Ignazio di Loyola: “Dammi il tuo amore e sarò ricco abbastanza. Non cerco altro. Tu solo mi basti, o mio Gesù, mia vita, mio tutto”. O Maria, Madre di Dio e Madre mia, tu tutto puoi con le tue preghiere: ottienimi la grazia di amare Gesù sempre, sino alla morte. Amen. (Sant’Alfonso Maria de Liguori).

Per intercessione della beata Vergine Maria, vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. Pace e bene.

Padre Danko

martedì 2 dicembre 2008

Messaggio a Mirjana del 2 dicembre 2008

“Cari figli! In questo santo tempo di gioiosa attesa Dio vi ha scelto per realizzare i suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Attraverso la vostra umiltà Dio con la sua sapienza delle vostre anime farà una dimora scelta. La illuminerete con le buone opere e così con cuore aperto attenderete la nascita di mio Figlio in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio, cari figli”.


Il commento al messaggio di Padre Livio di Radio Maria


Come sapete dal 1987 la veggente Mirjana riceve l’apparizione della Madonna ogni 2 di ogni mese, la Regina della Pace scende a pregare per i non credenti, per coloro che non conoscono l’Amore di Dio.
Il messaggio dato a Mirjana il 2 dicembre, come quello del 25 novembre dato alla veggente Marja, è centrato sul tempo liturgico, come spesso avviene nei messaggi della Madonna che, come Madre della Chiesa, accompagna la Chiesa nel suo cammino. Quindi il messaggio è rivolto al tempo di Avvento chiamato "santo tempo di gioiosa attesa". Cosa vuol dire "santo tempo"? E' un tempo in cui noi dobbiamo santificarci, un tempo in cui Dio ci dà anche grazie di santità; è un tempo in cui noi dobbiamo purificare il cuore e fare del cuore purificato la culla dove la Vergine Maria deporrà il Bambino Gesù. E' un tempo santo, di santificazione, ma c'è anche, come in tutta la Liturgia, d'altra parte, il tema della gioia. Perché la gioia? Perché Gesù è venuto, è già venuto; gioia per l'evento della Redenzione, perché il Figlio di Dio si è fatto Uomo e ci ha salvati, ci ha liberati dal potere delle tenebre, dal peccato, dalla morte, da una vita senza senso, senza prospettive e ci ha spalancato il sole del suo Amore che ci illumina.
Inoltre la gioia del Natale ha anche una componente molto umana. Noi sappiamo infatti che quando nasce un bambino c'è sempre una grande gioia nella famiglia e in tutti i parenti; così anche nel Natale c'è questa gioia, perché Dio è quel Bambino che la Vergine Maria ci ha donato nella notte del Natale, quel bambino è Dio.
"In questo santo tempo di gioiosa attesa", noi viviamo il tempo di Avvento come un tempo di santificazione e di gioiosa attesa. Gioia perché Gesù è venuto, attesa di che cosa? Attesa perché il Natale è un evento che si ripete. Questa volta però non si ripete nella grotta di Betlemme, il Natale si ripete in ogni cuore, come ha detto la Madonna nell'ultimo messaggio del 25 novembre: "In questo tempo di grazia vi invito a pregare perché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore".
Poi la Madonna dice questa espressione che ci chiama ad una grande responsabilità: "Dio vi ha scelti per realizzare i suoi grandi progetti" queste parole hanno tutto il senso della presenza della Madonna a Medjugorje, dove Lei ha scelto proprio una parrocchia perché si convertisse, perché la gente che va lì a Medjugorje si converta; così tutti coloro che rispondono alla chiamata sono coloro che Dio ha scelto per i suoi grandi progetti. Quali sono questi grandi progetti? Lo dice la Santa Vergine dopo: in un mondo che caccia ed elimina Dio, in un mondo in cui satana si impadronisce dei cuori e li distrugge, come ha detto la Madonna nel messaggio del 25 ottobre, la Madonna sceglie dei cuori in cui Dio possa abitare, in modo tale che da questi cuori si sprigioni la luce, la speranza, la gioia, la pace, l'amore che invadano il mondo e lo salvino. E' veramente un grande progetto: si tratta di sconfiggere satana che vuol mettersi al posto di Dio. E come si sconfigge satana che vuole mettersi al posto di Dio? Attraverso tanti cuori che sono la dimora di Dio e quindi la dimora della pace, della gioia, della verità e dell'amore. Questo è il grande progetto a cui siamo chiamati, quello della nostra santificazione, perché è con la santità che si combatte l'immoralità, con la fede che si combatte l'incredulità, con l'amore che si combatte l'odio, con la verità che si combatte la menzogna.
Per questo grande progetto, per questa grande vittoria che Dio vuole ottenere attraverso Maria, ci vuole l'umiltà. Questa è anche una caratteristica del Natale, Natale è il tempo della gioia, ma anche il tempo dell'umiltà perché Gesù nasce in una grotta, nasce nella notte, fuori da Betlemme, nasce come un diseredato. Solo gli umili pastori Lo riconoscono e quindi il Natale veramente ha i tratti dell'umiltà, umiltà che deve essere anche la nostra. Pensiamo a Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù, sembra una famiglia di rifugiati e poi ai pastori: queste poche, umili persone sono quelle che hanno celebrato il Natale, è su di esse che il Cielo si apre e proclama la Pace in terra agli uomini di buona volontà, sono queste le persone che hanno cambiato il mondo; dal momento in cui Gesù è nato, il mondo è radicalmente cambiato. Questo evento continua nella storia, continua nei cuori delle persone; noi siamo chiamati a far rivivere con la nostra umiltà questo Natale, noi siamo i pastori, noi siamo gli umili, i piccoli che devono far rivivere la notte di Natale in tutto il mondo.
"Attraverso la vostra umiltà Dio con la sua sapienza, delle vostre anime farà una dimora scelta." Siamo in un mondo in cui satana si impadronisce dei cuori e cerca di cacciare Dio dal mondo, cacciare Cristo dal mondo e prendere lui stesso il posto di Dio, ma noi facciamo prendere il posto del nostro cuore a Dio perché è in questo modo che Dio caccerà fuori il principe di questo mondo, facendo delle nostre anime la sua dimora.
Quindi nella preghiera, nel silenzio, nel raccoglimento, nella purificazione del cuore prepariamo la culla del cuore perché sia la dimora di Gesù, questa dimora scelta ci richiama alla grotta di Betlemme, la mangiatoria, dove la Vergine Maria ha deposto il piccolo Gesù, sia la nostra anima, il nostro cuore.
Però non basta, la Madonna dice che la luce della grotta di Betlemme, la luce stessa degli angeli, la stella che illuminava, questa luce devono essere le nostre opere buone. Il Natale è anche la festa della bontà, la Madonna pensa ai pastori che portarono i doni, i Re Magi che portarono i doni, anche noi non dobbiamo limitarci a vivere il Natale interiormente nella dimensione dell’amore di Dio, ma viverlo anche nella dimensione dell’amore del prossimo, attraverso la riconciliazione delle nostre famiglie, attraverso il perdono reciproco, attraverso il dono della pace nelle famiglie, nelle comunità, nei quartieri, nei luoghi di lavoro, attraverso le buone opere. Possiamo certamente nelle nostre spese di Natale che sempre ci sono pensare anche a fare atti di carità, atti di generosità, questi atti sono una luce che illumina le nostre anime. Così dunque con l’umiltà, con la preghiera, con le opere buone noi con cuore aperto aspettiamo la nascita di Gesù che si dona a noi in tutto il suo infinito e generoso amore. "Vi ringrazio, cari figli".

Come vedete è un messaggio che emana tutto il mistero del Natale.

Padre Livio

Fonte: http://www.medjugorjeliguria.it/