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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 7 luglio 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 5 luglio 2016


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore


Ave Maria…
Maria, Madre di Misericordia
prega per noi.
Rifugio dei peccatori, Regina della Pace
prega per noi.

Cari fratelli sacerdoti, cari pellegrini del mondo intero, cari ascoltatori, ci riunisce tutti qui la Madre, Regina della Pace, Regina di Misericordia e dell’Amore. Riunisce i propri figli. Non dimentichiamoci una cosa: la Madre riunisce i propri figli da 35 anni.
Ascoltatemi bene. Ci riunisce per la guerra, per un combattimento spirituale.
Spero che mi abbiano sentito bene tutti quelli che sono qui questa sera. Tutti coloro che in questi 35 anni sono venuti qui a Medjugorje a questa sorgente di Misericordia, tutti voi avete avuto questa chiamata per una battaglia.
Non è una questione di che guerra si tratti, perchè è una guerra spirituale, una guerra d’amore. La guerra dell’Amore contro l’odio. La guerra tra le tenebre e la luce. Tra Dio e il diavolo.
Quelli che vengono qui a Medjugorje scelgono chiaramente il lato da cui stare. In questa guerra non ci sono neutri. Ognuno che è venuto qui questa sera si è messo da una parte. Si è messo sotto la bandiera di Cristo, la bandiera della Misericordia e dell’Amore. Si è messo dal lato dell’armata dell’Immacolata.
Abbiamo visto all’inizio del Vangelo che Gesù sceglie 72 persone. Sappiamo che ne ha scelte 12 che sono i collaboratori che Gli stavano più vicino, che erano il Suo braccio destro. Erano sempre con Lui. Ma Gesù sceglie altri 72 discepoli.
I Padri della Chiesa dicono che i 72 discepoli sono l’immagine di tutti i credenti in Gesù. Un’armata di cristiani innumerevoli che sono stati battezzati nel Nome di Gesù e che si sono messi sotto il Suo stendardo.
Uno scrittore della Chiesa spiega il numero 72, perchè nulla nella Bibbia è per caso. In una giornata ci sono 24 ore. Abbiamo bisogno di 24 ore, affinchè la terra giri intorno a se stessa. In queste 24 ore i discepoli di Gesù sono chiamati ad annunciare la gloria del Padre Celeste, dello Spirito Santo e di Gesù. La Trinità. La cifra 3. Tre volte 24 fa 72.
Ogni sacerdote non deve avere un tempo di lavoro. Noi dobbiamo essere sacerdoti di Cristo 24 ore al giorno. Ma ogni militare di Cristo non deve avere un tempo di lavoro. Deve appartenere a Gesù 24 ore su 24. Questo se diciamo veramente di appartenerGli, altrimenti saremo dei tiepidi. Gesù ci parla in modo critico della tiepidezza e desidera che siamo pienamente accanto a Lui.
I 72 sono ognuno di voi che siete venuti qui. La Gospa vi ha chiamati qui. Vi ha chiamati e desidera che torniate a casa per testimoniare la Misericordia di Suo Figlio, che voi siate Suoi apostoli.
Gesù, quando sceglie i 72, li manda due a due. Sant’Agostino dice che questa cifra 2 significa che ogni discepolo di Gesù deve essere armato nel suo apostolato, nella battaglia spirituale con due amori: quello per Dio e quello verso l’uomo. Due comandamenti d’Amore.
Ma noi sappiamo che Dio ci da sempre un altro, affinchè nelle nostre vite possa consolarci, incoraggiarci, dirci cosa fare.
Nell’Antico Testamento Mosè ricevette suo fratello Aronne. Josua ricevette Caleb. Qualcuno che stia assieme.
Gesù cerca una presenza dei propri apostoli. La presenza di Sua Madre, perchè non è bene che l’uomo sia da solo. Sopratutto nella battaglia spirituale noi abbiamo bisogno dell’altro.
San Francesco cercava questo con i propri fratelli, perchè cercava in ogni modo di assomigliare a Cristo. Quando mandava i suoi frati ad annunciare li mandava sempre due a due. Questo ha una ragione: perchè è Gesù che desidera che sia così.
Il 9 luglio di quest’anno la Chiesa festeggerà il ricordo dei martiri di Gorkuma. In Belgio o nei Paesi Bassi, non mi ricordo. Essi, prima di essere martirizzati, furono portati in processione. Essi andavano come degli agnelli in processione dietro all’Eucaristia. Cantavano, si consolavano l’un l’altro e si confessavano, prima di essere appesi come delle pecore.
Quanto importante è avere l’altro. Anche per noi sacerdoti durante questo seminario in questi giorni.
Possa tu avere accanto a te un confratello prete e dirgli: “Ho bisogno di confessarmi. Ti prego, prega per me”.
E’ molto importante avere l’altro. Dio ci manda l’altro e attraverso di lui ci parla. L’altro è sempre la voce divina nella nostra vita.
Voi che siete nel Sacramento del matrimonio sappiate che è una benedizione, perchè la moglie ha il marito e il marito ha la moglie. L’un l’altro si aiuteranno.
Tu devi poggiare la tua testa su qualcuno quando è difficile, perchè preghi per te e ti dia una parola di incoraggiamento.
L’altro nella mia vita è il Cuore di Gesù sul quale devo appoggiare la mia testa come Giovanni.
Una terza cosa. Gesù dice nel Vangelo di oggi che la messe è abbondante e non ci sono molti operai.
In questi giorni testimoniavo ai sacerdoti quanto è stata importante per me Medjugorje sul cammino per diventare sacerdote, affinchè potessi lavorare nella messe di Gesù. Non soltanto io. Qui la Madonna ha chiamato migliaia di persone a diventare sacerdoti per il proprio Figlio.
Per questo Medjugorje è così grande. La Vergine chiama migliaia di sacerdoti.
Credeteci. Questo è il più grande miracolo di Medjugorje.
Qui nascono vocazioni spirituali. Queste non possono nascere dove non c’è l’opera e il Dito di Dio. E’ il miracolo di Medjugorje.
Dio chiama i Suoi sacerdoti, affinchè entrino e facciano parte della Sua evangelizzazione.
San Giovanni Slatusti dice che il Signore non desidera scoraggiarci. Ci sono molti travagli da superare, ma noi seminiamo e portiamo frutto. Questo solo se siamo nel Signore.
La quarta cosa che è molto importante in questo Vangelo, come ho detto all’inizio, è che il Signore ci manda nella battaglia. Tra l’altro sapete che un re o un comandante devono armare bene i soldati.
Gesù forse non ha Misericordia? Ci dice: “Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”. Senza armi… Abbiamo l’impressione che sia così. Perchè un piccolo agnello è tenero, non ha unghie nè corna. Un agnellino è così tenero e non ha nulla con cui difendersi.
Oggi con un sacerdote ho parlato dell’esperienza della mia vita pastorale quando ero bambino. Quando si è piccoli ci sono delle scene che si scrivono nella memoria per la vita.
Se una pecora da alla vita un agnello e fa freddo e lei non ha abbastanza latte lo si prende, lo si porta a casa e gli si da il latte con il biberon come ad un bambino. Tu educhi l’agnello e quando crescerà non avrà paura di nulla. L’uomo potrà andare verso di lui con un coltello, ma lui gli andrà incontro, perchè in ogni uomo vedrà un salvatore, colui che gli ha offerto la vita. Tu potrai andare da lui e tagliargli la gola, ma lui muoverà la sua coda.
Gesù cerca questo da noi, perchè Lui ha fatto la stessa cosa. Come un piccolo agnello semplice si è fatto sgozzare per far scendere il Proprio Sangue sulle nostre anime per darci l’Amore e la Misericordia e si offre nelle nostre mani.
Ma se qualcuno ti chiede di fare un miglio con lui fanne due! Se qualcuno ti chiede il mantello dagli anche la tunica! Pregate per quelli che vi perseguitano.
Queste sono le armi di Gesù.
E’ una follia agli occhi di questo mondo, ma per noi è salvezza. E’ una forza di consolazione. Senza queste armi non possiamo essere cristiani.
Guardate i cristiani di oggi nel mondo. Quelli che vengono sgozzati, crocifissi. Vicino al mare i fondamentalisti hanno sgozzato dei copti e questi ultimi hanno guardato il cielo e hanno unito la loro vita alla Vita di Cristo, l’Agnello immolato.
Questo è il Cristianesimo, fratelli e sorelle. Non abbiamo altre armi.
Le 5 pietre che la Gospa ci da qui sono le armi con cui dobbiamo armarci. Il Rosario, la Messa, la Confessione, la Sacra Scrittura e il digiuno. Queste sono le armi in mano al cristiano. Quando hai queste armi in mano non hai più paura di nulla, perchè ti sei reso simile a Gesù.
C’è ancora un’altra cosa nel Vangelo di questa sera.
Con che cosa Gesù desidera armarci? Con la Sua pace. “Vi lascio la pace. Vi do la Mia pace”.
Colui che ha la pace nel cuore e si appoggia sul Cuore di Gesù non ha paura di nulla, neanche della bomba atomica.
Perchè il mondo di oggi ha paura? Perchè è pieno di inquietudini? Anche noi sacerdoti.Per quale motivo abbiamo paura? Perchè non abbiamo pace nel cuore.
Se tu hai Gesù e la Sua pace nel tuo cuore non avrai paura di nulla.
E’ proprio a questo che la Vergine ci chiama qui a Medjugorje. “Abbiate Mio Figlio nel cuore”. Questo significa: “Portate la Sua pace nel cuore”.
A questo punto che ci siano tuoni o guerre voi avrete la pace.
Mi ricordo che quando qui su questo territorio c’erano voci di guerra ovunque c’era mancanza di pace. Sono venuto a Medjugorje col cuore pieno di pace. C’era la guerra in queste terre, ma il mio cuore era pieno di pace.
Cari fratelli e sorelle, non dimenticate che quando andate via da questo luogo santo dovete custodire la pace di Gesù nel vostro cuore, perchè viviamo in tempi difficili. Tempi di un grande combattimento spirituale nel quale partecipiamo dal lato di Gesù. Potremo andare contro tutte le forze del male di questo mondo unicamente se portiamo la pace di Gesù nel nostro cuore.
Ripeto: l’uomo che ha la pace nel cuore non ha paura di nulla, perchè Gesù in quel momento conduce la sua vita.
Con questi pensieri a voi tutti con tutto il cuore auguro la pace. La pace di Gesù vi conduca nella vita con l’intercessione della Vergine Maria.
Amen.
Siano lodati Gesù e Maria.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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