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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 24 giugno 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 21 giugno 2016


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore


Carissimi fratelli e sorelle, cari pellegrini, Ciascuno di voi a casa ha delle perle e quando legge questo Vangelo si immagina nel ruolo di questo uomo che ha qualcosa di prezioso e deve stare attento dove lasciarlo.
La Madonna qui da 35 anni dona le Sue perle. Noi siamo i Suoi figli. Chi poteva fare questo se non la Madonna, Lei che è la Perla del mondo? Qui a Medjugorje è stata presa una conchiglia con la perla dentro e adesso avete la perla nel mondo. Perla che illumina e converte le persone.
Gesù dice nel Vangelo: “Quanto volete che gli uomini facciano a voi anche voi fatelo a loro”. Gesù ci invita ad amare il nostro prossimo.
Fratelli e sorelle, forse la storia più bella di questi 35 anni è quella di un film fatto poco tempo fa. Nel film si racconta che nelle ore pomeridiane sono seduti fuori padre e figlio. Il padre aveva 70 anni e il figlio 40. Arriva un passero e si pone su un ramo. Il papà chiede: “Coè quello?” Il figlio che sta leggendo il giornale si volta e dice: “Un passero”. Il padre ripete: “Figlio, cosè quello?” Il figlio risponde: “Papà, un passero”. E poi continua a leggere il giornale.
Il passero si sposta su un altro ramo. Il padre alza gli occhi e domanda di nuovo: “Figlio, cosè quello?” “passero, papà. Passerooo. E non domandarmelo più!”
Il padre rattristato entra in casa. Và a prendere un libro e lo porta al figlio: “Leggi a voce alta”. Il figlio legge così: “Quando eri bambino ti ho portato al parco. Eri il mio figlio minore. Un passero si è fermato su un ramo e tu mi hai chiesto: Papà, cos’è?’ ‘Un passero, figlio, figlio mio’ e ti ho abbracciato. Mi hai domandato ancora: ‘Papà, cos’è questo?’’Un passero, figlio mio’ e ti ho abbracciato. Per 21 volte me lo hai domandato e 21 volte ti ho abbracciato e ti ho detto ‘passero’”.
Questa storia dice cos’è Medjugorje. Lo sanno anche i passeri, ma forse noi uomini non lo sappiamo.
Da 35 anni la Madonna ci dice: “Amate, confessatevi, fate la pace”. E noi, come questo figlio, siamo arrabbiati, sordi, diciamo “sì, và bene”, ma non lo facciamo.
Ma tutto quello che la Madonna ha detto rimarrà scritto come in questo film. Lei è paziente e ci assiste da 35 anni.
Con Gesù è stata 33 anni, mentre è qui con noi da 35 anni. Dice le stesse parole, ripete la stessa preghiera. Qualcuno dice che non c’è nulla di meraviglioso nelle Sue parole.
Lei stessa portava nel Suo Grembo la Parola e ce la dona a tutti.
Ecco perchè Gesù dice: “Tutto ciò che volete che gli altri facciano a voi anche voi fatelo agli altri”.
Come ci comportiamo verso gli uomini? Cosa vogliamo da loro?
Qualcuno dice che noi ricordiamo bene la nostra bontà. Quando fai un’opera buona ne sei orgoglioso e quando incontri la persona che l’ha ricevuta ti aspetti che lei ti saluti, come se l’avessi comprata. “Vieni qui; io ti ho dato i soldi quando non ne avevi…” Come se avessimo comprato gli uomini.
Questa è la nostra bontà verso gli uomini.
Pensate se ci chiedessimo: “Chi ha creato questo?”.
Tutte le ditte vanno nel Dubai, perchè hanno i soldi per costruire alberghi nel deserto. Chi verrà in questo deserto per costruire? Io non vedo nessuno. Uno sarebbe pazzo se volesse investire qui.
La Madonna e Gesù hanno investito qui allora, quando nessuno sapeva cosa sarebbe successo, quando c’era solo pietra. La Madonna ha detto: “Io investo in questo luogo”.
Forse la cosa più bella su questo luogo l’ha detta poco fa un Vescovo straniero: “Non sono venuto qui come teologo per verificare ciò che succede, ma sono venuto per salvare la mia anima”. Qui si salva la propria anima.
Vedete quanti fiori intorno alla Madonna? Non ci sono tante orchidee al mondo quante ce ne sono attorno alla statua della Madonna nella nostra chiesa. Centinaia di orchidee. Vi sembra per caso? Dicono che l’orchidea sia la regina dei fiori. A chi la regalano? Alla Regina del mondo. Dicono che l’orchidea non sopporti una mancanza di luce. Il pellegrino desidera regalare un’orchidea, perchè è tornato alla luce; cerca la luce per convertirsi.
Fratelli e sorelle, vi riporterò un esempio che ho raccontato nella mia parrocchia il sabato santo. Credo che valga la pena ripeterlo.
Un uomo si è preso cura di sua moglie ammalata per trent’anni finchè è morta. Quell’uomo guardava la tv e veniva detto: “Prendete un pezzo di carta e disegnate la casa, i fiori e il sole. Se mettete la casa al centro vuol dire che non siete più bambini. Ogni bambino disegnerà un sole grande, un fiore grande e una casa piccola. Gli adulti disegneranno una casa grande”.
Questo marito ha disegnato una casa grande. e ha capito che non era più bambino. Ha girato da diverse persone e ha raccolto centinaia di disegni. Tutti avevano messo la casa al centro.
Arriva un piccolo bambino e disegna un grande sole, un grande fiore e una grande casa.
L’uomo si meraviglia perchè il bambino abbia disegnato la casa grande. In teoria avrebbe dovuto disegnarla piccola. Nel frattempo arriva la mamma e dice al bambino: “Bravo. Hai disegnato la casa come la mamma ti ha insegnato”.
Questo vuol dire che noi disegnamo nel libro della nostra vita quello che gli altri ci hanno insegnato.
La Madonna ci insegna cose semplici. Ci insegna a scrivere solo le cose essenziali.
Fratelli e sorelle, il messaggio di Medjugorje è molto semplice: sii un uomo semplice; salvati tramite la semplicità, tramite l’amore verso il prossimo.
Come è bello quando un uomo muore senza lasciare niente, perchè ha dato tutto. Questo è successo a me quando ero novizio. Quando è morto il mio maestro non ha lasciato niente.
Noi possiamo accumulare beni, ma guai a noi quando la morte entra nella nostra vita, perchè avrà tanto da prendere, perchè non abbiamo permesso che nulla morisse, ma abbiamo tenuto per noi.
Sta sera il Vangelo dice: “Tutto quanto volete che gli altri facciano a voi voi fatelo a loro”. Condividete con gli altri.
Ecco perchè le famiglie vengono distrutte. In quelle che volevano accumulare arriva la morte e ci domandiamo a chi appartiene questo e quello. Comincia la lite per le generazioni successive, perchè il padre non sapeva condividere. Il padre accumulava e i figli dopo dovranno maledirlo perchè non condivideva.
Condividi con coloro che non sono i tuoi familiari. Gesù dice: “Guai a te se ami solo coloro che ti amano”
Guai a noi se amiamo solo coloro che ci amano.
Quante volte avete sofferto quando avete dato ai vostri cari e non ne sono stati grati. Non che siano stati ciechi, ma è la legge di Gesù.
Vai oltre al tuo familiare. Vai verso il tuo nemico, verso colui che ti perseguita e ti odia.
Ecco perchè Gesù ti dice che se vuoi la benedizione nella tua famiglia devi condividere con gli altri.
Medjugorje è nata proprio per questo. La gente condivideva tutto con gli altri.
Quando abbiamo iniziato ad accumulare l’inquietudine è entrata dentro di noi. Gesù non ha detto di accumulare, ma di condividere. Quando Egli è morto sulla croce allargando le Sue braccia cosa aveva nelle Sue mani? Le Sue mani erano vuote.
Questa è la porta stretta.
Se volete baciare la stella di Betlemme dovete lasciare i vostri bagagli e inginocchiarvi. Liberati da ciò che è inutile.
Termino con un esempio che mi è molto simpatico. Quando torno a casa porto sempre una caramella o un pensierino a mio nipote e lui mi ringrazia. Un giorno per caso parliamo della morte. Lui mi chiede che cosa sia la morte. Gli ho risposto: “Quando io, tuo zio, non ci sarò più”. Mio nipote si è alzato; mi ha abbracciato con tutte e due le braccia e ha iniziato a piangere. Io ero orgoglioso e ho pensato: “Mio nipote piange pensando a quando morirò”. Il bambino mi ha detto: “Questo vuol dire che non mi porterai più le caramelle?”
Così succede anche qui. La Madre viene, ma ci sarà il momento in cui non verrà più. Cosa faremo? Come mio nipote? Piangeremo dicendo “Mamma, non ci sono più caramelle”? Oppure diremo “Mamma, non ci sei più”? C’è una grande differenza.
Al bambino si perdona, ma a noi sarà perdonato? Da 35 anni la Madonna è con noi.
C’ un motto che dice: “Cinque volte hai e cinque volte non hai più”.
Non permettere di avere prima e non avere poi la Madonna.
Non permettere, caro pellegrino, caro parrocchiano, di avere prima la Madre e poi non averLa più. La Madre è creata per averLa sempre.
Se verremo salvati lo farà Gesù per mezzo di Maria.
Io sono entrato in seminario per causa Sua. Lei mi ha insegnato cosa vuol dire stare vicino a Gesù. Io sono lontano da Gesù, ma senza di Lei non oserei mai fare il cammino sacerdotale.
Nemmeno voi.

Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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