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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 29 aprile 2016

Omelia della santa Messa italiana Medjugorje, 28 aprile 2016

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Parola del Signore.


Sia lodato Gesù Cristo.
Oggi il Vangelo ci parla di amore ed è una cosa concreta. Ieri il Papa, nell’udienza del mercoledì, ha detto: “L’amore è vita. E’ fatto di gesti. E’ fatto di parole. Vi dico queste cose, perchè abbiate la mia gioia”.
In marzo due responsabili di cenacoli di preghiera mi hanno invitato in carcere a Modena a fare un momento di preghiera con i carcerati. Quando siamo usciti di lì avevamo una gioia così forte, così intensa che non si trovano le parole per descrivere. Non ce l’hanno mica data i carcerati. Ce l’ha data il Signore.
L’uomo funziona così… Quando vive secondo le regole del Signore ha gioia. Gesù era pieno di gioia.
Madre Teresa che ha vissuto in pienezza la Parola del Signore con concretezza, quando l’hanno intervistata ha risposto: “Il mio cuore è pieno, ricco di una gioia immensa”. Questa gioia non le derivava dalla riconoscenza delle persone. Forse molti di voi ricordano il suo invito alla santità:” L’uomo è irragionevole, egocentrico? Non importa: amalo. Se fai il bene e ti attribuiranno secondi fini egoistici, non importa: fai il bene. Se realizzi i tuoi obbiettivi troverai falsi amici e veri nemici; non importa: realizzali. Il bene che fai verrà domani dimenticato; non importa: fa il bene. L’onestà e la sincerità ti rendono in qualche modo vulnerabile; sii sempre comunque franco e onesto. Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo; non importa: costruisci. Se aiuti la gente se ne risentirà; non importa: aiutala. Dai al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci; non importa: continua”.
La gioia che Madre Teresa aveva nel cuore non era a motivo della riconoscenza delle persone. Quella gioia gliela donava Dio. Era una conseguenza del fatto che viveva secondo le regole che il Creatore le aveva messo dentro.
Quello che è nel cuore si riflette anche attorno a te, nella tua casa, nella famiglia.
Un reporter che era andato nella casa di Madre Teresa in India per fare un’intervista durante le ripresesi era stupito: “Ma in questa casa c’è una luce… Ma che luce è?” E’ la luce dell’amore e della gioia cristiana.
“Vi do un Comandamento nuovo”. Amore e comandamento. Certo. L’amore ha le sue regole. Ha la sua tecnica.
Se voi volete costruire una casa avete delle regole da osservare. Se non mettete un pò di ferro dentro al cemento la casa non sta su. Se fate venire prima quello dei pavimenti e poi quello della luce la vostra casa resta senza luce oppure andate in giro prendendo la scossa.
Ci sono delle regole.
Così anche per costruire la casa dell’amore cristiano ci sono delle regole ben precise. Gesù le ha osservate e ha detto: “Come Io sono rimasto nei Comandamenti del Padre Mio”. E la Sua gioia era piena…
Quelle regole quest’anno si declinano con le opere della Misericordia: visitare i carcerati, pregare Dio per i vivi e per i morti, consolare gli afflitti…
A proposito di consolare gli afflitti… Questa signora viene qui a Medjugorje e viene alla nostra casa a salutarci. Appena entra viene il sole: una gioia straordinaria, un sorriso che comunicava una positività impressionante. Il fatto è che questa signora è alla nona chemioterapia a causa di un tumore che già anni fa l’aveva tormentata. Dice: “Certo: se Gesù ne ha bisogno io porto la mia croce con Gesù. Mi sto facendo la villa in Paradiso”. Alla nona chemioterapia mi telefona e mi dice: “Questa volta è un pò più dura. Di solito dopo due giorni mi alzo dal letto. Questa volta sono passati dieci giorni dalle cure e non riesco ad alzarmi. Il mio fisico è saturo da tutte queste cure. Mi sto facendo il secondo piano della villa in cielo”.
L’ultima volta che mi ha telefonato: “Adesso sto bene. Gesù, non ho più niente da offrirTi. Ho capito cosa devo offrire… Si è ridotto quel tumore, però rimane lì e anche la paura. Ho capito che Ti devo offrire una fiducia incondizionata. Quello che fai sono sicura che và bene”.
Allora si è alzata, è andata al reparto a trovare gli ammalati che ha conosciuto a consolare gli afflitti, a dare coraggio.
Noi siamo esperti nel costruire le case terrene. Le tecniche le conosciamo bene. Adesso si arriva a fare dei grattacieli incredibili. Invece dal punto di vista spirituale molti sono pigri. Sarebbe bello ascoltare anche quello che succede al pigro. C’è un bellissimo versetto. nel libro dei Provverbi al capitolo 6: “Vai o pigro dalla formica. Guarda le sue abitudini. Diventa saggio. Non ha nè capo nè padrone nè sorvegliante eppure d’estate si provvede il vitto. Al tempo della mietitura accumula il cibo. Fino a quando, o pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno?” Un pò dormire, un pò sonnecchiare, un pò incrociare le braccia per riposare. “Ma sì, pregherò domani o dopodomani”. E intanto giunge a te la miseria come un vagabondo e l’indigenza come un mendicante dal punto di vista spirituale.
Facciamo come Madre Teresa: non guardiamo quello che fanno gli altri. Facciamoci questo tesoro in cielo. Una delle regole per la costruzione di questa casa è che bisogna partire dal piccolo. Non occorre fare tutte le opere di misericordia: basta una. Si comincia da quella che ti è più vicina, quella che ti è più congeniale. Ade esempio, una che state facendo tutti è quella di pregare Dio per i vivi e per i defunti.
Se facessero veramente tutti una preghiera per i progetti di Maria assisteremmo al Trionfo del Cuore Immacolato.
Comunque non aspettiamo gli altri. Se gli altri si vogliono fare la villa qua noi facciamoci un tesoro in cielo. Vai a visitare un ammalato. Prega per le anime del Purgatorio. Porta un chilogrammo di riso alla Caritas. Cominciamo lì da dove siamo in grado di partire. La gioia e la soddisfazione interiore sarà la tua ricompensa e sarà il segno che stai mettendo in pratica le regole che il tuo Creatore ti ha messo dentro.
“Vi dico queste cose, perchè abbiate la gioia in voi. La pienezza della Mia gioia”. Chi osserva quelle regole ha il cento per uno su questa terra e la vita eterna.
Chi è la creatura più gioiosa che ha vissuto più di tutti queste regole? Maria, la Regina della Pace.
Quando appare Ivan dice sempre che è venuta piena di gioia. Maria è ricca di gioia.
Nell’ultimo messaggio ci ha detto: “Cari figli, la vita è breve. Aprofittate di questo tempo per fare il bene”.
Sia lodato Gesù Cristo.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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